Lesioni personali aggravate, calunnia e resistenza a pubblico ufficiale: sono queste le accuse per le quali devono rispondere a vario titolo padre e figlio per una vicenda che

 risale ad un anno addietro. Il decreto che dispone il giudizio è stato emesso dal Gup del tribunale di Siracusa, Vincenzo Panebianco, a carico di Salvatore Fava di 55 anni e del figlio Giuseppe di 31, entrambi difesi dall’avvocato Franco Greco. Secondo quanto sostenuto dal rappresentante della pubblica accusa, Giuseppe Fava avrebbe aggredito un cingalese a calci e pugni, oltre che a minacciarlo con una pistola giocattolo. L’aggressione ha provocato lesioni alla vittima, che è stato ricoverato in ospedale con una prognosi di otto giorni a causa di un trauma cranico e tumefazioni al volto. Il fatto è accaduto il 25 ottobre dello scorso anno e in quella circostanza sono intervenuti i poliziotti delle unità Volanti. Alla richiesta di seguirli in Questura per l’identificazione, sia il padre che il figlio si sarebbero scagliati contro gli agenti, di fatto rifiutandosi di recarsi negli uffici di viale Scala Greca. e di fatto aggravando la loro posizione. I due congiunti devono anche rispondere del reato di calunnia, perché in occasione dell’interrogatorio di garanzia al cospetto del giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Siracusa, avrebbero accusato sei persone di essere a vario titolo coinvolte nell’aggressione al cingalese e comunque di avere partecipato ad una rissa. Nel corso dell’approfondimento delle indagini, gli investigatori avrebbero accertato che le persone accusate in realtà non c’entravano nulla con i fatti contestati ai due imputati. Giuseppe e Salvatore Fava devono adesso presentarsi al cospetto del giudice monocratico del tribunale di Siracusa per la prima udienza, fissata per il 4 febbraio del prossimo anno. (fonte libertà Sicilia)