MELILLI: ARTIGLIERI BRIGATA “AOSTA”: ESEMPIO DI SOLIDARIETÀ

Melilli (SR) – Il 14 giugno, con inizio alle ore 10.00, ha avuto luogo a Melilli, una cerimonia alla presenza del colonnello Antonello Arabia, comandante del 24° reggimento artiglieria “Peloritani”, del sindaco del comune di Melilli, Pippo Sorbello, e delle Autorità locali, per la scopertura di una lapide commemorativa all’esterno dell’ex caserma dei carabinieri, in piazza San Sebastiano, luogo ove nei giorni del sisma venne custodita la Bandiera di guerra dell’allora 24° Gruppo Artiglieria da Campagna. Momento significativo gli onori ai Caduti, con la deposizione di una corona di alloro, resi da un picchetto in armi del 24° reggimento e dalla Banda della Brigata meccanizzata “Aosta”. Il 13 dicembre 1990, alla notizia dell’evento calamitoso, prontamente intervenne la Brigata “Aosta”. Con il protrarsi delle ore i reparti della storica Grande Unità dell’Esercito italiano raggiunsero uno dopo l’altro i luoghi del disastro prodigandosi senza sosta: furono distribuite coperte e generi di prima necessità, allestite tendopoli, montate cucine da campo e refettori, prestati soccorsi nei posti medicazione. In particolare, l’allora 24° Gruppo artiglieria da campagna (oggi 24° reggimento artiglieria “Peloritani”) fu schierato proprio a Melilli, attivando un Posto Comando, il Nucleo Cucine e la Tendopoli. Sempre vivo il ricordo e l’affetto della popolazione per gli artiglieri della Brigata “Aosta”. Il 5 maggio del 1991, nel corso di una solenne cerimonia, l’Autorità comunale ha insignito il reggimento della cittadinanza onoraria e nel dicembre del 2000, a dieci anni dal terribile evento, con delibera della Giunta comunale la strada che dal convento dei Padri Cappuccini conduce al campo sportivo, dove fu allestita la tendopoli, è stata intitolata al 24° reggimento. (fonte: vivienna)

SIRACUSA. CONFRONTO A PIÙ VOCI SUL TEMA DELL’AMBIENTE

Siracusa - Si è concluso oggi a Siracusa il tour congressuale “Ambiente è Sviluppo”, partito dal Taranto (17 e 18 aprile), proseguito a Riomaggiore (SP) (15 e 16 maggio). Il convegno, promosso dal Comitato Scientifico accreditato presso il Consiglio Nazionale Forense composto dai consiglieri di stato Roberto Chieppa e Roberto Garofoli e dagli avvocati Cristina Lenoci e Franco Gaetano Scoca, ha offerto un confronto a più voci, sull’eterogenea disciplina giuridica in materia ambientale, oggi disciplinata dal d.lgs. 03 aprile nr. 152. All’appuntamento,infatti, hanno preso parte protagonisti del mondo giuridico ed accademico, esperti in discipline scientifiche, ingegneristiche ed economiche, nonché tecnici e funzionari amministrativi. Gli argomenti trattati dai relatori nella giornata conclusiva hanno riguardato le possibilità di business ecosostenibile offerte dalle energie alternative e rinnovabili e il possibile binomio tra sviluppo industriale e tutela paesaggistica. “Coniugare ambiente e sviluppo – ha commentato Ivanhoe Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia - costituisce la sfida strategica dei prossimi anni a livello globale. La Sicilia lo sta facendo e da tempo la cultura del mondo imprenditoriale ha iniziato un percorso di cambiamento. Ogni iniziativa per salvaguardare l'ambiente non è più vissuta come un costo ma come un'opportunità per rendere più fluido il rapporto con il territorio e come possibilità di sviluppo economico. Tutto quanto è legato a temi ecologici costituisce un driver di sviluppo collegato a significativi processi di innovazione e ricerca”. “Il bilancio dell’iniziativa – ha dichiarato Cristina Lenoci, avvocato amministrativista e componente del Comitato Scientifico promotore del convegno – è particolarmente positivo. Opportuna è risultata l’intuizione di articolare l’iniziativa congressuale in tre tappe, Taranto, Riomaggiore e Siracusa che ha consentito di scandagliare le problematiche ambientali verificandone la diversità che le stesse assumono in contesti territoriali così differenti”. “Un fattore comune – ha concluso l’avv. Lenoci – è tuttavia prepotentemente emerso: la materia ambientale può e deve essere vissuta non solo nella sua indubbia problematicità, ma anche quale potente occasione di sviluppo”. (fonte: vivienna - Antonella Filippi - Lucia Giannoccaro)

BARBAGALLO SU RISERVA CIANE DI SIRACUSA: “LA MIA POSIZIONE NON È STATA CAPITA”

Si fa difensore di se stesso Pippo Barbagallo, assessore provinciale alle riserve e parchi di Siracusa, in relazione agli attacchi ricevuti sulla questione della riserva Ciane: “Dico in buona fede che le mie dichiarazioni non sono state comprese. Durante un' intervista telefonica mi è stato chiesto un parere per l’ampliamento della riserva Ciane verso la città, fino al limite dell’area militare dell’Aeronautica. Non ho mai escluso l’ipotesi di ampliare l’area di tutela. Ho solo fatto presente che nell’ipotesi di ampliare ulteriormente i vincoli previsti, doveva essere tenuta in considerazione una serie di attività commerciali ed artigianali preesistenti da decenni, come tutti i siracusani sanno”. Barbagallo pone inoltre l’attenzione sulla concomitanza, nell’area in questione, del progetto del porto turistico - i cui lavori sono stati già avviati - che rappresenta un’assoluta priorità per la città di Siracusa. L’assessore ribadisce inoltre il suo costante impegno in prima linea per la tutela paesaggistica e per i problemi ambientali, essendo stato, fin dalla sua fondazione, membro del consiglio di amministrazione dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, e spendendosi anche per il recupero di un tratto di costa aretusea da restituire alla città: “Ho invitato chi di competenza a pulire la spiaggia della Plaja, per ridargli la dignità che da decenni non ha, ed a recuperare un luogo di cui i siracusani possano usufruire, così come accadeva per le generazioni passate. Anche quest’ultimo intervento era indirizzato solo ad una maggiore tutela e salvaguardia del nostro paesaggio e della costa. Invece, durante una mia brevissima assenza si è scatenata una campagna mediatica volta a rappresentare in maniera distorta le mie dichiarazioni. Senza voler fare polemica con nessuno, ma solo ed esclusivamente per ristabilire la verità, intervengo in questa sede riconfermando ancora una volta la mia volontà di lavorare e battermi per la difesa e la salvaguardia del territorio, e non solo della riserva in questione".(fonte: siracusanews)