idee e risorse per il patrimonio ambientale e culturale’. “I luoghi della Sicilia sono un patrimonio ineguagliabile da mettere a disposizione dei visitatori e delle generazioni futureâ€, ha detto Bufardeci, spiegando così la doppia missione che le istituzioni devono portare avanti. “Una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato - ha aggiunto - è fondamentale per mettere a sistema il nostro settore turistico, puntando sulle eccellenze culturali, sul patrimonio ambientale e paesaggistico. Dobbiamo creare una rete per la nostra offerta, per far sì che ogni opportunità , con esempi che vanno dalla rete di portualità turistica, ai circuiti del golf, dal patrimonio culturale alle strade dell’enogastronomia, sia integrata in una proposta univoca, utile a promuovere il connubio ‘Sicilia turismo’ e far emergere le peculiarità del territorioâ€. E di sfida ha parlato anche il presidente Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello: “Sono sfide che trovano la provincia di Siracusa molta preparata. A Siracusa abbiamo una esperienza solida tra pubblico e privato, siamo partiti prima di rispetto ad altre realtà siciliane e nazionali. Penso al riconoscimento Unesco del tardo barocco del Val di Noto, frutto della collaborazione tra Associazione Industriali, Sovrintendenza, Regione e Comuni interessati sul piano di gestione e strumenti programmatori. Ma dobbiamo avere la consapevolezza che i beni culturali rappresentano più che mai una occasione importante di crescita. Oggi dobbiamo affinare alcuni strumenti e allargare alcuni orizzonti, nel senso che i beni culturali sono volano fortissimo per il turismo culturale ma sarebbe un errore ridurre la valorizzazione dei beni culturali solo al turismo culturale. I beni culturali rappresentano una fortissima identità territoriale e possono avere funzioni legate comunque alla crescita civile del nostro territorioâ€. (fonte libertà sicila)