L’ultimo piano regionale della formazione ha attirato l’attenzione della Corte dei Conti. La procura dell’organismo di controllo ha avviato un’inchiesta. L’ipotesi dei magistrati
contabili è quella di danno erariale. I carabinieri dell’ispettorato del lavoro hanno già acquisito copia di alcuni documenti, con un «blitz» negli uffici dell’assessorato al Lavoro. Sotto la lente degli inquirenti gli atti del nucleo di valutazione della Regione sulle domande di finanziamento per i corsi. L’assessore regionale al lavoro Carmelo Incardona si piega ma non si spezza: «Non ho alcuna intenzione di dimettermi - ha detto - ma presto, come mi ha consigliato il presidente Lombardo, inizierò un corso di Formazione per imparare a fare l’assessore». Il Presidente della Prima Commissione Affari Istituzionali Riccardo Minardo interviene sulle dichiarazioni rilasciate dall’assessore Incardona sul presidente della Regione Lombardo in merito al piano di formazione professionale. «Anziché dire che il Presidente ha alzato un muro – dice Minardo - bisognerebbe chiedersi perché si è registrato il sequestro degli atti del piano di formazione professionale da parte della Guardia di Finanza e dei Carabinieri. Il piano stilato dall’assessore Incardona prevede un aumento da 200 a 300 milioni di euro, piano contestato fortemente anche dalle organizzazioni sindacali. Forse – ipotizza Minardo - per continuare con la politica degli sprechi per assumere «gli amici degli amici»? Quindi – conclude Minardo – il Presidente Lombardo ha agito con senso di responsabilità e l’Mpa, contrariamente a quanto affermato dall’on Incardona, non ha bisogno di ricorrere a «strategie politiche» per chiedere il voto agli elettori». (fonte corriere di Ragusa)