Ripartire e continuare. La presentazione del nuovo logo della città non poteva cadere in un momento più opportuno perché rappresenta l’occasione per riaffermare

un’immagine appannata dai recenti fatti di cronaca dei cani assassini. L’atmosfera nell’aula consiliare di palazzo S. Domenico è un misto di fiducia, di speranza ma anche di riflessione perché i tanti operatori turistici, albergatori, ristoratori che aderiscono a Passo Sud Est, il consorzio di imprese turistiche del territorio, si rendono conto che bisogna tamponare quella che si prospetta come una emergenza non solo per la città ma per tutto il territorio sotto il profilo turistico. «Non riusciamo ancora a percepire quale può essere la dimensione del fenomeno – dice Franco Ruta – Molti hanno telefonato per sapere quanto la rappresentazione dei media nazionale sia aderente alla realtà. C’è curiosità, preoccupazione ma chi già ci conosce ha motivazioni consolidate». Per Luca Guerrieri « Capiremo a Pasqua l’effetto delle vicende di questi giorni. C’è un mercato tedesco disponibile ad aperture di credito ma altrettanto netto nelle sue chiusure. Il fatto della ragazza tedesca può pesare tanto». «Non registriamo disdette – dice Paolo Failla - A Pasqua è tutto confermato. Quello che serve è che qualcuno si assuma la responsabilità di dire ufficialmente che non esiste un problema randagismo nel nostro territorio. Aspettiamo questo segnale». Chi ha più paura sono i titolari degli agriturismo sparsi nel territorio perché più dislocati nella campagna, perché meno protetti. Qualcuno già registra telefonate preoccupate di clienti abituali e i prossimi mesi saranno difficili per tutti. «Ci rendiamo tutti conto che una vita non si può restituire – dice Antonello Buscema premiando gli ideatori del logo della città – L’immagine può e deve essere recuperata perché ci sono tutte le premesse. Questa iniziativa insieme alle altre in programma cade nel momento più opportuno e mi preme sottolineare che era stata programmata prima dei fatti della scorsa settimana».(fonte corriere di Ragusa D.G.)