Dal primo febbraio scatterà il disco rosso per i camion dei rifiuti provenienti dai Comuni di Scicli e di Ispica e diretti alla discarica di Cava dei Modicani lla, Il divieto sarà fatto rispettare ricorrendo,

 se sarà necessario, anche a un’ampia mobilitazione istituzionale. Parola di Nello Dipasquale. «Non siamo più disponibili – dichiara un irremovibile sindaco di Ragusa – a prorogare l’autorizzazione provvisoria data al Comune di Scicli a conferire i rifiuti nella struttura in questione. Non si può continuare a temporeggiare abusando in tal modo della nostra disponibilità». A far perdere la pazienza al primo cittadino del capoluogo ibleo è stata una decisione del Consiglio comunale di Scicli, che «pochi giorni fa con apposito ordine del giorno – prosegue Nello Dipasquale – ha dichiarato di non volere aprire la discarica del proprio comune. Non è mio costume entrare nel merito delle scelte fatte da altri, fino a quando però ciò non contrasta con gli interessi della mia città». Il Comune di Scicli e quello di Ispica hanno avuto la possibilità di scaricare nella struttura di Cava dei Modicani i propri rifiuti grazie «ad una disponibilità del sottoscritto, del presidente dell’Ato Rifiuti, del Prefetto, dei sindaci e dei Comuni del comprensorio (Ragusa, Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo e Giarratana, ndr) – conclude Dipasquale –. A distanza di sei mesi però mi rendo conto che il Comune di Scicli continua a temporeggiare. A questo punto mi adopererò affinché vengano utilizzati tutti gli strumenti necessari per bloccare l’ingresso dei suoi rifiuti nella nostra discarica. Sono pronto a mettere in conto anche una mobilitazione generale». (fonte corriere di Ragusa F.T.)