E’ un regolamento da smontare e riscrivere. E’ quello della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani che in questi giorni è tornato alla ribalta dopo il recapito ai contribuiti

 di bollette salate con aumenti tra il 40 ed il 50 per cento rispetto alla fine del 2006. A far lievitare la spesa l’obbligo da parte del comune di coprire almeno il 90 per cento del costo del servizio; nel caso specifico la città ha dovuto coprire i costi crescenti dell’utilizzo di una discarica non più ubicata nella vicina Scicli ma a Vittoria con un incremento consequenziale dei costi. A far salire i costi della bolletta tuttavia ci sono alcuni « privilegi» che oggi non sono più sostenibili; l’abbassamento dei costi passa infatti attraverso l’aumento del numero dei contribuenti visto che con l’attuale regolamento molte sono le fasce esentate dal pagamento o comunque tenute a pagare un contributo minimo proprio dove la raccolta dell’immondizia risulta la più onerosa. E’ il caso di zone rurali e periferiche. « Nel gennaio 2006 – ricorda Vincenzo Romeo della Cisl – abbiamo sollevato il problema ma la modifica del regolamento non fu varata dal consiglio perché si andava verso le elezioni. La Cisl è per una rivisitazione delle fasce di esenzione e la salvaguardia dei soggetti deboli grazie alla riduzione delle tariffe sulla base del reddito». Il regolamento odierno prevede invece una quota standard a seconda dell’estensione della casa e della sua ubicazione. Per lo stesso tipo di abitazione tuttavia si arriva a due casistiche diametralmente opposte. Chi abita in città paga la totalità dell’imposta mentre chi risiede in campagna è esentato o paga al minimo perché, dice il regolamento, è penalizzato dal fatto che i cassonetti sono in genere situati lontano dalle abitazioni e devono essere raggiunti con un mezzo. « Neanche nella seconda legislatura della precedente amministrazione –ricorda ancora il cislino Romeo- il consiglio ebbe il coraggio di apportare le richieste che noi avevamo suggerito. Poi è arrivato il commissario e non se ne è fatto niente. L’apertura di un dibattito sulla questione Tarsu in città ci fa ora ben sperare e conferma la giustezza dei nostri rilievi». Anche Nino Cerruto di « Una Nuova Prospettiva» ha avanzato la porposta di modifica del regolamento della Tarsu ed ha già formalizzato alcune sue proposte di modifica che saranno passate al vaglio del consiglio comunale. (fonte corriere di Ragusa D.G.)