Quella pista invade terreni non espropriati. Trecento residenti nella contrade Ciarciolo e Pisciotto contestano i lavori avviati dall’amministrazione provinciale per la realizzazione

 della pista ciclabile che porta da Sampieri a Marina di Modica. I residenti si sono costituiti in comitato, denominato « Terre di Pisciotto», per dire no al progetto della Provincia e comunque per mettere le cose in chiaro visto che, secondo loro, l’amministrazione provinciale è caduta in una serie di errori. I lavori sono iniziati da qualche settimana e interessano ora contrada Pisciotto, dove le ruspe hanno cominciato a sbancare e soprattutto ad intaccare appezzamenti di terreno ignorando i diritti dei residenti. La confusione nasce dal fatto che nella zona del Pisciotto e di Ciarciolo molti terreni sono stati concessi in enfiteusi dal proprietario, il barone Mormino Penna e, dopo decenni di occupazione, quanti vi hanno edificato case e villette ritengono oggi di avere titolarità del terreno. Questo non risulta dalle mappe catastali sulle quali si è basata la provincia per le procedure di esproprio anche perché l’ente non sapeva, almeno ufficialmente, chi occupava i terreni sui quali sarebbe sorta la pista ciclabile. Questo è il motivo per il quale il comitato «Terre di Pisciotto» lamenta che nella procedura di esproprio non è stato tenuto in alcun conto lo stato di fatto. I residenti intendono avviare un procedimento legale per rivendicare la definitiva proprietà; inoltre hanno diffidato l’ente perché in assenza di documenti che attestino la reale proprietà dei terreni i lavori vadano avanti. (fonte corriere di ragusaD.G. )