Non si placa affatto il clima di tensione che da ben 11 mesi si respira a Comiso. Gli «ardori» e gli «animi surriscaldati» rievocano la campagna elettorale. Il centro destra comisano,

 come tutti sanno, ha vinto la competizione del 16 giugno con un notevole scarto, ma non perde occasione per lanciare strali alla passata amministrazione di centro sinistra, facendo rilevare puntualmente che le cause del forte indebitamento e della mancanza di liquidità, è da attribuire all’amministrazione Digiacomo. D’altra parte, il centro sinistra, oggi all’opposizione, non ne lascia passare una sotto gamba. Infatti, ad ogni «azione» amministrativa, segue una «reazione» oppositiva uguale e contraria. In questi giorni, nel mirino del centro sinistra, è la probabile gestione della piscina comunale. C’era gia stato un botta e risposta tra consiglieri di opposizione e il sindaco Giuseppe Alfano (nella foto). I primi, rappresentati dal capogruppo Salvo Zago (Pd), hanno accusato il sindaco di avere revocato il bando di gara, per emetterne uno nel quale le tariffe da proporre agli utenti sono raddoppiate rispetto agli anni passati, e sono state eliminate alcune agevolazioni. Il sindaco a sua volta, ha risposto che l’utilizzo della struttura, non è un servizio indispensabile e quindi non è necessario tenere basse le tariffe. Come da copione, sono seguite le razioni. Ha ribattuto infatti, ancora una volta, Salvo Zago:»Avevamo capito bene. Per L’amministrazione Comunale la piscina non è un servizio indispensabile, ma un lusso che i cittadini devono pagare» .Zago sostiene che non si era invece compreso appieno la profonda convinzione del Sindaco Alfano di come la fruizione di un impianto pubblico quale la Piscina del Sole potesse essere considerato solo un lusso per coloro i quali possono permetterselo (fonte corriere di Ragusa(fonte corriere di ragusa L.I.)