https://www.radioradicale.it/scheda/720348-  Registrazione video della conferenza stampa dal titolo “Le conclusioni della riunione del Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli italiani all’estero” che si è tenuta a Evento On Line venerdì 9 febbraio 2024 alle 17:59. Con Michele Schiavone (segretario generale del Comitato di Presidenza (CGIE)),

Gianluca Lodetti (vice Segretario del Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero), Silvana Mangione (vice segretario Generale del CGIE per i Paesi Anglofoni Extraeuropei), Walter Petruzziello (coordinatore del Movimento Associativo Italiani all’Estero (MAIE)), Mira Carpineta (componente del giornale Italianitalianinelmondo), Tommaso Conte (consigliere CGIE), Maria Ferrante (giornalista di Italiannetwork), Maria Chiara Prodi (consigliera CGIE e presidente della Commissione “Nuove migrazioni e generazioni nuove”). La conferenza stampa è stata organizzata da Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Sono stati trattati i seguenti argomenti: Cgie, Economia, Emigrati, Esteri, Finanziamenti, Governo, Istruzione, Italia, Legge Di Bilancio, Politica, Scuola. La registrazione video della conferenza stampa dura 1 ora e 5 minuti. FONTE: https://www.radioradicale.it/scheda/720348/le-conclusioni-della-riunione-del-comitato-di-presidenza-del-consiglio-generale-degli ________________________________________ LA RIUNIONE È ONLINE DEL COMITATO DI PRESIDENZA DEL CGIE Si è svolto in modalità online il Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Al termine della riunione alcuni esponenti del Comitato hanno incontrato, sempre da remoto, i giornalisti. Ha in primo luogo preso la parola Gianluca Lodetti (Vice Segretario Generale di Nomina governativa) che ha rilevato come nella legge di bilancio sia prevista una ulteriore riduzione delle risorse a disposizione del mondo dell’emigrazione, con un taglio ai Comites, alle scuole italiane all’estero e al Cgie. Lodetti si è anche soffermato sul problema della nuova tassazione per la sanità dei lavoratori transfrontalieri. “Abbiamo dato atto al Governo – ha rilevato il Vice Segretario Generale – dell’aumento dell’organico della rete all’estero, ma nel complesso non abbiamo riscontrato una visione positiva rispetto agli altri settori che ci riguardano. Un aspetto molto importante su cui ci siamo soffermati – ha proseguito Lodetti – è quello dell’inasprimento delle sanzioni per gli italiani che si sono trasferiti all’estero, ma che non si sono iscritti all’AIRE. Una novità che ha delle implicazioni importanti per gli italiani nel mondo … Abbiamo quindi constatato – ha continuato il Vice Segretario – che senza alcun piano consistente di informazione su questo tema dei connazionali nel mondo, si rischia di creare un cortocircuito. Abbiamo infatti già tantissimi connazionali che si rivolgono ai consolati, ai patronati alle associazioni, agli organismi di rappresentanza per sapere che cosa fare, vi è quindi veramente un momento di impatto molto difficile. Su questo noi non possiamo avere un giudizio positivo, anche perché probabilmente questa iniziativa andava gestita con anticipo”. Lodetti ha anche segnalato alcuni aspetti positivi come la proposta di legge sull’equiparazione dell’IMU per gli italiani all’estero e quella per l’introduzione dell’insegnamento dalla storia dell’emigrazione sulle scuole italiane. Nel corso del dibattito il Vice Segretario ha anche rilevato l’importanza di accompagnare con servizi adeguati la nuova emigrazione e la necessità di capire come si sia trasformata l’emigrazione che oggi presenta una composizione molto variegata. Un approccio necessario anche per comprendere come modificare la rappresentanza. Per Lodetti infine, al fine di proseguire con l’attuale sistema misto nell’insegnamento della lingua italiana all’estero, occorre fornire agli enti gestori strumenti adeguati affinché possano andare avanti sia dal punto di vista finanziario, ma soprattutto da quello organizzativo. E’ poi intervenuta Silvana Mangione (Vice Segretario Generale per i Paesi Anglofoni extraeuropei), che ha parlato della necessità di porre nuovamente mano alla riforma delle leggi istitutive dei Comites e del Cgie. “La terza Commissione del Cgie – ha spiegato Mangione – si è già riunita due volte su questo tema e in accordo con il Comitato di Presidenza invierà un invito a tutti i Comites nel mondo e alle associazioni registrate affinché possano suggerirci modifiche alla prima proposta di riforma già presentata in passato alla Camera. Ci stiamo quindi rimettendo a lavoro su questo punto. La seconda priorità – ha proseguito il Vice Segretario – è quella di pensare all’organizzazione della quinta Assemblea Plenaria della Conferenza Permanente Stato- Regioni – Provincie Autonome – Cgie, che serve a tracciare le linee politiche a favore degli italiani all’estero per i successivi tre anni”. Per la Mangione un altro problema importante è quello del sottofinanziamento del Cgie: “In finanziaria – ha spiegato – è previsto un ulteriore taglio delle risorse che non ci consente nemmeno di fare la metà delle riunioni tassativamente indicate dalla legge istitutiva del Cgie”. Secondo il Vice Segretario questa situazione non consente al Consiglio Generale di funzionare regolarmente in quanto le attività di questo organismo, che rappresentano milioni di italiani, non possono esprimersi esclusivamente con riunioni da remoto. Nel corso dell’incontro Mangione ha anche ricordato come nella riforma elaborata dal Cgie si prevedesse una nuova fattispecie di Comites con funzioni di difensore civico, di antenna sul territorio capace di sostenere il Made in Italy e di informazione e accompagnamento della nuova mobilità. Per quanto riguarda il Cgie il Vice Segretario ha auspicato una riforma che in mondo globalizzato aumenti il numero dei paesi rappresentati nell’organismo. Dopo la riflessione di Walter Petruzziello (Componente del CdP per l’America Latina) che ha segnalato le preoccupazioni e la confusione informativa delle comunità all’estero per le nuove sanzioni imposte ai non iscritti all’Aire, ha preso la parola Michele Schiavone, (Segretario Generale Cgie): “Il Comitato di Presidenza – ha esordito – è servito per programmare le attività del Cgie. E’ l’inizio di un percorso per rappresentare al meglio le nostre comunità in un momento di forte transizione e in particolare in una situazione in cui tutto è messo in discussione. Difficoltà che sono presenti fra le politiche rivolte agli italiani all’estero. ..Nell’incontro – ha aggiunto Schiavone – sono stati approfonditi gli aspetti organizzativi per quanto riguarda le attività dei Comites, degli Enti gestori e dei patronati che sono i protagonisti nelle nostre comunità all’estero”. Per Segretario Generale il Cgie è chiamato, anche in vista degli appuntamenti delle elezioni europee e del possibile referendum sulla riforma costituzionale, a promuovere proposte e a produrre idee. Schiavone ha inoltre espresso preoccupazione per i tagli alle risorse che rischiano di bloccare le potenzialità degli organi di rappresentanza degli italiani all’estero, in un momento in cui le comunità nel mondo aumentano in maniera esponenziale. Per il Segretario Generale infine il compito del Cgie è quello di rimuovere gli ostacoli affinché possano essere rimesse al centro le politiche per gli italiani all’estero. Da segnalare anche l’intervento di Tommaso Conte (Componente del CdP per l’Europa e l’Africa del Nord) che ha sottolineato come le priorità rimangano quelle della rete consolare e dell’attività degli Enti gestori. Secondo Conte la corsa all’iscrizione Aire, a causa delle nuove sanzioni, e il prossimo appuntamento con le elezioni europee, finiranno per aumentare ulteriormente il carico di lavoro della rete consolare. Il Consigliere ha anche segnalato lo svolgimento di due webinar: uno con il Ministero dell’Interno sulle questioni dell’Aire e della Carta di identità elettronica, l’altro con il Maeci sulla questione degli Enti gestori. Ha infine preso la parola Maria Chiara Prodi (Vice Segretario Generale per l’Europa e l’Africa del Nord) che ha rilevato l’esigenza di riconoscere “il nascere di una cittadinanza europea intesa come uno statuto autonomo e non solo completare a quello nazionale. Siamo fra i 16 e i 17 milioni di europei – ha aggiunto Prodi – che viviamo in un Paese europeo diverso da quelli in cui siamo nati, e cominciamo ad essere un paese intero, con delle esigenze che se non sono identitarie da un punto divista nazionale, lo sono dal punto di vista funzionale dei bisogni. Quindi – ha continuato il Vice Segretario – la questione dei diritti e della, mobilità, vista da questa prospettiva, prende un’altra forma di nuove generazioni che hanno camminato su un progetto europeo che chiede di essere portato avanti, e la costatazione che la mobilità europea è un modo di vita”. Prodi ha infine auspicato un superamento delle regole che impediscono agli europei residenti fuori dall’Europa di voltare alle consultazioni europee. FONTE: (G.M.- Inform)