Manifestare contro lo spezzatino di TIM e per il rinnovo del contratto non è possibile.

LA QUESTURA IMPEDISCE CONFERENZA STAMPA INDETTA DA COBAS TIM e USB

Il 12 Dicembre presso il TEATRO SALA UMBERTO si svolgerà il convegno annuale TELCO per l’ITALIA 2023 con la partecipazione di molti Amministratori Delegati delle imprese del settore TLC Italiano e rappresentanze del Governo.

I COBAS TIM e Usb Telecomunicazioni hanno pertanto indetto una conferenza stampa nelle immediate vicinanze per Protestare contro lo spezzatino di TIM, i rischi dell’operazione e per il rinnovo del Contratto. La conferenza stampa è stata vietata dalla Questura di Roma. Non disturbare il manovratore sembra il motto delle forze dell’ordine e il Governo che li sostiene. La conferenza stampa avrebbe evidenziato come riguardo alla OPERAZIONE TIM siamo di fronte ad una speculazione finanziaria che metterà a rischio migliaia di posti di lavoro, procurerà un danno enorme alla collettività, con il pericolo che l’Azienda, i suoi lavoratori e le sue lavoratrici finiscano come Alitalia. Il 5 novembre, infatti, il fondo finanziario americano KKR ha presentato l’offerta di acquisto verso TIM e, come in altri casi, vorrà massimizzare il suo investimento. Facile prevedere che nel giro di 5-6 anni al massimo, la nuova società sarà piena di debiti. Quel che resta di Timsarà invece strangolata dalla concorrenza del mercato. Due Bad company sulle quali scaricare le perdite tagliando occupazione e competenze. Il divieto della Questura di Roma verso la conferenza stampa dei COBAS e di USB dimostra quanto sia difficile per i lavoratori e le lavoratrici manifestare per i propri diritti. Una grave responsabilità che si accompagna all’attacco costante verso il diritto di sciopero.

Alessandro Pullara per i COBAS TIM Roma 06/12/2023