BOLOGNA – Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna: parere positivo della commissione Cultura al progetto di legge della Giunta mirato all’attrazione e alla valorizzazione dei talenti nel territorio regionale. Principale obiettivo della nuova legge – informa l’Assemblea regionale –

è quello di contribuire alla competitività del sistema emiliano-romagnolo promuovendo l’attrazione, la permanenza sul territorio e la valorizzazione di talenti ad elevata specializzazione. Per “talenti” sono intese le persone che abbiano maturato (o che stiano maturando) conoscenze ed esperienze di particolare rilevanza in ambiti della ricerca e dell’innovazione. A tal fine sarà cura della Regione sostenere Università e centri di ricerca e coinvolgere i soggetti del sistema produttivo. L’assessore alle Attività produttive Vincenzo Colla ha spiegato: “Siamo in una fase di grandi cambiamenti e dobbiamo puntare a un nuovo modello di sviluppo sostenibile, ambientale e finanziario, ma soprattutto sociale. L’obiettivo è la tenuta del modello sociale: questa legge è identitaria e valoriale. Nel 2021, 3.500 ragazzi e ragazze della nostra regione si sono trasferiti all’estero con l’obiettivo di una crescita professionale. Ma sono arrivati 8mila ragazzi e ragazze dal sud Italia e 7.500 persone da tutto il mondo in Emilia-Romagna. Se non ci fossero stati questi movimenti non saremmo stati in grado di reggere. Per questo dobbiamo iniziare a progettare la tenuta e l’accoglienza dei talenti che permettono di rendere gli investimenti sostenibili. Due aspetti imprescindibili, di cui la legge terrà conto, sono il tema ‘casa’ e l’abbattimento della precarietà”. Valentina Castaldini (Forza Italia) ha commentato: “Questa è una bella legge perché risponde alle nuove esigenze che stanno emergendo in maniera innovativa. Non fa alcun riferimento alla crisi della natalità, che ha bisogno di altre risposte. Lo scopo è attrarre talenti basandosi sul principio della sussidiarietà”. La relatrice di maggioranza Francesca Marchetti (Partito democratico) ha sottolineato: “Bene che questa legge sia apprezzata anche dai consiglieri di minoranza. È il coronamento delle politiche integrate che la nostra Regione ha messo in campo in questi anni. La legge sui talenti non poteva che nascere in Emilia-Romagna. È la cifra di come i percorsi formativi e le alleanze istituzionali con le università siano stati efficaci. Grande lavoro è stato fatto con gli enti di formazione, accanto agli investimenti per il diritto allo studio universitario che è una delle leve di questa legge. Anche la centralità dei territori e di tutta la rete è fondamentale”. (Inform)