Per la maggioranza degli europei, secondo un'indagine dell'Eurobarometro, le misure d'integrazione sono un investimento necessario nel lungo periodo Secondo un'indagine dell'Eurobarometro pubblicata il 13 aprile scorso, il 69% dei cittadini europei ritiene che le misure d'integrazione

siano un investimento necessario nel lungo periodo e una percentuale analoga considera l'integrazione un processo bidirezionale per i migranti e per le società ospitanti. L'indagine è stata condotta nei 28 Stati Membri, tra il 21 e il 30 ottobre 2017 su un campione di circa 28.000 residenti nell'UE, sia i cittadini dell'UE che extraUE, appartenenti ai diversi gruppi sociali e demografici. In Italia l'intervista è stata condotta su un campione di 1025 persone. Agli intervistati è stato somministrato un questionario contenente una serie di domande specificamente studiate per misurare gli atteggiamenti degli europei verso l'immigrazione e l'integrazione dei migranti, ovvero:

1. livello dell'informazione sull'immigrazione e percezione generale della rappresentazione sui media;

2. percezione generale del numero di immigrati e legami personali con gli immigrati;

3. percezione generale e atteggiamento nei confronti degli immigrati e della loro integrazione;

4. fattori che contribuiscono al successo dell'integrazione;

5. misure a favore dell'integrazione degli immigrati;

6. ruoli e responsabilità di diversi attori per favorire un'integrazione di successo.

I risultati del sondaggio per l'Italia L'indagine ha rilevato che i cittadini europei sono tendenzialmente d'accordo sui principali fattori che potrebbero facilitare o prevenire l'integrazione, così come sulle misure politiche che la sostengono, come l'offerta di corsi di lingua all'arrivo, programmi d'integrazione obbligatori e misure volte a facilitare l'accesso al mercato del lavoro. Secondo l'indagine, circa il 60% dei rispondenti interagisce quotidianamente con immigrati, mentre il 40% ha amici o familiari immigrati. La maggioranza dei rispondenti di tutti gli Stati membri sostiene che l'UE svolge un ruolo fondamentale in termini d'integrazione, che offre un particolare valore aggiunto con la condivisione delle migliori pratiche, la promozione della cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti e il sostegno finanziario. L'indagine rileva al tempo stesso che solo una minoranza dei cittadini europei ritiene di essere ben informata sui temi della migrazione e dell'integrazione. I cittadini europei tendono anche a sopravvalutare la presenza nel proprio paese di migranti provenienti da paesi terzi: in 19 Stati membri, la quota effettiva di migranti extra UE corrisponde alla metà, o meno, della loro quota stimata. L'indagine integrale è disponibile qui.

Fonte: Commissione Europea