(ASCA-NORMANNO) - Tragedia nella notte al bar della stazione di Messina. A causa di un malore, e' morto uno dei 20 lavoratori licenziati dalla societa' che gestice

i bar della stazione, che dal 2 febbraio occupano i locali dei due bar, stazione centrale e stazione marittima. ''Era da poco arrivato per dare il cambio ai colleghi e si stava discutendo della nostra situazione- racconta Francesco Cannistraci, uno dei colleghi -. Dopo tanti anni veniamo messi in mezzo ad una strada non si capisce come, siamo tutti padri di famiglia, non pensavamo che potesse accadere. Quello di Natale e' un dramma nel dramma''. Natale Barca che aveva 49 anni lascia 3 figli. Centostazioni, la societa' che gestisce gli immobili delle ex FS, non ha rinnovato di locazione alla ditta Carani e Colosi che ha quindi licenziato i lavoratori. Venerdi' scorso, su richiesta della Cgil era stato convocato un incontro all'Ufficio provinciale del lavoro ma ne' Centostazioni, ne' il Gruppo Cremonini, che a livello nazionale ha un accordo di massima per la gestione dei bar di Centostazioni ma nessuno specifico per quello di Messina, si sono presentati. ''Dalle aziende coinvolte nessuna certezza sull'effettiva riapertura dei bar. Di certo solo il licenziamento di questi lavoratori e il rischio, concreto, che la stazione di Messina, 13* citta' d'Italia, perda non un servizio fondamentale. L'ennesimo campanello del progressivo abbandono della Sicilia e di Messina da parte di RFI'', commentano Lillo Oceano, segretario generale della Cgil di Messina e Carmelo Garufi della segreteria della Filcams.