patrigni che hann«Che la realtà istituzionale dell’area dello Stretto fosse abitata da “patrigni” era noto. Il guaio è che ci sono o una tendenza all’ingannevole

 sofisticazione della realtà». E' duro il commento di Pietro Interdonato, presidente del Comitato Pendolari dello Stretto, dopo il vertice interistituzionale di ieri sull'area dello Stretto. «Il Comitato annovera fra questi il rappresentate pro tempore di Rfi. Alla riunione Interistituzionale svoltosi ieri a Reggio, l’ing. Palazzo, relativamente alla problematica dei prezzi, continua con la cantilena che per i pendolari non c’è stato aumento. Il comitato ribadisce che Rfi ha usato e continua ad usare una strategia fallimentare nello Stretto». «Lo prova - prosegue Interdonato - l”armeria pesante" usata allorquando nel settembre 2007, per alleviare le sofferenze dei pendolari, una società pensa di collegare le due sponde, allora Rfi, abbatte i prezzi per il viaggio, usa abbonamenti promozionale, affitta l’Alilauro. Hanno fatto concorrenza vera, non fittizia come avviene per il gommato, anzi con la società privata sembra esserci un tacito accordo e un “cartello”. La non concorrenza porta ad avere care tariffe, navi di Rfi che viaggiano al minimo, anzi vuote, soprattutto quelle a 4 binari. Per questo diciamo che è fallimentare la politica di Rfi. Dimostrano di essere forti con i deboli e deboli con i forti». (fonte tempo stretto)