(SA) - E’ stata certamente una iniziativa di grande valore sociale quella messa in atto dal Circolo Franco Italiano di Meyzieu Francia ad opera del suo dinamico presidente Cavaliere Calogero Pace, il quale, tra gli altri programmi previsti, da tempo aveva in animo di riunire i montedoresi delle due realtà geografiche:

Meyzieu, appunto e Saint Nicolas in Belgio. Stiamo parlando di un comune, quello di Montedoro, che ha un mare di emigrati sparsi per il mondo, come tutti i paesi della Sicilia centrale e non solo, che negli anni ’50 si sono spopolati, pagando un grosso tributo alla disoccupazione ed alla incapacità di sviluppare il Mezzogiorno da parte di una politica che invece scelse di fare percorrere agli italiani la dura via dell’emighrazione. Lo decise De Gasperi quando disse agli italiani di imparare le lingue, lo decise il go verno da lui presieduto, quando stilò il famoso trattato con il Belgio che prevedeva braccia lavoro in cambio di carbone. Montedoro, piccolo paese in provincia di Caltanissetta, può vantare una popolazione emigrata si, ma molto legata al proprio paese, tanto da dare vita ad un flusso estivo che ripopola le case e la piazza, riempiendo ogni anno di vita e di movimento un comune che per dieci mesi all’anno, resta poi sommerso dal silenzio e dalla malinconia che traspare dalle case di nuovo vuote, dalla piazza quasi deserta dove pochi anziani vanno avanti e indietro facendo i soliti discorsi e spesso ricordando i tempi ,migliori. Questo attaccamento della popolazione al proprio paese e del paese alla propria popolazione, ha fatto maturare nel tempo due gemellaggi, uno con il comune di Vauls-En Velin in Francia e l’altro con il comune di Saint Nicolas, appunto, in Belgio. Due atti che da soli testimoniano quando amore c’è ancora in questa gente, che ha lavorato e lavora all’estero, ma con la testa ed il cuore rivolto al proprio paese ed agli affetti lasciati là e tra questi affetti spicca al primo posto proprio il paese. Nel tempo, Mancuso, Campanella, Pace, Mantione, Montagna ed altri, si sono prodigati per mandare avanti un programma di scambi e di incontri, che ha visto i tre comuni protagonisti nel tessere una tela che oggi avvolge una popolazione là dove si trova o, forse è meglio dire, dove il destino l’ha mandata. In questo tessuto è maturata l’iniziativa fortemente voluta da Calogero Pace e dal Circolo Franco Italiano, che può vantare un comitato di persone serie ed affezionate all’associazione che portano avanti una grande quantità di iniziative ogni anno. Gancio di grande spessore di tutta questa operazione è certamente stata l’USEF alla quale aderisce il Circolo Franco Italiano e che ha una propria sede a Saint Nicolas, molto attiva. E’ stata infatti l’USEF nelle persone di Giuseppe Chiodo, ma anche di Giuseppe Montagna, persona di riferimento dei motedoresi e montedorese lui stesso, ad adoperarsi per la buona riuscita dell’iniziativa. Interessante e molto articolato il programma che si è svolto, che ha avuto inizio il sabato 12 ottobre, con un incontro tra la delegazione montedorese e l’amministrazione di Saint Nicolas, guidata dal sindaco Jak Heleven. All’incontro hanno preso parte anche Giuseppe Chiodo USEF Saint Nicolas ed il Segretario Generale Salvatore Augello, venuto espressamente dalla Sicilia. La stessa giornata, una squadra di calcio proveniente dalla Francia, al seguito di una nutrita delegazione della quale facevano parte oltre a Calogero Pace, anche Agostino Alfano, Giuseppe Carlotta e Giuseppe Bufalino ed altri che per brevità non citiamo, si è cimentata in una partita di calcio con una squadra locale. Il clou della giornata, dopo il pranzo offerto dal Sindaco Jak Heleven, è stata la sera, quando presso la sala delle feste di Saint Nicolas (Montegnée), dopo brevi accenni di saluto ad opera di Giuseppe Maniglia, presidente USEF locali, Calogero Pace, Presidente Circolo Franco Italiano, Patrik Ceccato Assessore alla cultura di Saint Nicolas e Salvatore Augello Segretario Generale dell’USEF, dopo la premiazione alle due squadre ai calcio, ha avuto inizio lo spettacolo. Uno spettacolo ricco di particolarità. La prima senza dubbio è stata quella che di avere arricchito la settimana di “Culturmonde” con uno spettacolo di elevato valore culturale, ma anche sociale. Altra particolarità la presenza del cantante Siciliano Santo Barracato originario di Lercara Freddi, che ha partecipato completamente a titolo gratuito, inondando la sala con la sua possente voce. Ma la particolarità maggiore, a riprova di quanto abbiamo detto fino ad ora a proposito di attaccamento alla propria terra ed ai propri valori, è senza dubbio la presenza di artisti provenienti sia da Milano che da Montedoro. Da Milano sono arrivato Nicola Falci poeta che ha cantato e continua a cantare il proprio paese, i suoi costumi, le sue tradizioni, attraverso una fluente poesia. Altro Montedorese emigrato a Milano e presente all’iniziativa è stato Pino Dominuco poeta, musicista e cantore, che assieme al musico Salvatore Alba ed al cantante e chitarrista Gaetano Petix entrambi provenienti da Montedoro, hanno riesumato con successo quello che resta di un gruppo musicale: “I SOLITARI”, molto in voga negli anni ’60. Aria di grande festa e di revival, che ha allietato le numerosissime persone che affollavano la grande sala e che si erano date appuntamento per rivivere in terra belga ricordi del passato e del proprio paese. Ma quello che ha seminato aspettativa, entusiasmo e perché no, anche gioia, è stato l’annuncio di Calogero Pace, il quale, reduce della pubblicazione del libretto “L’Isola Orfana” e del DVD con lo stesso titolo, opera che parla di Montedoro, oggi afferma di essersi dato l’obiettivo di ripetere quello che succede a Saint Nicolas, anche a Buffalo ed a Pittston, altre località dove risiedono comunità di montedoresi. Un progetto ambizioso, che riscuote l’approvazione dell’USEF, che ha promesso la propria collaborazione e che nei prossimo mesi sarà, senza dubbio oggetto di discussione e di valutazione per capire quale può essere il mezzo migliore ed il lavoro necessario per realizzare il tutto. Il successo innegabile dell’iniziativa, ma anche del nuovo impegno, la si poteva leggere sulle facce dei presenti, che hanno seguito con grande intereresse e partecipazione attiva la speciale “festa” che si è sviluppata nel corso della serata. 

nella foto una panoramica del comune di Montedoro (CL)