(SA) - Tutto ebbe inizio nell’agosto del 2009, nel corso di un convegno promosso dall’Amministrazione comunale di Santa Elisabetta, piccolo comune in provincia di Agrigento e dall’USEF. In quella occasione più di un partecipante sollecitò una iniziativa che portasse ad un gemellaggio con il comune belga di Chapelles-Les_Herlemont,, dove risiede una numerosa comunità di sabettesi.

Durante l’intervento del presidente dell’USEF Angelo Lauricella e le conclusioni del Segretario Generale Salvatore Augello, furono presi impegni per avviare i contatti necessari al fine di dare inizin al lavoro preliminare propedeutico alla realizzazione del gemellaggio, lavoro affidato all’USEF di La Louviere ed al suo presidente Salvatore Arnone. In breve, si ebbe il primo incontro approfittando della presenza del vice sindaco di Chapelle-òes-Herlemont Bruno Scala, di origine siciliana, in Sicilia, perché invitato a partecipare al 40° anniversario dell’USEF. A quel primo incontro, nel novembre 2011 se ne ebbe un altro sempre organizzato dalla nostra associazione che prese parte alla missione di una delegazione del comune di Santa Elisabetta che guidata dal sindaco Emilio Militello, si recò in Belgio. Da ottobre 2011 ad aprile 2012, il tempo non è certo lungo, ma è bastato perché maturasse la prima fase del gemellaggio tra i due comuni. Il 4 aprile scorso, infatti, è arrivata a Santa Elisabetta una folta delegazione proveniente dal Belgio, per concretizzare l’iter ufficiale del gemellaggio. La delegazione era quidata dal vice sindaco Brono Scala, dato l’impedimento del sindaco per motivi di salute. Ad accogliere la delegazione, non solo l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco di Santa Elisabetta, ma anche un folto numero della popolazione che ha riconosciuto il giusto valore alla cerimonia in corso. Tra incontri e visite guidate della Sicilia, la delegazione ha potuto seguire i riti della settimana santa e della Pasqua, ho potuto godere di un particolare bagno di storia e di cultura, visitando i più importanti siti archeologici della Sicilia. Diversi gli incontri realizzati, tra giovani delle due realtà, tra sabettesi emigrati al seguito della delegazione e sabettesi residenti. Il ciclo di incontri e di manifestazione, si è chiuso il 13 aprile, con la firma ufficiale del gemellaggio da parte dei due sindaci, firma a cui ha fatti seguito un cinvegno dal tema “l’importanza dei flussi migratori tra Sicilia e Belgio nel processo di integrazione europea: le sfide del passato, le opportunità per il futuro”: Un convegno pieno di significato, dentro cui gli oratori che si sono susseguiti, hanno analizzato l’importanza dei flussi migratori da varie angolazioni. Ad aprire il convegno, il Sindaco Emilio Militello, che ha ricordato quanti sabettesi hanno dovuto lasciare il paese in cerca di fortuna stabilendosi in Belgio, dove hanno trovato lavoro prevalentemente nelle miniere di carbone. A seguire, il Professore Milioto, ha letto una poesia sui minatori e lo scritto di Leonardo Scascia che ricordava l’ambiente e la vita di miniera. Interventi si sono avuti da parte del Presidente dell’USEF Angelo Lauricella, del presidente degli Agrigentino nel mondo Giannino Lombardo, il Segretario Generale de,ll’USEF Salvatore Augello, che entrando nel merito, ha ricordato il grande ruolo che in passato hanno avuto gli emigrati, sia nel costruire l’unità europea, che nel contribuire allo sviluppo economico di una Europa che usciva dalla guerra e che era tutta da ricostruire. Una emigrazione che contribuì in vario modo a rilanciare l’economia italiana, fornendo carbone alle industrie del Nord e moneta estera alla bilancia del pagamenti italiana. Una emigrazione, che avvio e potenziò la ripresa economica dei paesi d’origine, dove quelli rimasti hanno potuto disporre di lavoro e di mezzi economici necessarie per trasformare i paesi spopolati ed avviare la loro crescita sociale ed economica. Ora, ha concluso il Sehgretario Generale, la nuova sfida sta nel prendere coscienza che l’emigrazione è più che mai una risorsa per l’Italia e per la Sicilia e spetta ai governi raccogliere questa nuova sfida, utilizzandola e valorizzandola nel modo giusto, mettendola in condizione di esprimere tutta la grande potenzialità di cui è permeata. Racconti di vita vissuta e scambio di esperienze hanno concluso il convegno che ha certamente centrato il vero problema dell’emigrazione. Un convegno alla fine del quale le due delegazioni si sono ridati appuntamento in Belgio, per formalizzare la seconda parte del gemellaggio e per avviare un politica di scambi proficui e positivi per i due comuni e per le due comunità amministrate.