(SA) - DALLA LOTTA CONTRO IL FASCISMO ALLA LOTTACONTRO LA CRIMINILATA’ ORGANIZZATA

E’ questo il tema che si è voluto trattare in una conferenza dibattito organizzata a Liegi dall’USEF, dalla FILEF, dall’ANPI, dall’Associazione Leonardo da Vinci, dall’Associazione Castronovo, dal COMITES di Liegi e le amministrazioni comunali di Liegi, Seraing, Saint Nicolas. Un pool di organizzazioni non nuove a queste battaglie per una migliore qualità della vita, per la giustizia e la legalità. (da sinistra: Damien Vandermeersch, Jean Claud Delepierre, Antonio Ingroia, il traduttore, l'On. Lillo Speziale)

(una veduta della sala) - L’occasione è stata quella del 25aprile, data in cui l’Italia festeggia la propria liberazione dal fascismo e la fine di una cruenta guerra fratricida, che vide impegnate le forze migliori che l’Italia esprimeva in quel momento. Già in settembre, a Saint Nicolas una conferenza sul tema aveva avuto buoni risultati ed in quella occasione l’USEF era riuscita ad assicurarsi la presenza dell’On. Saro Crocetta, dell’On. Laura Garavini e dell’On. Lillo Speziale. Una conferenza che ebbe molta eco e aprì una nuovi orizzonti per la coscienza delle persone perbene. L’attuale conferenza dibattito, invece, ha potuto contare sulla preziosa presenza del Giudice Antonia Ingroia, Procuratore aggiunto della Procura distrettuale antimaDamiefia di Palermo, dell’On. Lillo Speziale Presidente della Commissione Regionale Antimafia, Di Mr. Damien Vandermeersch avvicato generale alla Corte di Cassazione, di Mr. Jean Claude Delepiere Presidente della “Cellule de Tratament des Informations Financieres”. Lo spazio della mafia e della criminalità organizzata, diminuisce man mano che aumenta la consapevolezza, la maturità, il senso di responsabilità e dello Stato nella cittadinanza. Sulla scia di tale filosofia, l’USEF da tempo è impegnata sul terreno della legalità, che si è esplicitato attraverso la organizzazione di manifestazioni di vario genere, nel tentativo di dare un proprio attivo contributo alla formazione ed alla crescita di questo senso dello stato e delle Istituzioni, Stato ed Istituzioni per le quali parecchi uomini hanno sacrificato la propria vita. Non parlo solo di uomini eccellenti come Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa, La Torre, Mattarella, Chinnici, Cosata ecc., ma anche di tanti nomi meno noti di semplici cittadini o di componenti delle forse dell’ordine, che sono stati massacrati senza pietà da questo cancro della società che si chiama mafia o criminalità organizzata. L’occasione del 25 aprile ci è sembrata ottima, perché se essa da un canto rappresenta la fine vittoriosa di una battaglia per la libertà che ci ha liberati dall’oppressione e dall’oscurantismo fascista, dall’altro, nell’immaginario degli organizzatori vuole rappresentare la prosecuzione di una battaglia per la libertà che ha nello sfondo la liberazione di larghe parti del territorio della Repubblica, dal cancro mafioso. Una battaglia per la libertà, quindi, come l’ha definita l’On. Lillo Speziale presidente della commissione regionale antimafia. La presenza i ospiti, invece come il Procuratore Antonio Ingroia, Vandermeerch e Delepierre, è servita a fare intanto un parallelo su come in realtà diverse come l’Italia ed il Belgio, si combatte la criminalità organizzata, tenendo presente delle differenti peculiarità che i due aspetti del problema hanno. E’ anche servito a capire in che modo la mafia si è evoluta cambiando metodi e sistemi, spostandosi dal latifondo verso le città, come ha ampiamente illustrato il Procuratore Ingroia, fornendo un quadro dell’attuale assetto mafioso e dei suoi recenti interessi che dalla campagna si sono progressivamente spostati verso la droga, gli appalti pubblici, il controllo della politica, senza disdegnare vecchi settori come il pizzo ad esempio. La battaglia contro la mafia, oggi passa sempre più attraverso l’attacco alle ricchezze illecite da essa accumulate e rimesse sul mercato dopo un passaggio per ripulire tali capitali rendendoli pronti ad essere investiti in iniziative anche legali. La presenza degli illustri oratori, è servita certamente anche a fare capire come la giustizia si sia nel tempo organizzata per contrastare il fenomeno mafioso e delinquenziale, seguendo quindi i flussi di quei capitali illeciti che premono sul mercato alla ricerca di una collocazione e di un utilizzo, compreso quella parte destinata alla corruzione anche della politica. Un dibattito interessante, che introdotto dal Segretario Generale dell’USEF Salvatore Augello, ha visto man mano approfondire le varie tematiche affrontate dai vari oratori, sollecitati anche da interventi e domande specifiche provenienti da parte del numeroso pubblico che ha seguito con interesse ed attenzione, moderato da Gionata Brunetti.