(SA) -Il progetto “LUCI AL SUD” si conclude con la tre giorni di dicembre (8 – 9 – 10). Una positiva esperienza della progetto quella di “LUCI AL SUD”, nell’ambito del programma “SILLUMINA” Periferie Urbane 2016, settore “Arti Visive Performanti e Multimediali, Teatro e Danza, Libro e Lettura, Cinema, Musica”, BANDO N. 1. Il programma, ha affrontato con grande dovizia di informazioni e documenti filmati, un problema che oggi entra parecchio nelle vicende politiche di un mondo in continua evoluzione, dove i flussi migratori sono in continua aumento, sia in entrata che in uscita. I 14 film pertinenti con l’argomento che si è voluto affrontare: L’INTEGRAZIONE, hanno permesso di affrontare il problema nei suoi vari aspetti sollecitando con successo conferenze e dibattiti, che hanno completato la trattazione dell’argomento. Parecchi gli enti coinvolti a partire dai comuni di Milazzo (capofila), san Pier Niceto e Manforte san Giorgio, tutti della provincia di Messina, oltre ad enti ed associazioni varie tra le quale l’Unione Siciliana Emigrati e Famiglie (USEF). Ideatore ed animatore del programma, l’Assessore alla Cultura di Milazzo, Dr. Salvo Presti, che ha seguito tutto il programma. La conclusione del programma si avverrà il 10 dicembre a Millazzo, nella prestigiosa sede del Monastero delle Benedettine, castello di Milazzo, alla quale sarà presente anche il Segretario Generale dell’USEF che parlerà sull’argomento del progetto, attingendo alla sua ultra - quarantennale esperienza di impegno nel settore delle migrazioni. Un programma molto nutrito quello affrontato nel progetto “LUCI AL SUD”, che ha avuto inizio il 22 settembre 2017 a San Pier Niceto e si è concluso il 23 ottobre a Milazzo, fino ad arrivare alle tre serate conclusive che nell’ordine si svolgeranno come segue: Manforte San Giorgio, San Pier Niceto e Milazzo. Affrontare un problema di attualità come quello dell’integrazione, oggi ci aiuta a ricordare la travagliata storia della nostra emigrazione, sia all’estero che al Nord, che ha dovuto affrontare difficoltà di ogni genere a partire dal razzismo nato attorno al dramma dei migranti che hanno dovuto leggere spesso cartelli dove si diceva ad esempio: “Affittasi ma non a meridionali”, oppure “vietato l’ingresso ai cani ed agli italiani”, cose che succedono purtroppo ancora oggi, in un momento in cui l’Europa si sta cimentando con i flussi migratori provenienti dai paesi africani, che mettono a dura prova la capacità di accoglienza dei paesi europei e che suscitano populismi e xenofobia sponsorizzata da movimenti politici che nulla hanno capito di quello che oggi succede nel mondo. Tornando alla nostra emigrazione, invece, iniziative come quella che si conclude il 10 dicembre a Milazzo, hanno un valore educativa e storico molto importante, perché accendono le luci su quella parte della nostra storia, con la quale parecchie personalità nate e cresciute in emigrazione si sono confrontate, ma che le varie regioni italiane, a partire dalla Sicilia, cercano di ignorare. Programmi come questo di cui parliamo, invece, si assumono l’importante compito intanto di tramandare una storia che non può e non deve essere ignorata, oltre a quello ancora più importante di sollecitare alle istituzioni a tutti i livelli, a non trascurare quella parte di popolazione che in lunghi anni di sacrifici, ha aiutato sia l’economia interna dell’Italia, sia le economie e lo sviluppo di quelle nazioni che hanno accolto la nostra emigrazione. Questi ed altri saranno i tempi che il segretario generale dell’USEF affronterà nel suo intervento del 10 dicembre, intervento che pubblicheremo su questo nostro sito, che continua ad assolve all’importante compito di informare e di formare la nostra emigrazione, con particolare riguardo alle giovani generazioni ed oggi alle famiglie degli emigrati rimaste in patria. Salvatore Augello