ROMA - “È un anno particolare e anche in questo momento Dante aiuta a sentirci comunità nazionale e insegna ad avere fiducia. Per quest'anno dovremo avere in mente l'ultimo verso dell'Inferno che deve essere di monito, di insegnamento e di speranza: “E quindi uscimmo a riveder le stelle”.

Siamo tutti in attesa di riveder le stelle, ascoltare musica, vedere teatro, guardare cinema insieme nelle meravigliose piazze italiane”. Così il ministri per i Beni e le Attività Culturali, Dario Franceschini, presentando ufficialmente le iniziative per le celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante Alighieri e gli eventi in programma per il prossimo Dantedì, istituito lo scorso anno ogni 25 marzo dalla Presidenza del Consiglio. Alla conferenza stampa hanno partecipato il sottosegretario di Stato del MiBAC, Lucia Borgonzoni, i sindaci di Firenze, Dario Nardella, Ravenna, Michele de Pasquale, e Verona, Federico Sboarina, il presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, Carlo Ossola, il segretario generale del Comitato Nazionale, Maria Ida Gaeta, la direttrice di Rai Cultura, Silvia Calandrelli, e il presidente delle Scuderie del Quirinale, Mario De Simoni. Franceschini ha lodato il Comitato per le celebrazioni, che “ha fatto un lavoro straordinario, selezionando centinaia di iniziative” in tutta Italia per ricordare il Sommo Poeta. Ed oltre alle città più direttamente legate a Dante, Firenze, Ravenna e Verona, che renderanno omaggio al padre della lingua italiana, anche la RAI sarà impegnata con un Dantedì speciale all’insegna di Roberto Benigni. “Il Dantedì, istituito nel 2020, quest'anno è particolarmente importante perché coincide con il settecentenario dalla morte del Sommo Poeta”, ha osservato il ministro. “Per questo sono previste numerose manifestazioni in tutta Italia, con un fiorire di iniziative spontanee che è impossibile censire e che si aggiungono a quelle selezionate dal Comitato nazionale Dante 2021 presieduto dal professore Carlo Ossola. Sono tantissime le iniziative previste da parte delle istituzioni culturali, del Ministero attraverso il suo patrimonio enorme di documentazione archivistica, bibliotecaria, iconografica. Nei prossimi mesi sarà un ricco calendario, sia per il Dantedì che per i 700 anni: il Comitato ha finanziato circa 100 iniziative e patrocinato circa 400 eventi e così hanno fatto le città. Il 25 marzo, giorno del Dantedì, ci sarà un evento simbolico: la lettura di un canto della Divina Commedia di Roberto Benigni al Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica. La lettura sarà trasmessa in diretta Rai”. Sempre il ministro Franceschini ha ricordato in conferenza stampa che “le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri chiudono un triennio di iniziative rese possibili da una legge appositamente voluta per ricordare tre grandi personalità della cultura italiana: Leonardo, Raffaello e, per l’appunto, Dante. Tutti e tre hanno avuto e continuano ad avere una enorme influenza sul pensiero contemporaneo, ma Dante è senza dubbio il più universale e trasversale, capace come è di colpire in molteplici forme l’immaginario creativo: dal teatro alla musica, dall’arte figurativa alla scrittura, dal cinema alla danza, tutte le arti hanno interpretato o reinterpretato Dante e la sua opera”. Lo dimostrano le oltre cento iniziative sostenute dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, presieduto da Carlo Ossola: dalla esposizione della serie integrale delle illustrazioni della Divina Commedia di Francesco Scaramuzza al Complesso della Pilotta a Parma, Capitale della Cultura italiana 2021, alla mostra sull’immaginario dantesco nell’opera di artisti antichi e moderni ai Musei di San Domenico a Forlì, dalla esposizione sull’Inferno alle Scuderie del Quirinale curata da Jean Claire al mito di Verona tra Dante e Shakespeare allo scaligero Palazzo della Ragione, dalle molteplici mostre a Firenze a quelle di Ravenna e una esposizione al Padiglione Italia dell’Expo di Dubai. Un programma intenso e di qualità, la cui intera programmazione è consultabile sul sito www.dantesettecento.beniculturali.it e comprende: spettacoli, come la riedizione della Commedia Divina di Federico Tiezzi sulle drammaturgie di Sanguineti, Luzi e Giudici o la settimana dantesca al Fesitval dei due Mondi di Spoleto; mostre bibliografiche, come quelle organizzate alla Biblioteca Laurenziana di Firenze o alla Marciana di Venezia; iniziative all’estero, come la mostra al Padiglione Italia di Expo Dubai delle edizioni in arabo della Divina Commedia abbinate alle prime stampe nel mondo latino del Corano, provenienti dalla Biblioteca Classense di Ravenna; formazione e ricerca, come la scuola estiva dantesca per docenti delle superiori o gli assegni di ricerca riservati ai giovani studiosi danteschi. “La geografia del poema collima, quasi, con quella dei progetti ricevuti e sostenuti dal Comitato: la maggior parte delle regioni italiane, dei paesi europei e, di là dal “varco” di Ulisse, diversi Paesi americani”, dichiara il presidente del Comitato, Carlo Ossola. “Questo significa che la memoria di Dante è attiva; che la sua eredità iconica ha sollecitato, nel XX secolo, l’immaginario di civiltà diverse: da Manoel de Oliveira a Akira Kurosawa, e non meno sarà nel XXI secolo, poiché Dante è, come scrive il De Sanctis, “l’eterna geometria e l’eterna logica della creazione””. La direttrice di Rai Cultura, Silvia Calandrelli, è intervenuta per illustrare la programmazione della televisione di Stato in occasione dell’anno dantesco, con un focus sul Dantedì che il prossimo 25 marzo vedrà una speciale lettura dantesca di Roberto Benigni al Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in diretta su Rai Uno a partire dalle 19:00. Il presidente delle Scuderie del Quirinale, Mario De Simoni, ha invece anticipato i contenuti della mostra Inferno curata da Jean Clair, che inaugurerà in ottobre nella prestigiosa sede espositiva, dove sono state ospitate nel 2019 la mostra dedicata a Leonardo da Vinci e nel 2020 quella dedicata a Raffaello Sanzio. I sindaci di Firenze Nardella, di Ravenna de Pasquale e di Verona Sboarina hanno infine presentato il ricco programma di iniziative promosse nelle tre città dantesche, consultabile on line agli indirizzi www.700dantefirenze.it, vivadante.it e www.danteaverona.it. Le principali iniziative promosse dal Comitato per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri

I 104 PROGETTI FINANZIATI DAL COMITATO prevedono 19 convegni e seminari nazionali e internazionali, 34 mostre, 10 pubblicazioni, 36 spettacoli e 4 cammini nei luoghi danteschi, 2 assegni di ricerca, 3 corsi di scuole estive nazionali per i docenti delle superiori e la composizione di un’opera lirica. Di seguito si riportano maggiori dettagli su alcune delle iniziative in programma scaricabili anche su https://dantesettecento.beniculturali.it/.

FRANCESCO SCARAMUZZA – Esposizione integrale al Complesso della Pilotta di Parma delle 243 tele su cartone con le illustrazioni della Divina Commedia realizzate dal pittore parmense tra il 1853 e il 1876, così suddivise: 73 per l’Inferno, 120 per il Purgatorio e 50 per il Paradiso. L’artista intraprese l’opera su commissione del dittatore delle province Parmensi, Luigi Carlo Farini, in vista del sesto centenario della nascita di Dante. Il progetto fu fermato per problemi economici del committente. Convinto della validità dell’opera, Scaramuzza continuò e concluse il lavoro per proprio conto.

IL VIAGGIO, DANTE DI PASCAL DUSAPIN – Opera lirica di nuova composizione, incentrata sulla figura del giovane Dante, che simboleggia l’amore perduto e si conclude con l’apparizione di Beatrice al termine del Purgatorio. Ai personaggi della Vita Nova e della Commedia si aggiungono il narratore, i cori, i personaggi dei dannati e le anime dei pellegrini in cammino dal Purgatorio verso il Paradiso. Il libretto di Frédéric Boyer è interamente scritto e composto a partire dai testi originali, con l’aggiunta di alcuni testi di Virgilio e dei canti religiosi citati nell’opera dantesca. L’opera di Pasacal Dusapin affronta diversi temi : tra questi, l’amore, ma anche la violenza dell’uomo e della storia. Se la Divina Commedia è già di per sé un’opera «sonora», in quanto ritmata da reminiscenze di inni e canti religiosi, l’opera di Dusapin è una vera e propria immersione nell’universo musicale dantesco, rivissuto attraverso le armonie e i canti, ma anche le voci grottesche e le urla e i pianti dei dannati. Allievo di Olivier Messiaen, Pascal Dusapin è tra i più importanti compositori contemporanei: ha messo in musica opere di Parmenide, Virgilio, Shakespeare, Flaubert, Pirandello.

SCENE DI UN INFERNO NEL XXI SECOLO – L’Inferno parla agli uomini e per questo è il testo più fruibile da un pubblico fatto di persone che conoscono i lati più reconditi della propria vita. L’inferno inoltre parta ai cinque sensi in modi e misure diverse. L’Accademia Nazionale di Danza, partendo da queste considerazioni, realizzerà video, animazioni, atti performativi che coinvolgono gli abitanti di diversi luoghi. A Roma si andrà dalla Riserva Naturale dell’Aniene al carcere di Rebibbia, dal Cimitero del Verano al Policlinico Umberto I, dai Fori Imperiali al Mausoleo di Sant’Elena. Grazie al contributo del Conservatorio di Musica di Santa Cecilia e del Saint Louis College of Music, i suoni dei territori si mescolano con la «Ballata di Dante» di Paolo Fresu, interpretata in chiave jazz, classica ed elettronica. A Firenze l’Accademia di Belle Arti ospiterà il percorso della via amorosa, una declinazione audio-video interpretata da Nancy Brilli del canto V. A Ravenna la collaborazione con l’Istituto superiore di studi musicali «Giuseppe Verdi» e l’Accademia di Belle Arti prevede la creazione di tessere audiovisive e performative da ricomporre in un mosaico capace di restituire alla parte la forza drammaturgica dell’insieme.

COMMEDIA DIVINA – Nuova elaborazione scenica del poema sulla base delle tre drammaturgie che Federico Tiezzi chiese nel 1989 a Edoardo Sanguineti (Inferno), Mario Luzi (Purgatorio) e Giovanni Giudici (Paradiso) per enuclearne la teatralità della Commedia fin dal titolo. Nel 2021 verrà portato in scena lo spettacolo «Il Purgatorio. La notte lava la mente», testo che fu elaborato per Tiezzi da Mario Luzi, uno dei più grandi poeti della seconda metà del Novecento. L’intenzione è esaltare la peculiarità della cantica dedicata all’amicizia e all’arte: i personaggi sono soprattutto musicisti, pittori e poeti, l’arte è la strada della salvezza. E la cantica della speranza, di cui il momento storico presente ha bisogno più di ogni altra cosa. Lo spettacolo, con le scene di Marco Rossi, i costumi di Gregorio Zurla, le luci di Gianni Pollini, le musiche di Juste Janulyte, la coreografia di Cristiana Morganti e Sandro Lombardi nel ruolo di Dante, debutterà ai primi di luglio al Teatro Grande di Pompei nel contesto del Napoli Teatro Festival, per poi proseguire in tournée in Italia e all’estero.

PIAZZA DANTE. #FESTIVALINRETE – Progetto condiviso che unisce quarantadue Festival di approfondimento culturale italiani. Da nord a sud, in un viaggio geografico e culturale che attraverserà tutte le regioni italiane toccando le grandi città e i piccoli centri, “Piazza Dante. #Festivalinrete” testimonierà l'amore del nostro Paese per la straordinaria opera di Dante Alighieri, dando vita a un racconto tutto italiano che animerà le piazze e sarà fruibile anche attraverso il sito web dedicato, una piazza virtuale in cui contenuti multimediali (video, interviste agli autori, scritti inediti) daranno la possibilità a tutti di vivere le iniziative realizzate via via dai Festival. Festival letterari di narrativa e di poesia, scientifici, di saggistica, di giornalismo culturale e di costume: ciascuno proporrà all'interno della propria programmazione 2021 uno o più eventi dedicati a Dante, ideati e modulati secondo la propria vocazione, generando un programma variegato e differenziato ma condiviso. A partire dalla fine di gennaio, con il Festival della Scienza di Vasto, fino a novembre, con BookCity di Milano, “Piazza Dante. #Festivalinrete” renderà omaggio al padre della lingua italiana e vedrà la partecipazione di scrittori, scienziati, intellettuali, studiosi, artisti, musicisti, che dialogheranno e rifletteranno sull’opera dantesca nelle varie declinazioni possibili con rimandi alla contemporaneità.

DANTE. LA VISIONE DELL’ARTE – Forlì, città ghibellina degli Ordelaffi, fra il 1302 e il 1313 ospitò in varie occasioni l’esule poeta. Nei Musei di San Domenico il 1 aprile inaugurerà una mostra, realizzata assieme alle Gallerie degli Uffizi, che rilegge, tramite oltre 300 opere, la figura di Dante e della sua opera. L'obiettivo è di presentare le molteplici traduzioni figurative della potenza visionaria del poeta, suggerendo quindi una scenografia scaturita non solo dalle vivide parole di Dante, ma anche attraverso le varie interpretazioni che gli artisti ne hanno dato nei secoli. La mostra presenterà sia il Dante di matrice preraffaelita (più consueto e conformista) che quello romantico (simbolista e rock) nato anche dalle contaminazioni con la grande cultura inglese e tedesca del XIX secolo.

BORGHI DANTESCHI E CAMMINI DI DANTE NEL CASENTINO – La riscoperta di luoghi legati alla vita di Dante attraverso iniziative che facciano emergere l’essenza e l’anima profonda dei luoghi danteschi. Passeggiate itineranti con l’ausilio di attori e la partecipazione attiva del pubblico, visite guidate, escursioni, conversazioni, reading letterali e musicali, performance teatrali, presentazioni di libri, eventi gastronomici, attività per famiglie e bambini accompagneranno i curiosi alla scoperta dei borghi del Mugello, del Casentino, del Faentino e di Brisighella sulle orme di Dante.

LE COSE TUTTE QUANTE HANNO ORDINE TRA LORO – Tre azioni performative per celebrare Dante a Firenze : «DanXTe», opera teatrale che utilizza la nuova forma di rappresentazione XTT (Mixed Theatre in Telepresence) interpretata dagli attori dell’Accademia Teatrale di Firenze e diretta da Pietro Bartolini in collaborazione con un team di scienziati della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; “Paradiso”, spettacolo per 200 interpreti a cura di Virgilio Sieni con una performance scandita dal passo della terza cantica della Commedia, con Piazza della Signoria trasformata in una selva di corpi che gli spettatori sono chiamati ad osservare; “Amor sementa in voi”, azione scenica corale sul tema della natura nella Divina Commedia, per la regia di Franco Palmieri e la coreografia di Luisa Cortesi.

DANTE. GLI OCCHI E LA MENTE. LE ARTI AL TEMPO DELL’ESILIO – Il 24 aprile inaugura una mostra alla chiesa di San Romualdo di Ravenna incentrata sul periodo dell’esilio del Poeta. L’intero itinerario sarà presentato attraverso l’esposizione di varie opere suntuarie, di sculture di Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, di manoscritti miniati, pitture, elementi di oreficeria e preziosi tessuti, articolati all’interno di sezione dedicate alle diverse tappe dell’esilio di Dante. La mostra, curata da Massimo Medica, vede la collaborazione dei maggiori musei italiani quali gli Uffizi, la Galleria Nazionale dell’Umbria, il Museo Medievale di Bologna e i Musei Vaticani.

DANTE A VERONA. TRA DANTE E SHAKESPEARE E IL MITO DI VERONA – La mostra valorizza il ruolo di Dante Alighieri come padre della moderna civiltà europea, il suo influsso sulle arti figurative e l’eredità culturale lasciata dal Poeta a Verona, città che fu per Dante il «primo... refugio e ‘l primo ostello» nel 1303, e dove egli beneficiò della «cortesia del gran Lombardo», Bartolomeo della Scala e poi di Cangrande della Scala, cui il Poeta fu legatissimo, tanto da dedicargli la terza cantica della Commedia. Dal fulcro espositivo presso la Galleria d'Arte Moderna a Palazzo della Ragione il percorso si articola attraverso i luoghi veronesi della vicenda di Dante tra cui : Sant’Elena, Biblioteca Capitolare, Palazzo della Ragione, Palazzo del Capitanio, Palazzo della Provincia, Palazzo della Prefettura, Piazza dei Signori, Arche Scaligere, San Fermo, Santa Eufemia, Santa Anastasia, Basilica di San Zeno. L'itinerario si conclude al Museo di Castelvecchio con la sezione espositiva Dante negli archivi. L’Inferno di Mazur: 41 acqueforti e acquetinte che Michael Mazur (1935-2009) produsse ispirandosi alla prima cantica della Commedia. DANTE PATRIMONIO DELL’EUROPA – Scrittori, docenti e studiosi italiani e stranieri si confronteranno in una serie di incontri – tre in Italia e tre a Londra, Parigi e Bruxelles – per mettere in luce l’orizzonte europeo di Dante, sia dal punto di vista letterario che da quello politico. L’incontro conclusivo nella capitale belga sarà la sintesi finale, una giornata della cultura europea dedicata a Dante nella sede del Parlamento europeo con una lezione magistrale sul Sommo Poeta.

DANTE ALIGHIERI E LA LEZIONE DELL’INTERCULTURA – Una mostra e un convegno internazionale al Padiglione Italia dell’Expo di Dubai, insieme all’Istituto di Cultura italiana di Abu Dhabi e alla Biblioteca Classense di Ravenna, per celebrare Dante Alighieri. L’esposizione delle edizioni arabe della Divina Commedia insieme alle prime stampe del Corano, prodotte in Italia tra il XVI e il XVII secolo, affiancherà un colloquio tra intellettuali arabi e europei sullla biblioteca interculturale di Dante.

IL FESTIVAL DEI DUE MONDI PER DANTE ALIGHIERI – Dante e la Musica, Dante e il Teatro, Dante e le Arti: tre diversi momenti all’interno di una settimana dantesca nel contesto del 64. Festival dei Due Mondi di Spoleto, con quattro concerti dei musicisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dell’ensemble Chominciamento di Gioia e dell’ensemble Micrologus; tre giornate di rappresentazione con la messa in scena dei primi sette canti dell’Inferno per la regia di Piero Maccarinelli; un convegno internazionale sul rapporto tra Dante e la musica, coordinato da Francis Maréchal, direttore della Fondazione Royaumont.

LA VITA NOVA: L’AMORE IN DANTE NELLO SGUARDO DI DIECI ARTISTE – Una mostra presentata dal Centro Studi Roccantica e curata da Alessandra Mammì, che propone opere inedite di dieci autorevoli artiste italiane di varie generazioni: Marta dell’Angelo, Micol Assaël, Letizia Battaglia, Elisabetta Benassi, Patrizia Cavalli, Giosetta Fioroni, Rä di Martino, Marzia Migliora, Sabina Mirri, Elisa Montessori. Alle artiste è stato chiesto di ispirarsi ai temi della Vita Nova, con un confronto ravvicinato fra la loro sensibilità contemporanea e l’eternità del testo dantesco. Dopo una prima esposizione al Museo Barracco e Palazzo Braschi di Roma, la mostra sarà riproposta in altre città italiane e straniere.

LA BIBLIOTECA DI DANTE – Dante non ebbe mai una vera e propria biblioteca personale. Il dibattito su quali opere abbia effettivamente letto e quali egli conoscesse solo per altrui citazioni è ancora aperto. L’Accademia Nazionale dei Lincei affronta il tema con un convegno internazionale, dedicato ai possibili percorsi di lettura di Dante, e una mostra delle opere presumibilmente lette o citate, rappresentative dei suoi percorsi intellettuali e poetici. Una sezione audiovisiva del percorso sarà incentrata su “L’altro mondo di Dante dai manoscritti a noi” e al “Sistema dei castighi e delle pene”.

DANTE A MEMORIA. PERCHÉ DI LOR MEMORIA SIA – Un percorso promosso dal Teatro Argentina di Roma per celebrare Dante Alighieri puntando sul linguaggio teatrale e il dialogo con le giovani generazioni, con la realizzazione di laboratori teatrali per le scuole incentrati sulla Commedia e una sere di tre lectio, Le parole di Dante, affidate a filosofi e insigni studiosi, sui temi “Il diavolo”, “Il perdono” e “Le intelligenze angeliche”. Completa l’attività la “Impresa fantastica” dell’attore Giorgio Colangeli, con la recita integrale a memoria della Divina Commedia articolata in sette incontri aperti al pubblico. (aise)