TONINO ACCOLLA:  LA VOCE PIÙ BELLA DEL nostro CINEMA ERA SICILIANA Quanti siciliani hanno lasciato la terra natia per sviluppare fuori le proprie capacità, il proprio estro creativo, le loro capacità intellettuali, imprenditoriali, politiche.

Quante intelligenze sono venute meno alla Sicilia ed al suo sviluppo, ma che hanno dato lustro in tutti gli angoli del mondo, così come in tutti i settori vuoi culturali che economici.

Tonino Accolla, è senza dubbio uno di questi talenti che partito dalla natia Sicilia, si è affermato sia in Italia che all’estero nel mondo del cinema, del teatro, della radio e della televisione.

Persone come lui non sono mai perse per la terra che ha visto i loro natali, ma entrano a fare parte in quella schiera di  orgogliosi siciliani e di persone di cui la Sicilia va orgogliosa, che non solo si sono affermati nei campi più svariati, ma che restano giustamente e legittimamente nella memoria collettiva di un popolo.

E’ per questo, ad esempio, che la città di Siracusa ha istituito il “Premio Tonino Accolla”, giunto alla sua terza edizione ideato ed organizzato da Stefania  Altavilla e da Arca per avere il quale, il 29 giugno prossimo si sfideranno In quattro a Siracusa per contendersi il premio destinato a giovani doppiatori.

Siamo grati al nostro collaboratore Mirko Crocoli, che pescando anche nei suoi ricordi personali e nelle sue numerose e qualificate amicizie, oggi ci regala questo ricordo del Tonino Accolla, che prematuramente scomparso, lascia dietro di se indimenticabile orma, assieme ad un incolmabile vuoto. (Salvatore Augello)

IL RICORDO DI MIRKO CROCOLI (foto accanto)

Tonino Accolla è e sarà sempre la voce più bella del cinema italiano;  calda, intensa e vellutata ma anche ironica e passionale. Questo enorme personaggio del grande schermo, noto soprattutto nel “mondo” del doppiaggio e del “dietro le quinte” è universalmente conosciuto per le sue straordinarie performance vocali e non solo. Era un siciliano doc, romano d’adozione, ma estremamente orgoglioso delle sue origini. Nato ad Avola, caratteristica cittadina affacciata sulla costa ionica, nella parte orientale dell’isola, in provincia di Siracusa, il 6 aprile 1949, Accolla lascia un’impronta indelebile nel complicato ma affascinante “mestiere artistico” del prestatore di corde vocali per i giganti americani.    

   Ha vinto il Nastro d’argento per il miglior doppiaggio nel 1991 (Kenneth Branagh in Enrico V) e il Leggio d’oro per la miglior direzione nel 2007 per il film il diavolo veste Prada. Ha recitato in 3 film al cinema, 7 in televisione, sceneggiato e diretto 4 lavori teatrali ma soprattutto donato la sua splendida e inconfondibile voce ad una lista sconfinata di star hollywoodiane. Da non dimenticare inoltre i 15 personaggi di film di animazione e 9 nei cartoni animati. Fare l’elenco completo è quasi impossibile, così come impossibile ancora oggi dimenticarsi della celebre risata di Eddie Murphy, della parlantina svelta e autentica di Jim Carrey, della freddezza di Mickey Rourke o – meglio ancora – della simpatia di un Omar Simpson amato dai bambini ma anche dagli adulti. E’ stato direttore del doppiaggio della maggior parte degli episodi della famiglia di Bart e Lisa, i gialli  abitanti di Springfield oltre che di molti film che sono pietre miliari del cinema d’oltreoceano; Borat, The Island, Gli Occhiali d’Oro, Hot Shots!, il Silenzio degli innocenti, Braveheart – Cuore impavido, Crash, Titanic e Avatar. Il povero Tonino è venuto a mancare (troppo presto) il 14 luglio 2013, all’età di 64 anni, a causa di una lunga malattia che lo perseguitava da anni. Fino all’ultimo ha lavorato con la stessa tenacia e il medesimo ardimento che da sempre lo aveva contraddistinto. Per chi, come il sottoscritto, lo ha conosciuto e c’è stato amico non potrà mai dimenticarlo. Quel ballo di gruppo (credo fosse stato un hully-gully) ad uno dei suoi ultimi compleanni nel cuore della città eterna è e resterà per sempre impresso e scolpito nella mia mente. La “foto” è indelebile; Accolla sorridente, Antonio Di Pietro scatenato in pista e numerosi suoi amici del mondo dello spettacolo e non solo, in pieno divertimento tra un flute e un abbraccio scanzonato. Eravamo a Piazza di Spagna, in un contesto scenografico e affettivo dei più significativi. Il resto che ci lega me lo porto nel cuore, anche e con maggior enfasi dopo la sua prematura dipartita.

Ciao Tony… ciao amico mio!  (Mirko Crocoli)