RAI, UN “DIARIO CIVILE” PER NARRARE LE MAFIE Roma - Dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa al capo della squadra mobile di Palermo Boris Giuliano. Dalla lotta contro il pizzo all’impegno civile dei giornalisti de L’Ora. Le storie degli uomini e delle donne impegnati a combattere le mafie sono al centro del nuovo programma di Rai Educational “Diario civile”.

In onda a partire da mercoledì 12 marzo per 10 puntate su Rai Storia (canale 54 del digitale terrestre) e in replica il venerdì alle 22.45. La trasmissione a cura di Alessandro Chiappetta tratterà i temi della giustizia, dei diritti e del rispetto delle leggi fino al 14 maggio. Il compito di introdurre l’argomento di ogni puntata è affidato al Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, il quale dovrà tracciare i passaggi più significativi della lotta alla criminalità organizzata, compiuta ogni giorno dalle istituzioni e dai cittadini. “Il primo a comprendere l’importanza dell’informazione nella lotta alle mafie è stato Giovanni Falcone” ha dichiarato Roberti nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma, cui hanno partecipato anche il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi e il direttore di Rai Educational, Silvia Calandrelli. Sulla scia dell’intuizione dal magistrato ucciso nella strage di Capaci nel 1992 nasce “Diario civile”. In un periodo in cui le mafie si nascondono scegliendo strade sommerse come l’economia attraverso il riciclaggio dei capitali illeciti, l’attenzione ai fenomeni criminali deve essere ancora più grande, per non abbassare la guardia e non dimenticare storie e personaggi che hanno permesso di conoscere il fenomeno mafioso. “Questo programma rappresenta la strada migliore da battere per prevenire, per incidere sull’opinione pubblica” ha aggiunto il procuratore, ricordando che i primi destinatari della trasmissione sono i giovani, i quali troppo spesso si rifugiano nella criminalità quando non trovano lavoro. (NoveColonne ATG)

TEATRO, RACCONTI DI EMIGRAZIONE NELLO SPETTACOLO “LA TURNATA”

Venezia - Il Teatro Ca’ Foscari a Santa Marta, a Venezia, ha ospitato lo spettacolo teatrale “La turnata, Italiani al Cincali parte seconda”. “La turnàta” fa parte del progetto “Cìncali” sull’emigrazione italiana del secondo dopoguerra. Obiettivo principale del progetto e del lavoro di ricerca, è stato l’emigrazione verso i paesi del Nord-Europa, fenomeno che gode di una peculiarità rispetto all’emigrazione transoceanica e a quella interna: i suoi protagonisti sono stati sempre considerati emigranti di scarto. Infatti chi partiva per le Americhe o per il Nord-Italia aveva spesso un obiettivo preciso: restare. Al contrario, chi veniva “arruolato” in Belgio o in Svizzera, si trovava nella condizione di eterno stagionale. Lo spettacolo racconta il ritorno a casa (la turnàta, appunto) di una famiglia di emigrati in Svizzera nel 1969. Il viaggio per quell'Italia sempre sognata ma sempre lontana si trasforma in un'avventura epica, un vero e proprio nostos mitico e grandioso. Anche perché a viverlo è Nino, un bambino di nove anni che di quell'Italia non ricorda niente. Così, quella macchina proiettata verso l'Italia diventa un razzo spaziale, un microcosmo, un nodo di rapporti famigliari intensissimi. Il confine, l'appartenenza, l'identità, lo sradicamento: raccontare la nostra emigrazione è raccontare, sempre, almeno un poco, l'emigrazione degli altri. Il progetto Cìncali è stato finalista al Premio Ubu come nuovo testo italiano e ha ricevuto la targa commemorativa della Camera dei deputati per “l’alto valore civile del testo e per la straordinaria interpretazione”. Mario Perrotta è autore, regista e interprete. Fondatore del Teatro dell'Argine. Lo spettacolo Italiani cìncali lo segnala tra gli artisti più interessanti della sua generazione. Scrive e interpreta per la radio e la televisione. Pubblica con Fandango Libri e Terre di mezzo. Scrive e dirige l’Opera migrante per il Lirico di Spoleto. Vince numerosi premi, tra i quali il Premio Internazionale per la Radio 2007; il Premio Hystrio alla drammaturgia 2009 con Odissea; il Premio Speciale Ubu 2011 per la Trilogia sull'individuo sociale. Nel 2013 vince il Premio Ubu come miglior attore per lo spettacolo Un bès. Antonio Ligabue. (NoveColonne ATG)

IN ARGENTINA SI PARLA DI “RADICI CHE NON SI DIMENTICANO”

Buenos Aires - Giovedì 20 marzo alle 18,30 presso l’Istituto italiano di cultura di Buenos Aires, si terrà la conferenza dal titolo “Radici che non si dimenticano” a cura di Maria Cristina Joos, dottoressa in psicologia, laureata presso l’università La Sapienza di Roma, psicologa sociale e docente d’italiano. I discendenti degli emigrati rivelano oggi nuove motivazioni tese a ristabilire il legame interrotto con la madre patria. Si riscopre il piacere per l’uso della lingua d’origine e l’interesse a esplorare le radici familiari e culturali. Nel corso del convegno si descriveranno, con l’aiuto di immagini, i differenti aspetti psicologici del fenomeno dello “sradicamento” e i suoi effetti sull’individuo e sulla famiglia. Joos è responsabile della Commissione di Cultura dell’Alef (Associazione Lavoratori Emigrati del Friuli Venezia Giulia), ha realizzato programmi radiofonici di diffusione culturale e scientifica alla Rai ed è e coordinatrice in Argentina di “Radix”, gruppi di riflessione sulle radici sociali. L’evento è organizzato dall’Istituto italiano di cultura di Buenos Aires. (NoveColonne ATG)

RETE CONSOLARE, SIGNORI SI CHIUDE! MOGHERINI FIRMA I DECRETI

Anche l’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo chiuderà i battenti: si parla di un risparmio di circa 380 mila euro, solo per ciò che riguarda le spese di personale. Ma al di là del risparmio economico, quanto costerà questa scelta alla comunità italiana residente nei Caraibi in termini di servizi e assistenza? La decisione era nell’aria e alla fine è stata presa. Non è servito a nulla il cambio di governo: la Farnesina non cambia idea. Emma Bonino o Federica Mogherini, evidentemente fa lo stesso: ambasciate, consolati e istituti di cultura si chiudono. Il Ministro degli Esteri ha infatti firmato i decreti di chiusura (ItaliaChiamaItalia ha potuto visionare i relativi documenti). Anche l’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo chiuderà i battenti: si parla di un risparmio di circa 380 mila euro, solo per ciò che riguarda le spese di personale (risparmio annuo ISE a regime). Ma al di là del risparmio economico, quanto costerà questa scelta alla comunità italiana residente nei Caraibi in termini di servizi e assistenza? Quello di Santo Domingo è solo un esempio: sono circa un quarantina le chiusura programmate. Una carneficina. Continua dunque la “razionalizzazione” delle rete consolare partita sotto il governo Prodi e continuata sotto il governo Berlusconi: con Renzi si ricomincia, e il Pd si assume una grande responsabilità politica. Tutte queste chiusure di Ambasciate, Consolati, sportelli consolari e istituti di cultura, rappresentano una grande ingiustizia, un enorme danno all’Italia nel mondo, uno schiaffo a tutte quelle comunità italiane oltre confine interessate dalle chiusure. L’Italia, ancora una volta, sta lasciando soli i propri figli all’estero: un errore che potrebbe pagare caro, in termini economici, culturali, politici.

L’EMILIA ROMAGNA E BOLOGNA PROTAGONISTE A SAN PAOLO

BOLOGNA - Grande successo per l'iniziativa "La Dotta, la Grassa e la Rossa" organizzata a San Paolo da Bologna Connect con il Circolo Emilia Romagna di San Paolo, l'Istituto Culturale Italo-Brasiliano (ICIB) e altri partner con l’intento di promuovere l’Emilia-Romagna e, in particolare, Bologna. Come informa il consultore giovane per il Brasile Eduardo Morelli, l’Emilia-Romagna e le sue eccellenze sono state presentate nella sede dell’ICIB dalla presidente del Circolo, Caroline Ricciluca. È stato anche proiettato il video promozionale prodotto dal Settore Turismo del Comune di Bologna, cui è seguito l’intervento di Laura Bizzari, presidente di Bologna Connect, che ha presentato la storia, la cultura, la gastronomia, l’urbanistica e i sistemi scolastico ed economico della città di Bologna. Il materiale promozionale è stato distribuito grazie alla collaborazione e al patrocinio della Provincia di Bologna, di Città d'Arte Emilia-Romagna, della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Bologna, e di Ospitalità Bologna. Alla fine dell’evento sono state sorteggiate una borsa di studio di italiano, del periodo di due settimane, per migliorare l’apprendimento della lingua italiana a Bologna, offerta dalla Scuola Arca, e due bottiglie di aceto balsamico di Modena, offerte dall’azienda Fondo Montebello. Ad aggiudicarsi i premi sono stati il medico João Luiz De Carvalho Mattoso, la traduttrice Gisele Rasi e il giudice federale Luís Antonio Johnson di Salvo. Prossimo appuntamento con la cena del Circolo Emilia-Romagna, l’11 aprile, presso il ristorante La Bottega Piadina e Vino, alle 20. (aise)

GLI APPUNTAMENTI PER I PROSSIMI GIORNI A MONACO DI BAVIERA

MONACO - Tanti come sempre gli appuntamenti per i prossimi giorni organizzati a Monaco di Baviera. Domani, 6 aprile, alle 15.30, presso Caritas Zentrum Innenstadt, nell’ambito di Cinema italiano per bambini sarà proiettato "Kiki" di Hayao Miyazaki, in lingua italiana. Organizzatrici: Lucianna Filidoro e Azzurra Meucci. Alle 16, presso Grundschule an der Friedenstraße, ci sarà il concerto con 3 cori con Coro montanaro "Cima Vezzena" di Levico Terme, gruppo italiano del Kirchenchor St. Korbinian (Unteraching), Kirchenchor St. Otto (Ottobrunn). Organizza il "Circolo Trentino di Monaco". Lunedì 7 aprile, alle 20, presso Olympiahalle, è fissato il Concerto di Ennio Morricone "50 Years of Music" Tour. Si prosegue martedì 8 aprile, alle 20, presso Prinzregententheater con il Concerto di Gianmaria Testa & Band. (aise)