L’ON. FABIO PORTA INAUGURA A ROMA LA MOSTRA DI ARCHITETTURA “LABORATORI METROPOLITANI” Esposti i lavori frutto del workshop organizzato in Italia e Brasile dalla USP (Università di San Paolo) e dalla IUAV (Università di Venezia). L’Associazione di Amicizia Italia-Brasile, presieduta dall’On. Fabio Porta, è – insieme alla FIBRA (Fondazione Culturale italo-brasiliana) – il patrocinatore della mostra “Laboratori Metropolitani”, inaugurata ieri a Roma presso l’Ambasciata del Brasile a Roma.

L’esposizione di progetti di urbanistica e architettura, che rimarrà aperta al pubblico dal 23 marzo al 13 aprile, propone una serie di soluzioni urbanistiche per la riqualificazione di una grande area degradata del centro di San Paolo in Brasile. All’inaugurazione erano presenti i curatori della mostra, Roberta Bartolone e Giuseppe Calderola, insieme ai diversi docenti (provenienti dalle principali facoltà di architettura italiane) che hanno partecipato lo scorso anno al workshop italo-brasiliano. A nome dell’Ambasciata del Brasile è intervenuto il Responsabile del Settore Culturale, Marco Antonio Nakata, mentre il Prof. Aldo Aymonino della IUAV ha parlato a nome del Comitato Scientifico dell’iniziativa. L’On. Fabio Porta, presente all’inaugurazione insieme al Vice Presidente dell’Associazione Italia-Brasile, Architetto Francesco Orofino, ha sottolineato come “l’evento si inserisca in un intenso programma di iniziative culturali iniziate nel 2011 e in corso di realizzazione per tutto il 2012”.

DARE VOCE ALLA MEMORIA

“..Senza memoria sarebbe impossibile guardare al presente e, ancor meno, costruire un futuro degno di essere vissuto. Senza verità, valori centrali come la sincerità e l’onestà smetterebbero di esistere. E senza giustizia, regnerebbe l’impunità e i crimini e tragedia si ripeterebbero senza soluzione di continuità..” (Segreteria della Cultura della Regione di Cordoba). In Argentina il 24 di marzo é stato battezzato il "Giorno della Memoria, della Verità e della Giustizia". In questo giorno, per una legge nazionale del 2002, si evocano le 30.000 vittime del terrorismo attuato dopo il colpo di stato del 24 marzo 1976 con cui l’esercito argentino prese il potere. La dittatura militare, istauratasi dopo quel giorno, era parte di una strategia globale per l’America Latina, che in Argentina durò dal 1976 al 1983, portando terrore, sterminio e aumento del disagio sociale, dovuto a politiche antipopolari che disindustrializzarono il paese, concentrarono la ricchezza in poche mani e aumentarono povertà, disoccupazione e indigenza. L’Argentina vive ancora con la ferita di quegli anni che hanno segnato tutto il Paese, anche se ci sono stati notevoli passi avanti nel riconoscimento dei fatti successi. Un esempio sono lemolte associazioni nate negli anni della dittatura per protestare, manifestare, denunciare, e che dall’essere perseguitate sono passate a coprire ruoli importanti nella vita sociale del paese:Madres, Abuelas, Hijos, Nietos de Plaza de Mayo sono alcune tra queste.

"IL PONTE ITALIA-ALBANIA TRA L’UNIONE EUROPEA E I BALCANI": IL LIBRO DI FERA E SIMONE MARTEDÌ A TIRANA

TIRANA - "Il ponte Italia-Albania tra l’Unione Europea e i Balcani" è il titolo del libro (Giappichelli Editore) che sarà presentato martedì prossimo, 27 marzo, alle 11, nella Sala Madre Teresa del Palazzo della Cultura di Tirana, alla presenza degli autori Giuseppe Fera e Nicola Simone, Prefetti a riposo. La presentazione del libro - organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Tirana, dalla Polizia di Stato albanese e dall’Istituto Italiano di Cultura di Tirana in collaborazione con l’Associazione Occhio Blu – Anna Cenerini Bova e con il sostegno di Intesa San Paolo Bank Albania – acquista un particolare rilievo in occasione del 15° anniversario di costituzione della Missione Italiana Interforze e vedrà la partecipazione di illustri relatori albanesi ed italiani. Dopo i saluti dell’Ambasciatore d’Italia Massimo Gaiani e dell’Ambasciatore di Albania a Roma Llesh Kola, interverranno il Prefetto Francesco Cirillo, Vice Capo della Polizia di Stato Italiana, e Pëllumb Nako, Vice Direttore Generale della Polizia di Stato Albanese, moderati da Neritan Ceka, Consigliere Culturale del Primo Ministro e protagonista, in qualità di Ministro dell’Interno nel 1997, di quella “entusiasmante operazione nella quale si sono fuse professionalità, spirito di collaborazione, interessi culturali, relazionali e umani di eccezionale portata”. Le conclusioni saranno affidate al Ministro dell’Interno della Repubblica di Albania Bujar Nishani e al Direttore Generale per i Paesi Europei del Ministero Italiano degli Affari Esteri Mario Bova. Il libro, dopo aver delineato un sintetico quadro della storia albanese dalle origini alla morte di Enver Hoxha e dei rapporti fra Albania e Italia nel corso dei secoli, ripercorre nella parte centrale le tappe della costruzione del sistema democratico nel Paese e dello sviluppo della cooperazione di polizia italo-albanese in tema di sicurezza e di lotte al crimine. Il libro allarga, quindi, l’orizzonte a tutti i Balcani per individuare, nella terza parte, nuovi spazi strategici per la cooperazione di polizia e contiene, nelle conclusioni, alcune importanti riflessioni per il futuro: i risultati molto lusinghieri ottenuti dalla cooperazione di polizia italo – albanese potranno essere utili anche in caso di emergenze in altri contesti internazionali, soprattutto in tema di gestione coordinata delle informazioni e di immigrazione. Il volume si chiude con alcune note di Giuseppe Fera e con un contributo di Nicola Simone dedicato al “volto e alla vitalità della Missione Italiana Interforze di polizia” da lui guidata dalla sua costituzione nel 1997 al 2001. (aise)

NAPOLITANO: COSTANZA E CONTINUITÀ NELL'OMAGGIO AI 335 MARTIRI DELLE FOSSE ARDEATINE

ROMA - "Desidero rassicurare la signora Stame che ci ha rivolto parole preoccupate e amare: quel che si è fatto anno dopo anno per onorare il sacrificio e la memoria dei 335 martiri delle Fosse Ardeatine non è finito e non finirà". Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha voluto rassicurare i partecipanti alla cerimonia di commemorazione del 68° anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine sulla continuità delle cerimonie in loro ricordo. "Noi, da qui a un anno, il 23 marzo 2013, ci ritroveremo in questa stessa cerimonia con lo stesso animo", ha detto il Capo dello Stato rispondendo immediatamente andando al microfono dal quale la signora Rosina Stame, Presidente dell'Anfim (Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri Caduti per la Libertà della Patria), aveva manifestato la preoccupazione che il taglio dei fondi potesse mettere a repentaglio l'omaggio ai martiri delle Fosse Ardeatine nei prossimi anni. Al termine della cerimonia, il Capo dello Stato è tornato sull'argomento rispondendo alle domande dei giornalisti: "non si può nemmeno immaginare che non ci sia costanza e continuità in questa cerimonia che ha un valore simbolico ineguagliabile. Se si sono tagliati alla cieca i fondi indispensabili per l'attività dell'Anfim, si ritroveranno in altro modo i mezzi necessari". (aise)

ELEZIONI AMMINISTRATIVE CONSULTAZIONI DEL 6 E 7 MAGGIO: 777 I COMUNI E PIÙ DI 7 MILIONI GLI ELETTORI

ROMA - Sono 777 in totale i Comuni, appartenenti a Regioni a Statuto ordinario, che saranno interessati dalle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio 2012, informa il Ministero dell’Interno. Nel dettaglio, 137 superiori alla soglia dei 15000 abitanti (fra cui n. 22 comuni capoluogo) e 640 inferiori. Per quanto riguarda, invece, il corpo elettorale - calcolato in base ai dati disponibili riferiti alla revisione semestrale del 30 giugno 2011 - risulta pari a 7.307.257 elettori, di cui 3.518.510 maschi e 3.788.747 femmine, distribuiti in 8.746 sezioni. Per i comuni delle regioni Friuli Venezia Giulia e Sicilia, che voteranno nella stessa data, i dati saranno disponibili sui relativi siti internet.(Inform)

L’ATTENTATO DI VIA RASELLA

Il 23 marzo 1944, nel giorno in cui il fascismo celebra la sua fondazione, avvenuta 25 anni prima, un gruppo di partigiani uccide, in un attacco dinamitardo a Roma, in via Rasella, 32 soldati del battaglione Bozen (ed un bambino italiano) e ne ferisce 110 (di cui uno morirà nelle ore successive). La rappresaglia nazista non tarda ad arrivare. L'ordine di Hitler è di fucilare dieci italiani per ogni soldato tedesco ucciso. Il giorno dopo si compie la strage delle Fosse Ardeatine, condotta dal colonnello Herbert Kappler, coadiuvato dal capitano Erik Priebke: 335 uomini vengono uccisi ciascuno con un colpo alla nuca. Due tragiche pagine di storia che, oltre ad una ricchissima bibliografia, sono state raccontate anche dal teatro, dalla musica e dal cinema. Ascanio Celestini ha rievocato in dei toccanti monologhi l'attentato di via Rasella e le ore che condurranno all'eccidio delle Fosse Ardeatine. Gabriella Ferri ha interpretato la canzone "Via Rasella", scritta insieme ad Ennio Morricone che nel 1973 aveva già composto la colonna sonora per il film "Rappresaglia", dedicato all'eccidio delle Fosse Ardeatine, con Marcello Mastroianni e Richard Burton. (© 9Colonne - citare la fonte)

IL PARLAMENTO EUROPEO COMPIE 54 ANNI

Il Parlamento europeo compie 54 anni. Era infatti il 19 marzo 1958 quando, a Strasburgo, tenne la sua sessione costitutiva l'Assemblea parlamentare europea, nata dalla fusione tra le assemblee di Ceca e Cee. Il 30 marzo 1962 avrebbe preso il nome di Parlamento europeo. Era composta inizialmente di 142 membri che venivano designati dai rispettivi parlamenti nazionali e che quindi avevano tutti un doppio mandato. Il primo ampliamento della Cee a Danimarca, Irlanda e Regno Unito portò il numero degli europarlamentari, l'1 gennaio 1973, a salire a 198. Fin dal 1974 si maturò la decisione di dover tenere delle elezioni a suffragio universale diretto e, il 20 settembre 1976, a Bruxelles, venne firmato il documento che le sanciva. Le prime elezioni si tennero il 7 e 10 giugno 1979. Quando si svolsero le seconde, nel 1984, il numero degli europarlamentari era arrivato a 434, poi cresciuti a 518 (1989), 567 (1994), 626 (1995), 732 (2004), 782 (2007). Nell'attuale settima legislatura, iniziata dal 2009, il numero degli europarlamentari è stato ridotto a 736, in rappresentanza di 500 milioni di persone, di cui 72 italiani. Ad ogni Stato membro è assegnato un numero fisso di seggi, con un massimo di 99 e un minimo di cinque. Diversi i trattati che, nel tempo, hanno aumentato i poteri del Parlamento europeo: da quelli in materia di bilancio (Trattato di Lussemburgo, 22 aprile 1970 e Trattato di Bruxelles, 22 luglio 1975) a quello che introdusse la procedura di cooperazione (Atto unico europeo del 1987), al Trattato di Maastricht del 1992 che ha segnato l'inizio dell'evoluzione del Parlamento europeo verso un ruolo di co-legislatore (definitivamente sancito dal Trattato di Amsterdam del 1997), anche con il potere di approvare la composizione finale della Commissione. (© 9Colonne - citare la fonte)