"LA FUGA DEI TALENTI": A BELLUNO LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI SERGIO NAVA BELLUNO - Sarà presentato giovedì prossimo, 29 marzo, alle ore 10.30, presso l'Aula magna dell'Istituto Catullo di Belluno il libro "La fuga dei talenti. Storie di professionisti che l’Italia si è lasciata scappare" di Sergio Nava, giornalista e conduttore di Radio 24 emittente de Il Sole 24 ore.

La presentazione è organizzata dall'Associazione Bellunesi nel Mondo attraverso il socialnetwork Bellunoradici.net, con la collaborazione della Biblioteca dell'emigrazione "Dino Buzzati", Belluno senza frontiere e "Scuole in rete per un mondo di solidarietà e pace". Oltre all'autore del libro saranno presenti dal vivo Valentina Pezzino ed in videoconferenza altri talenti di Bellunoradici.net. Modera l’incontro il docente Franco Chemello. Si parlerà del fenomeno della "fuga dei cervelli" e di quali suggerimenti dare ai ragazzi di quinta superiore prossimi a entrare nel mondo del lavoro e in quello universitario. (aise)

LA UIM A LONDRA: FRESCHEZZA E PROBLEMI DEI GIOVANI ITALIANI

LONDRA - In una aula della prestigiosa Università londinese King’s College, ospiti del PD locale e dell’Association the Italian Student Society si è svolto a Londra l’incontro della Uim con i giovani italiani che studiano e lavorano nella capitale inglese. Cecilia, Germana, Debora, Eleonora, Emanuele, Cristina, Ornella, Thomas, Max, Gabriele, Massimo con le loro testimonianze hanno rese vivo l’incontro ed hanno dato slancio ai progetti dell’Ital e della Uim. Meritocrazia, multiculturalità, opportunità, speranze sono state le parole principali che hanno fatto eco lungo tutto il dibattito che ha rilevato come anche i giovani italiani reclamano consolati più efficienti e informazioni ed orientamenti specializzati. Di particolare rilievo l’intervento di Andrea Biondi, professore di Diritto Europeo al King’s College e Segretario del PD di Londra, che ha posto l’accento sull’altra faccia della medaglia, della presenza dei giovani migranti a Londra dove al clima iniziale di eccitazione che ti fa sentire di potercela fare da solo, subentra la conoscenza di una società diversa, piena di discriminazioni economiche, con i servizi sociali allo sbando. Per la Uim l’incontro di Londra è stato "pieno di spunti, di riferimenti e di proposte che serviranno senz’altro a rendere più traducibile la realtà dei nostri giovani all’estero". (aise)

DECRETO FLUSSI STAGIONALI 2012: DISPONIBILE L'APPLICATIVO PER LA COMPILAZIONE DELLE DOMANDE

ROMA - Dal , 21 marzo, è possibile compilare le domande relative al decreto flussi stagionali 2012. L'inoltro telematico delle domande è possibile dalle ore 8 del giorno successivo alla pubblicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 marzo 2012 sino alle ore 24 del 31 dicembre 2012. Sui siti internet del ministero dell'interno (www.interno.it) e del ministero del lavoro e delle politiche sociali (www.lavoro.gov.it) verrà data comunicazione dell'avvenuta pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. I datori di lavoro possono presentare le domande per i lavoratori non comunitari residenti all'estero fino alle ore 24 del 31 dicembre 2012 utilizzando il servizio di inoltro telematico all'indirizzo https://nullaostalavoro.interno.it/Ministero/index2.jsp. Il "tetto" di 35.000 unità, da ripartire tra regioni e province autonome con successivo provvedimento del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, riguarda i lavoratori subordinati stagionali non comunitari di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Croazia, Egitto, Repubblica delle Filippine, Gambia, Ghana, India, Kosovo, Repubblica ex Jugoslava di Macedonia, Marocco, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina e Tunisia. L'articolo 2 del DPCM 13.03.2012 prevede, inoltre, come anticipazione della quota massima di ingresso dei lavoratori non comunitari per motivi di lavoro non stagionale per l'anno 2012, l'ingresso di 4.000 cittadini stranieri non comunitari residenti all'estero che abbiano completato programmi di formazione ed istruzione nel paese di origine, ai sensi dell'art.23 del decreto legislativo 25 luglio 1998 n.286. (aise)

DELEGAZIONE CINESE: LA SICILIA PIATTAFORMA LOGISTICA MEDITERRANEA

BRUXELLES - "Il dipartimento affari internazionali sta gia' lavorando, insieme all'ufficio di Pechino dell'Istituto per il commercio estero, al programma della prossima missione cinese in Sicilia, che e' prevista per il prossimo autunno". Francesco Attaguile, dirigente generale del dipartimento regionale degli Affari europei e internazionali, commenta cosi' la visita di due giorni in Sicilia che ha sugellato i lavori della decima riunione della commissione permanente Italia-Cina. "Siamo fortemente interessati alla Sicilia come piattaforma logistica nel Mediterraneo", ha affermato, prima di lasciare Catania, il vice ministro dell'economia, Jiang Yaoping. Per questo motivo, in due giorni, la delegazione, di cui facevano parte i direttori generali dei ministeri economici e la responsabile dei rapporti commerciali dell'ambasciata cinese a Roma, Zhang Junfang, ha voluto condurre in Sicilia, unica regione italiana, una vera e propria verifica sul campo. Gli elementi di interesse della "piattaforma logistica", come definisce la regione il vice ministro cinese, sono legati al ponte sullo stretto, al sistema portuale e ferroviario, alle aree intermodali. La due-giorni siciliana e' servita a raccogliere dati, schede, impressioni e progetti. L'interesse cinese per il ponte non e' una novita'. E alcuni investitori, attraverso la China development bank, hanno manifestato interesse anche al progetto che prevede la trasformazione del porto di Augusta nel piu' meridionale "hub" portuale destinato al traffico merci in tutto il Mediterraneo. Un interesse che - grazie al nuovo tracciato della rete Trans europea dei trasporti, potrebbe estendersi al potenziamento del Mercato agroalimentare di Catania, che e' stata la seconda tappa di approfondimento. Il Maas e' stato pensato e realizzato come il piu' grande mercato ortofrutticolo del sud Europa. Adesso occorre "posizionarlo" sul mercato e occorrono capitali, energie e progetti imprenditoriali adeguati. "Il programma di lavoro che e' stato concordato di qui al prossimo autunno - commenta Attaguile - conferma un forte interesse strategico cinese verso i progetti siciliani che riguardano soprattutto l'intermodalita' mediterranea. Ogni progetto dovra' trovare conferme negli approfondimenti finanziari che, caso per caso, sara' necessario predisporre". (ga/sl)

RIMESSE: L’ABROGAZIONE DELL’IMPOSTA COMPORTEREBBE UNA MANCATA COPERTURA DEL BILANCIO PER 40 MILIONI.

La Lega chiede l’intervento di Napolitano perché il decreto che l’ha abolita è viziato da mancata copertura. L’abolizione dell’imposta sui money transfert crea un buco di 40 milioni di euro dal bilancio dello Stato e per questo il decreto semplificazioni che l’ha introdotta è viziato dalla mancanza di copertura. È quanto denuncia il senatore della Lega Nord, Massimo Garavaglia, che ha presentato a Palazzo Madama un emendamento affinché venisse reintrodotta. L’imposta di bollo sul “money transfer”, che veniva applicata a coloro che eseguivano trasferimenti senza essere iscritti all’Inps, mirava a colpire soprattutto le rimesse degli immigrati irregolari. Il Governo Monti ha deciso di abrogarla per rispettare gli impegni presi dall’Italia al G8 dell’Aquila del 2009, che chiedeva di ridurre i costi per l’invio delle rimesse degli immigrati nei propri Paesi di origine. La Lega ha presentato un emendamento per eliminare il comma del decreto fiscale che abroga questa imposta di bollo, con lo scopo di ripristinarla. Ieri, nelle prime votazioni in Commissione finanze e bilancio, la proposta del Carroccio è stata bocciata. “Nel primo trimestre di applicazione – ha detto ai cronisti Garavaglia – questa imposta ha dato un gettito di 10 milioni, moltiplicato per quattro da 40 milioni all’anno. Questa è matematica e non opinioni. Su questo chiederemo l’intervento di Napolitano perché non è possibile avere tutti i decreti senza copertura”. La Lega però ha presentato lo stesso emendamento sotto altre sembianze, cioè come “copertura” ad altre sue proposte onerose: “auspichiamo che questa imposta rientri dalla finestra – ha concluso Garavaglia – perché rinunciare a 40 milioni sul lavoro nero è demenziale”. La relazione tecnica del Governo al decreto affermava che non c’era ammanco di gettito, perché anche la manovra di agosto non aveva messo a bilancio le entrate di questa imposta. Il Servizio bilancio del Senato, nei giorni scorsi, aveva osservato che “tenuto conto del periodo di vigenza della norma, sarebbe utile acquisire indicazioni sugli effettivi versamenti effettuati, anche al fine di operare una più puntuale quantificazione della disposizione in esame”. (Red.)

CANCELLIERI: PRESTO UN NUOVO ACCORDO CON LA TUNISIA PER IL CONTRASTO ALL’IMMIGRAZIONE IRREGOLARE.

Per il ministro tunisino Ali Laarayedh occorre “discutere la questione dei rimpatri”. “Le trattative con la Tunisia per arrivare a un accordo sulla lotta all’immigrazione clandestina sono in stato molto avanzato. Arriveremo presto alla firma di un’intesa”. È quanto ha affermato ieri a Tunisi il ministro dell’Interno italiano, Annamaria Cancellieri, dopo l’incontro con il suo omologo tunisino, Ali Laarayedh. “Abbiamo discusso anche di alcuni punti che riguardano la lotta al terrorismo, – ha affermato. – Gli incontri di oggi hanno rafforzato la collaborazione tra i nostri due Paesi e molto presto firmeremo un accordo che ci permetterà di fronteggiare insieme tutti questi problemi e altri, come quelli della protezione civile”. Il ministro tunisino Ali Laarayedh ha confermato che la Tunisia “rispetterà gli accordi sottoscritti in passato con l’Italia sul tema della lotta all’immigrazione clandestina”. Ha quindi assicurato che “la Tunisia continuerà a controllare i confini. Ribadiamo di essere d’accordo rispetto a quanto sottoscritto in passato e vogliamo che l’accordo venga migliorato”. I due ministri hanno anche parlato di una nuova cooperazione sul modo con il quale devono essere trattati i clandestini che vengono respinti. “Dobbiamo discutere di come riportarli nei loro Paesi – ha concluso Cancellieri – e questa questione riguarda ambiti diversi, come quello sanitario, economico e di sicurezza”. (Red.)