GRANDE SUD-CIMINO-"ANCORA RIMPROVERI PER LA SICILIA." PALERMO -"Gli ispettori inviati da Bruxelles per un normale e programmato controllo hanno riscontrato irregolarità e violazioni di legge nel lavoro svolto dal dipartimento regionale per la Programmazione della Regione Siciliana con il conseguente blocco dei 220 milioni di euro di fondi Por destinati alla Sicilia.

Speriamo che nei due mesi di tempo concesso per correre ai ripari ed evitare che il blocco si trasformi in un taglio delle risorse la Regione faccia quello che non ha fatto prima .In questo momento di grande crisi perdere dei fondi per incuria degli uffici è gravissimo,il governo regionale invece di riqualificare e di accelerare la spesa dei fondi europei perde tempo a polemizzare,a fare rotazione di dirigenti regionali, a fare conferenze stampa."Lo afferma Michele Cimino,deputato regionale di Grande Sud.

AL VIA IL PROGETTO 'PIÙ MAMMA NON SI PUÒ' A SAN GERVASIO BRESCIANO

SAN GERVASIO BRESCIANO -. (Adnkronos) - Il comune di San Gervasio Bresciano ha ospitato la presentazione della campagna di Procter&Gamble ''piu' Mamma non si puo''', a sostegno delle mamme italiane. L'idea e' dare loro voce, attraverso blog e social network, per capirne le necessita' e fornire un aiuto concreto. Il comune di San Gervasio Bresciano e' stato scelto in quanto ''paese delle mamme'', con un incremento demografico tra i piu' alti a livello nazionale. Una realta' a misura di famiglia in cui, grazie alla collaborazione attiva tra la cittadinanza e le autorita' locali, essere genitori e' un compito un po' meno gravoso All'indagine netnografica delle conversazioni in rete seguiranno iniziative di visibilita' ad enti e associazioni impegnati in attivita' di sostegno alla maternita' che presenteranno dei progetti in questo ambito. Ospite della manifestazione, che si e' tenuta sabato, una mamma famosa, Maria Grazia Cucinotta, che ha letto, a beneficio di grandi e piccoli, delle favole illustrate in diretta da un disegnatore. Un aiuto concreto alle mamme italiane. E' l'obiettivo del progetto sociale di Procter&Gamble "Idee per le mamme. Per un Paese a misura di famiglia", che sostiene una serie di iniziative per migliorare la vita quotidiana delle donne impegnate nell'accudimento dei figli. Un compito impegnativo, per cui e' essenziale poter contare su una rete di sostegno. Lo dimostra l'esempio del comune di San Gervasio Bresciano, che in virtu' di un'efficiente rete di servizi nell'ultimo decennio ha visto la popolazione residente raddoppiare e impennarsi la natalita'. Alle mamme di San Gervasio il 5 febbraio e' stata dedicata una domenica diversa, che e' solo il primo passo per giungere ad un supporto concreto alla genitorialita'. I progetti selezionati nell'ambito di Idee per le mamme saranno valutati da una commissione di esperti, presieduta dal Capo del Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri Roberto Marino, e riceveranno un contributo economico per la realizzazione.

EMIGRANTI ANOMALI: GLI ITALIANI IN TUNISIA NEL LIBRO DI ENZO TARTAMELLA

TRAPANI - "Emigranti anomali" (Maroda Editore, Trapani 2011) è il titolo del libro di Enzo Tartamella, presentato sabato scorso, 4 febbraio, a Mazara del Vallo e il giorno successivo a Marsala. Protagonisti del libro i circa 100mila siciliani che due secoli fa emigrarono in Tunisia: “Di quei pionieri emigrati, delle loro donne, dei loro figli entrando nelle case (spesso essenziali) da loro abitate, ascoltando le narrazioni dei parenti sopravvissuti - scrive l’autore nella premessa – ho creduto di sentire le voci, le imprecazioni e le preghiere; mi è sembrato di odorarne i sudori, di sentire il tintinnio delle monete che si passavano lieti tra le mani. Ho creduto di ascoltare le fisarmoniche e i fragori dei balli all’aperto dopo la mietitura e la vendemmia. Ne ho scoperto i mille nomi e cognomi, ne ho rintracciato le parentele, gli amori, le passioni e i tradimenti”. Enzo Tartamella, già docente di Storia della Cultura materiale presso la Libera Università del Mediterraneo e l’Istituto Superiore per le tecniche di conservazione dei beni culturali, è uno dei maggiori esperti di storia e arte del corallo. È cultore di Storia della Sicilia nell’Età moderna presso l’omonima Cattedra alla Facoltà di scienze politiche dell’Università di Palermo come componente stabile delle commissioni d’esami da 18 anni; è anche cultore della materia di Sociologia dei processi culturali presso la stessa Facoltà. È direttore della Rivista di Storia, Lettere e Arti “La Fardelliana” e vicepresidente della omonima biblioteca. Sue opere si trovano presso la Library of Congress di Washington, la Royal Library di Londra, la Standford University, l’Università di Vancouver, la Deutsch Bibliothek di Berlino, il Dipartimento di Storia moderna dell’Università di Pisa e la Sansoviniana di Venezia. Gli è stato conferito il premio Unesco per la cultura nel 2004; nello stesso anno ha rappresentato la Sicilia alla “Settimana della cultura siciliana” di Basilea. È stato insignito del Paul Harris Fellow. Nel 2005 è stato invitato dall’Ambasciata italiana in Canada a tenere una conferenza presso l’Istituto Italiano di Cultura di Vancouver. (aise)

QUI SI FA L’EUROPA O SI MUORE: LA FUGA DEI CERVELLI IN UN CONVEGNO DEL PD A BRUXELLES

BRUXELLES - "Qui si fa l’Europa o si muore". Questo il tema del convegno organizzato dal Dipartimento Università e Ricerca del Partito Democratico il 3 febbraio scorso in una sala del Parlamento Europeo di Bruxelles. Obiettivo del convegno, discutere delle sfide strategiche che in questo momento storico l’Italia e l’Europa hanno di fronte. Durante l’incontro si è affermata la necessità di costruire una nuova Italia in una nuova Europa di fronte al riemergere di sentimenti nazionali. Si è parlato anche di economia e della mancata valorizzazione dei ricercatori nelle aziende italiane, una delle cause che hanno spinto molte intelligenze italiane a trasferirsi all’estero lasciando un’Italia che non riconosce l’importanza della formazione e della ricerca universitaria. Il fenomeno della "fuga dei cervelli" in sé, è stato detto, non è allarmante: i presenti hanno convenuto sul fatto che sia solo un bene che molti nostri connazionali facciano ricerca all’estero, specializzandosi e acquisendo nuove esperienze. Il vero problema, è stato rilevato, è il fatto che l’Italia, al contrario dei maggiori Paesi europei, non sia a sua volta meta di un flusso di ricercatori dall’estero. Si è discusso a lungo, dunque, di alcune modalità con le quali invertire questa tendenza negativa che vede il nostro bilancio con l’estero sul fronte dei ricercatori in perenne passivo. Dalla Germania erano presenti Maurizio Singh, presidente del PD Germania e Dario Pasquini, ricercatore e vice-coordinatore del Circolo PD di Berlino. "È nostra responsabilità, - commenta Maurizio Singh - che con consapevolezza abbiamo lasciato l’Italia, impegnarci per un futuro migliore della nostra nazione, proprio perché attraverso lo sguardo dall’esterno si possono identificare meglio le cause dei problemi. Solo se si mette in atto una rivoluzione culturale che dia più valore alla ricerca e all’istruzione si può assicurare all’Italia un futuro adeguato sia sul piano istituzionale che economico nel cuore dell’Europa". "È davvero giunta l’ora – aggiunge Dario Pasquini - che il nostro Paese metta a punto una seria strategia per attrarre ricercatori dall’estero, italiani o stranieri. Basta controllare sul web l’entità delle borse di studio offerte dalle due maggiori istituzioni scientifiche italiane, il CNR e l’Accademia dei Lincei, per capire che questa strategia non c’è e forse non c’è mai stata. Il problema – per Pasquini - è soprattutto di tipo culturale: se si destina alla cultura una percentuale irrisoria del PIL poi non ci si stupisca del fatto che nel Paese l’economia ristagna e che gli stranieri non lo ritengano un posto attraente dove fare carriera". Hanno preso parte alla manifestazione ricercatori e studenti italiani da tutta Europa. Erano anche presenti alla discussione l’eurodeputato Luigi Berlinguer, il deputato Guglielmo Vaccaro e diversi docenti universitari. (aise)

GARANTIRE IL RINNOVO DEI COMITES: CUMANI (MONACO) SCRIVE AL PRESIDENTE MONTI

MONACO - Sabato scorso, 4 febbraio, il Presidente del Consiglio, Mario Monti, ha partecipato alla Conferenza internazionale sulla sicurezza di Monaco di Baviera. Approfittando di questa occasione, il Presidente del Comites Claudio Cumani ha consegnato al Premier una lettera in cui si ribadisce l’esigenza di garantire il rinnovo dei Comites, le cui elezioni, come noto, dovrebbero svolgersi entro il prossimo dicembre. "Gentile Presidente, - scrive Cumani – è un onore ed un piacere salutarLa durante la Sua visita a Monaco di Baviera in occasione dei lavori della Conferenza sulla Sicurezza. Grazie a Lei, infatti, il nostro Paese sta riacquistando autorevolezza e credibilità internazionale. E di questo non possiamo che essergliene grati, specialmente noi italiani che viviamo all'estero e che quotidianamente ci confrontiamo con amici e colleghi stranieri". "Comprendo che nella drammatica situazione nazionale ed internazionale il Suo principale impegno sia nella salvezza del nostro Paese e della sua economia, mi permetto tuttavia – continua Cumani – di trasmetterLe il profondo disagio che accomuna i consiglieri del Comites che presiedo. Le elezioni per il rinnovo dei comitati di rappresentanza degli italiani all'estero sono infatti bloccate da tre anni. Da tre anni operiamo in regime di prorogatio, in una situazione di precarietà che snatura il ruolo e l'operatività dei comitati, impedendo anche l'accesso di energie giovani e fresche". "Per questo motivo, - chiarisce – sig. Presidente, Le chiediamo che il Governo tenga fede all'ordine del giorno 9/4865-AR/23 (Garavini, Gianni Farina, Fedi, Porta) accolto alla Camera dei Deputati il 26 gennaio e che le elezioni per il rinnovo di Comites e CGIE avvengano entro l'autunno di quest'anno, senza ulteriori proroghe. Siamo ben consci che l'attuale legislazione normativa di Comites e CGIE vada profondamente rivista ed adeguata alle nuove realtà dell'emigrazione. Ma se la riforma che da tre anni ci è stata promessa e che da tre anni attendiamo non dovesse prendere corpo nei prossimi mesi, riteniamo che in ogni caso la salvaguardia della credibilità e dell'operatività dei comitati di rappresentanza degli italiani all'estero renda improrogabile il loro rinnovo". Cumani conclude con una "considerazione personale. Negli ultimi anni in Germania è ripresa l'immigrazione dall'Italia. Stando all'ufficio di statistica tedesco, nei primi sei mesi del 2011 sono arrivati 13.900 italiani (il 22,5% in più rispetto all'anno precedente). Molti di questi sono personale qualificato (studenti, ricercatori, docenti, professionisti). Io stesso, laureatomi in fisica, sono venuto a lavorare qui, in un ente di ricerca europeo, trovando moltissimi colleghi italiani. In particolare nel campo della ricerca operano in Baviera connazionali con esperienze qualificate, riconoscimenti importanti e numerose pubblicazioni su riviste internazionali con referee. Posso quindi garantirLe che le dichiarazioni che si è permesso di fare il viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali (Michel Martone, che ha definito "sfigato" chi si laurea dopo i 28 anni - ndr) - divenuto ordinario grazie ad un concorso quantomeno “singolare” ed avendo all'attivo una sola pubblicazione - hanno offeso e fatto infuriare molti di coloro che – pur con curricula molto più brillanti – dal nostro Paese se ne sono dovuti andare perchè non vi trovavano le condizioni per lavorare. Scusandomi per lo sfogo, che non è rivolto alla Sua persona, La saluto con stima e La ringrazio ancora per quanto sta facendo per il nostro Paese, per la sua situazione e la sua immagine". (aise)