CONCORSO FOTOGRAFICO EUROPEO 2010 “FERROVIE E INTEGRAZIONE. IDENTITÀ E CULTURE DI UNA EUROPA MULTIETNICA”

Il 2010 è stato proclamato l’Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale. In questo contesto nasce l’iniziativa incentrata sul Concorso fotografico europeo “Ferrovie e Integrazione. Identità e culture di una Europa multietnica” da sviluppare in ambito Unione europea, attraverso una collaborazione tra Progetto ImmigrazioneOggi Onlus, Ferrovie dello Stato e le cinque reti ferroviarie europee si riconoscono nei principi della "Carta Europea della Solidarietà" (Francia, Spagna, Belgio, Lussemburgo e Polonia). L’obiettivo del Concorso è coinvolgere e sensibilizzare i cittadini europei sui temi dell’inclusione sociale delle persone più deboli (immigrati, richiedenti asilo, senza fissa dimora, ecc) indipendentemente dall’origine comunitaria o extracomunitaria, caratterizzate da culture e identità diverse rispetto a quelle della società di arrivo, e a volte per questa diversità ingiustamente discriminate ed emarginate. La finalità del concorso è pertanto di dare visibilità ai processi di integrazione messi in campo a livello europeo in particolare in Italia, Spagna, Francia, Belgio, Lussemburgo e Polonia, in luoghi simbolo, come le aree ferroviarie, punti di arrivo, di partenza e, ancora più spesso, di sosta e aggregazione e – talvolta – di pura sopravvivenza delle fasce più deboli della popolazione. Le immagini dovranno testimoniare i temi dell’accoglienza, dell’inserimento e dell’integrazione, anche evidenziando le azioni specifiche avviate nelle aree ferroviarie e in specifici centri di accoglienza limitrofi da soggetti pubblici, privati, dall’associazionismo e dalle imprese ferroviarie a sostegno di queste persone. (Segreteria del Concorso Progetto ImmigrazioneOggi ONLUS Via del Giglio, 3 - 01100 Viterbo, Italia - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

RICORSO A MILANO E BRESCIA CONTRO I “BUONI VACANZA” DEL MINISTERO DEL TURISMO PERCHÉ DISCRIMINATORI.

Una segnalazione al Ministero è giunta anche dall’Unar. I buoni vacanza del Ministero del turismo sono discriminatori, perché gli immigrati non possono usufruirne. Per questo tre cittadini stranieri hanno fatto ricorso ai tribunali di Milano e di Brescia. A Milano hanno impugnato il regolamento dei bonus due donne, una romena e una egiziana, e sono sostenute dall’Asgi e dall’Associazione avvocati per niente, mentre a Brescia si è rivolto ai giudici un senegalese aiutato dalla Fondazione Guido Piccini. “Il decreto del Ministero che istituisce i buoni vacanza prevede che siano riservati solo agli italiani – ha dichiarato a Redattore Sociale Alberto Guariso, l’avvocato che cura le tre cause –, ma è in contrasto con l’articolo 44 del Testo unico sull'immigrazione, per il quale non ci può essere trattamento diversificato fra italiani e stranieri quando si tratta di provvedimenti di sostegno sociale”. I buoni vacanza sono infatti riservati alle famiglie meno abbienti. Martedì 22 giugno a Brescia si svolgerà la prima udienza di fronte al giudice Gianluca Alessio, mentre a Milano è prevista per il 29 luglio. L’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) della Presidenza del Consiglio aveva già notificato al Ministero del turismo che il decreto sui buoni vacanze è discriminatorio. Secondo Guariso “l’ufficio legale del Ministero aveva anche riconosciuto la fondatezza delle osservazioni dell’Unar. Il paradosso è che aveva però rimandato la rimozione della discriminazione ad un eventuale nuovo decreto di stanziamento dei buoni vacanza. Se c’è una violazione dei diritti bisogna provvedere invece subito e per questo abbiamo fatto ricorso all’autorità giudiziaria”. (Red)

NAPOLITANO: “COSTRUIRE VALIDE STRATEGIE DI INCLUSIONE PER ROM E SINTI”.

Messaggio del Capo dello Stato per il convegno “La condizione giuridica di Rom e Sinti in Italia” promosso dall’Università degli studi Milano - Bicocca. Evitare che “disagi e tensioni” nei rapporti tra le minoranze di Rom e Sinti presenti in Italia e una parte della popolazione “si traducano in una lacerazione della coesione sociale del nostro Paese”: bisogna richiamare “tutti al rispetto della legalità e dei principi di convivenza civile”, mettendo in evidenza anche i “comportamenti virtuosi ed efficaci” che queste popolazioni hanno. Per riuscire a costruire “valide strategie di inclusione”. È quanto ha affermato ieri il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato in occasione del convegno internazionale La condizione giuridica di Rom e Sinti in Italia, promosso dall’Università degli Studi Milano - Bicocca. “Le condizioni di vita di queste minoranze - ha scritto il Capo dello Stato - appaiono difficili sotto molti aspetti concreti. Né possiamo nasconderci le tensioni che possono nascere tra queste minoranze e una parte della popolazione dovute a dissonanze negli stili di vita, prima ancora che a problemi di ordine pubblico. Occorre evitare che tali disagi e tensioni si traducano in una lacerazione della coesione sociale del nostro Paese, richiamando tutti al rispetto della legalità e dei principi di convivenza civile”. Per il Capo dello Stato “è importante a tal fine che nelle vostre analisi siano messi in luce non solo errori e carenze da parte dei poteri pubblici, ma anche provvedimenti positivi da essi adottati e buone pratiche, in particolare comportamenti virtuosi ed efficaci messi in atto da associazioni Rom e Sinti. Ed è bene dare voce, anche come segnale di reciproco rispetto, ad esponenti delle minoranze per meglio comprendere quali siano le esigenze reali e le proposte di queste comunità, così come è opportuno fare tesoro di esperienze maturate in altri contesti, di suggerimenti e richiami che provengono da organismi internazionali”. (Red.)

AGRICOLTURA: DAL PSR SICILIA 130 MILIONI PER PIANO SVILUPPO LOCALI

PALERMO - Con decreto del dirigente generale del Dipartimento interventi infrastrutturali in agricoltura della Regione siciliana e' stata approvata la graduatoria dei GAL, i gruppi di azione locale, organismi misti pubblico - privato che avranno il compito di realizzare i piani di sviluppo dei territori rurali con ritardi di crescita socio economica. "Con questa procedura - spiega Titti Bufardeci, assessore regionale alle risorse agricole e alimentari - potranno essere attivate risorse per oltre 130 milioni di euro a favore dei Gal, che rappresentano una formula di partenariato in grado di dare una spinta propulsiva alle aree rurali depresse della nostra regione". I fondi disponibili appartengono alla programmazione comunitaria del Piano di Sviluppo rurale per la Sicilia 2007/2013 (Misure 413 e 431)". I Gal coprono quasi interamente il territorio regionale e hanno registrato l'adesione di oltre il 75 per cento dei comuni siciliani. "Con le risorse potranno essere attivi servizi immateriali - spiega Bufardeci - nel settore delle fonti rinnovabili, della microimprenditorialita', nel turismo locale e relazionale e nel sostegno all'agroalimentare d'eccellenza. Questa modalita' di programmazione opera dal basso, con il coinvolgimento diretto degli attori locali, secondo il modello del 'bottom up', una spinta che viene dai territori e punta a rilanciare l'economia e la socialita' delle aree depresse". (pm/mav)

DOVERE D'INFORMAZIONE APPELLO DELLE RIVISTE DI ISPIRAZIONE CRISTIANA CONTRO LA LEGGE BAVAGLIO 

Non possiamo sperare di ricevere informazioni veritiere per sovrana concessione. Abbiamo il dovere di cercarle e, una volta trovate, di verificarle, di soppesarle, di confrontarle e di valutare se possano o meno avere una rilevanza pubblica. E quindi pubblicarle. La responsabilità di chi fa informazione è grande, ma altrettanto grande deve essere l´autonomia e la libertà di cui i giornalisti devono godere in ogni Paese democratico. Lo dice l´art. 21 della Costituzione, sia quando garantisce che “la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”, sia nella affermazione, appena precedente a questa, in cui si sancisce il diritto “di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Un diritto che ne sottintende uno ancora più grande: quello di poter conoscere, per poi liberamente scegliere. Cercare informazioni è un lavoro difficile, ma significa cercare la verità, o almeno tentare di avvicinarsi ad essa il più possibile. Questa la missione del giornalista, questa la missione di ogni persona di buona volontà. Ma il disegno di legge governativo sulle intercettazioni pone alla ricerca della verità molte, troppe limitazioni che, impedendo di portare alla luce fatti e circostanze, compromette alla radice il perseguimento di quel bene comune che è, anche secondo il magistero sociale delle Chiese cristiane, il fine ultimo della politica. Mai come in questi ultimi anni la dimensione etica del tessuto sociale e civile, nel nostro Paese, è stata minacciata. La risposta non può essere un minore, bensì un maggiore senso della verità. E quindi una maggiore tutela della libertà di informazione. Oltre ai limiti posti alla magistratura e ai mass-media dal disegno di legge in discussione, l´aggressione alla libertà di informazione minaccia l´essenza stessa della democrazia. E l´essenza stessa del cristianesimo, per cui solo la verità fa veramente liberi

FORMAZIONE:LOMBARDO,RIFORMA VERSO QUALITA' E CONTENIMENTO COSTI

PALERMO - Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e l'assessore regionale all'Istruzione e alla Formazione professionale, Mario Centorrino, hanno incontrato le rappresentanze sindacali per fare il punto sullo stato attuale dei programmi formativi finanziati con fondi regionali e fondi dell'FSE, sulle criticita' che emergono, con riferimento alla gestione in alcuni casi, delle linee programmatiche di un piano di revisione degli interventi formativi. Lombardo ha preso atto delle richieste dei sindacati ed ha sottolineato la necessita' di procedere rapidamente verso "una effettiva riforma del settore della formazione professionale con due obiettivi da raggiungere:qualita' del prodotto e contenimento costi del sistema". Secondo il presidente della Regione, infatti, la spesa di questo comparto non puo' aumentare piuttosto che diminuire. "Facciamo funzionare le rendicontazioni- ha detto Lombardo- procediamo con verifiche sugli accreditamenti, riattiviamo il meccanismo con le opportune sanzioni per chi sbaglia e premi per chi si attiene alle corrette procedure". All'incontro hanno partecipato il direttore generale del dipartimento Istruzione e Formazione, Patrizia Monterosso, il capo di gabinetto dell'assessore, Nino Emanuele, i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl,Uil,Snals,e degli enti di formazione professionale, Forma Sicilia e Cenfop Sicilia. Nella discussione sono state verificate convergenze e proposte per una razionalizzazione del settore che non metta in discussione status e diritti acquisiti dai lavoratori. Questo, con l'impegno di continuare su un processo di concertazione, che permetta di valorizzare esperienze di successo e di correggere azioni rivelatesi poco virtuose in relazione all'accrescimento dell'occupabilita' dei giovani, anche alla luce dei nuovi accordi nazionali. (MPF/LACO)

LINO BANFI A BUENOS AIRES PER LA PROIEZIONE DI "SCUSATE IL DISTURBO" AL TEATRO COLISEO

BUENOS AIRES - Lino Banfi sarà a Buenos Aires il 26 giugno prossimo in occasione della proiezione del film "Scusate il disturbo" che lo vede protagonista con Lino Toffolo. Promosso dall’Ambasciata, dal Consolato Generale e dall’Istituto Italiano di Cultura a Buenos Aires, l’evento si terrà alle 20,00 presso il Teatro Coliseo. Diretta da Luca Manfredi, la pellicola è interamente girata ed ambientata in Argentina nel 2008, con attori anche argentini. Lino Banfi, come detto, assisterà alla proiezione e sarà lieto di scambiare battute con il pubblico presente. (aise)