FEDI (PD): LO AVEVAMO DETTO: IL VERO PROBLEMA È AVER INTRODOTTO IL REATO DI IMMIGRAZIONE CLANDESTINA

Il Partito Democratico ha ripetutamente posto l’accento sulla gravità della scelta fatta dalla maggioranza che ha introdotto il reato di immigrazione clandestina ed ha denunciato – ripetutamente – le conseguenze negative di tale scelta. Oggi ci troviamo, a legge approvata, con esponenti della maggioranza e del Governo che richiamano se stessi alla necessaria attenzione ad alcuni aspetti negativi, tra cui le ricadute del reato di immigrazione clandestina su badanti e collaboratori domestici. Meglio tardi che mai – potremmo dire – se non rischiassimo di accreditare una ulteriore discriminazione. Premesso, quindi, che una eventuale proposta di regolarizzazione deve riguardare tutte le categorie di lavoratori, è nostro dovere ricordare alla maggioranza che l’unico modo serio di rivedere la legge appena approvata è quello di cancellare il reato di immigrazione clandestina, così come occorre eliminare altre norme, come l’introduzione delle ronde civiche, che non appartengono alla nostra cultura, alla nostra civiltà e non rispondono neanche alle nostre responsabilità internazionali. On. Marco FEDI Segretario III Commissione Affari Esteri e Comunitari

ATTO D’AMORE DI UN SICILIANO IN ARGENTINA: LA SICILIA NEL CUORE

PUAN - Quien le escribe,lleva en el corazón,la Trinacria,por ser un sículo a la distancia casi en el fin del mundo,la recuerda con amor,y nostalgia.La dejé de pequeño, tenia 13 años , volví en 2006 ,la vi tan bella como la dejé,sus casas de tejas rojas sus paredes de piedra y sus angostas viuzzi con balcones floridos , "i l cuore mi tremava "era mi Sicilia ,donde nací ,allá estaba mi escuela, la iglesia ,al sonar de la campana recordaba mi niñez,el mar tirreno ,mi mar ,allá a distancia las islas de Lipari ,no alcanzarían libros para contar la belleza de Sicilia,sus ciudades, de distinto estilo ,dejaron en nosotros las señas de distintos invasores. Yo iré por el mundo y en cualquier lugar que habite siempre seré Siciliano Piero Giuffré

DOMENICA 12 LUGLIO ALLE ORE 15 DAVANTI AL CONSOLATO GENERALE DI AMBURGO MANIFESTAZIONE DI PROTESTA CONTRO LA MINACCIATA CHIUSURA

Tutte le forze politiche, le associazioni, il Comites, rappresentanti del Cgie, dei sindacati della politica locale tedesca, insieme agli italiani che abitano in loco, si troveranno domenica 12 luglio alle ore 15 davanti al Consolato generale di Amburgo per protestare contro la annunciata chiusura dello stesso. Secondo le indicazioni del Sottosegretario Mantica, il Consolato generale di Amburgo, città sede del secondo porto marittimo d’Europa, dovrebbe chiudere insieme ad altri 15 consolati in Europa. CdI (fonte: corritalia)

CHIUSURA DI NORIMBERGA. LA CSU PRENDE POSIZIONE

Norimberga - Il gruppo politico della CSU prende "fermamente" posizione contro l'annunciata chiusura e "sostiene apertamente gli sforzi dei cittadini italiani o di origine italiana e le molte imprese italiane e tedesche, che hanno rapporti commerciali con e da Norimberga". Il capogruppo del CSU all`interno del Consiglio Comunale Michael Frieser afferma: "Il Consolato deve rimanere aperto!". Insieme al Sottosegretario Sig.ra Dagmar Wöhrl, in un lettera congiunta indirizzata all'Ambasciatore d'Italia in Germania, Antonio Puri Purini, intende Frieser appellarsi all'importanza del Consolato per la regione metropolitana ed evidenziare quindi le conseguenze fortemente negative di una chiusura. Max Höffkes, portavoce della CSU per le relazioni internazionali, parteciperà alla manifestazione contro la chiusura del 5 luglio. Già da settimane, quando in occasione del ricevimento annuale della Società Dante Alighieri, si era intensificato il sospetto di una possibile chiusura, il Sindaco Ulrich Maly, momentaneamente impegnato a Bruxelles, aveva scritto una "lettera di protesta dai toni non fortemente provocatori" all'Ambasciatore e al Ministro degli esteri italiano. "Chi tace, acconsente, dimostrandosi subdolamente d'accordo" dichiarava così Maly. "Nella città di Norimberga il Consolato è come un'ambasciata italiana. Anche il valore simbolico è notevole, perciò prendiamo posizione a favore dei nostri amici italiani. Spero nella possibilità di poter ancora influenzare questa decisione e di dare così un forte segnale italo-tedesco da Norimberga!". (fonte: corritalia)

DA GIULIANI (CNE) APPREZZAMENTO PER LA RISOLUZIONE DECISA DAL COMITATO VOLTA A SOSPENDERE LA RISTRUTTURAZIONE CONSOLARE

ROMA - "La volontà governativa di avviare un processo di semplificazione della rete consolare ha avuto il merito, non voluto, di far attivare in contrapposizione unitaria l’articolato mondo degli italiani all’estero". Ne è convinto Rino Giuliani, presidente della Consulta Nazionale dell’Emigrazione secondo cui "da iniziative di diversa natura, dalle assemblee delle associazioni, dai presidenti di Comites, dagli interventi dei parlamentari eletti all’estero, dalle prese di posizione anche di sindaci, amministratori, politici e sindacalisti di diversi paesi d’accoglienza che rispettano ed apprezzano le nostre comunità, è arrivato un "no" articolato e motivato alle chiusure dall’alto". "C’è tempo per ragionare – osserva il presidente della Cne – se la questione cessa di essere soltanto una delle pedine per il contenimento della spesa pubblica e se si valuta, ragionando, sul ruolo e le funzioni delle nostre rappresentanze anche dal punto di vista delle nostre comunità all’estero". In quest’ottica, dunque, per Giuliani "la proposta di una moratoria rispetto al piano di ristrutturazione, la sua sospensione per almeno cinque anni, se accolta dal governo, consentirà di porre mano, con il tempo dovuto, alle necessarie riqualificazioni della rete consolare, di superare eventuali duplicazioni e disfunzioni, di adeguare la struttura insieme ad un rilancio della presenza italiana". Ecco perché, "l’annunciato atto di indirizzo del Comitato permanente sugli italiani all’estero della Camera dei deputati (vedi AISE dell'8 luglio h.18.10) perché il piano venga sospeso rappresenta una decisione apprezzabile e coerente con una più vasta ed unitaria volontà che al riguardo si è manifestata nel mondo della nostra emigrazione". "Se il governo, tenendo conto del’ampiezza delle posizioni non favorevoli alla iniziativa assunta, vorrà, da basi diverse, ricercare i modi ed i tempi più idonei per una soluzione condivisa delle problematiche della nostra rete diplomatica, avremo tutti insieme segnato un punto di vantaggio a favore dei nostri concittadini all’estero". (aise)

NASCE A RUTI (SVIZZERA) UN NUOVO CIRCOLO DEL PD

ZURIGO - Alla presenza di Dino Nardi, membro della segreteria nazionale del Partito Democratico in Svizzera e membro del Cdp del Cgie, si è costituito un nuovo circolo del PD a Rüti, cittadina industriale del Cantone di Zurigo nel cui circondario vive una consistente comunità italiana. "Già in questo primo incontro – racconta Nardi – è emersa dal dibattito la forte preoccupazione per i tagli apportati dal governo alle politiche degli italiani all'estero ed in particolare per le conseguenze negative che vi saranno per i corsi di lingua e cultura nell'anno scolastico 2009-2010, anche in questo territorio periferico del Cantone Zurigo ai confini con il Cantone di San Gallo. Mentre, per quanto riguarda il prossimo congresso nazionale del PD, dagli interventi che si sono succeduti è emerso l'orientamento a sostenere per la segreteria del partito la candidatura di Pierluigi Bersani". "Infatti – spiega Nardi – nessuno più di chi vive e lavora in Europa, ed ha continui rapporti con il sindacato ed i partiti progressisti locali, può desiderare che il PD, come ha affermato Bersani nel presentare la sua candidatura, sia un partito laico, radicato nel territorio, vicino al mondo del lavoro e schierato dalla stessa parte dove, in Europa, si collocano tradizionalmente i partiti riformisti, progressisti e socialdemocratici". (aise)

 COME DEVE COMPORTARSI UN CRISTIANO DI FRONTE ALLE NUOVE LEGGI RAZZIALI? ALCUNE DOMANDE ALLE ISTITUZIONI CATTOLICHE, ALLA CARITAS, AI CRISTIANI

Milano, 11 luglio 2009. Cari fratelli, con la Legge 733 gli italiani saranno obbligati alla delazione nei confronti dei migranti senza permesso di soggiorno. Abbiamo notizia di diversi ricoveri notturni, mense dei poveri e centri distribuzione abiti che allontanano i senzatetto senza documenti in regola. Questo fenomeno condurrà a una tragedia umanitaria di proporzioni spaventose, perché gli stranieri poveri, che adesso dormono in prati lontani dall'abitato, lungo i binari o in case abbandonate, il prossimo inverno non avranno speranze di sopravvivenza. Stamattina un marocchino è morto risucchiato da un treno, a Milano: era costretto a dormire in quelle condizioni dallo spaventoso razzismo che si abbatte sugli stranieri invisi alle Istituzioni (e a gran parte del popolo italiano, cristiani compresi). Altro sangue sarà versato per colpa della Legge 733, altro dolore provocato. La Chiesa cosa farà? La Caritas cosa farà? I sacerdoti cosa faranno? I ricoveri gestiti da religiosi, come si comporteranno? E nelle prediche, i poveri e i forestieri saranno ancora considerati immagine di Cristo? Attendo una risposta con la stessa ansia che prende alla gola i nostri fratelli migranti e i nostri fratelli senza fissa dimora. (Roberto Malini - Gruppo EveryOne)