UNIVERSITA' ITALIANE NEL MONDO - COVID-19 - ATENEO DI PARMA ANTICIPA LAUREE IN SCIENZE INFERMIERISTICHE CON VALORE ABILITANTE PROFESSIONE E IMMEDIATA DISCESA IN CAMPO

L’Università di Parma ha anticipato ad oggi la seduta di Laurea straordinaria

in Scienze infermieristiche originariamente prevista per aprile. Come tutte le Lauree dell’Ateneo di Parma dalla scorsa settimana, la seduta si è tenuta on line con prova pratica e dissertazione della Tesi. L’anticipo si è reso necessario dalla situazione determinata dall’infezione da Coronavirus e dalla conseguente richiesta di personale sanitario, in questo caso infermieri, espressa nei giorni scorsi sia dalla Regione Emilia-Romagna sia dalle Aziende Sanitarie per poter fronteggiare al meglio l’emergenza COVID-19. In questo modo l’Università di Parma mette a disposizione nuovi infermieri che possono essere assunti fin da subito. L’esame di Laurea ha infatti valore di Esame di Stato abilitante alla professione. «Anche questo anticipo, per il quale mi sento di ringraziare in modo particolare la Presidente del corso di laurea, prof.ssa Elena Giovanna Bignami, e con lei tutto l’apparato amministrativo, è uno dei modi con cui l’Università di Parma dà un proprio contributo nell’affrontare l’emergenza – commenta il Rettore Paolo Andrei –. Desidero esprimere il mio più sentito ringraziamento ai Colleghi e alle Colleghe del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, ai medici in formazione specialistica, così come a tutti i medici e al personale infermieristico e di supporto dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria per il grandissimo impegno profuso nell’assistenza agli ammalati che stanno combattendo questa impegnativa battaglia. Tutto l’Ateneo vi è grato ed è al vostro fianco». Dopo le prime Lauree on line la scorsa settimana (Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale; Dipartimento di Ingegneria e Architettura), tutti i Dipartimenti dell’Università di Parma hanno in programma sedute di Lauree in modalità telematica, una delle azioni messe in campo dall’Ateneo per garantire agli studenti la continuità formativa e la possibilità di portare a termine il proprio percorso di studi pur con le limitazioni imposte dall’emergenza in atto. Da questa settimana Lauree on line anche per i Dipartimenti di Giurisprudenza, Studî Politici e Internazionali (da ieri 16 marzo), Scienze degli Alimenti e del Farmaco (dal 17 marzo), Scienze Economiche e Aziendali (da oggi 18 marzo), Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali (da giovedì 19 marzo), Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche (da giovedì 19 marzo), Scienze Medico-Veterinarie (da giovedì 19 marzo). (18/03/2020-ITL/ITNET)

SOLIDARIETA’ CON IL PERSONALE SANITARIO IN PRIMA FILA

Francesca* è una dottoressa di Bologna. Nelle ultime settimane la sua vita è stata sconvolta dal coronavirus. È in ospedale a lavorare ogni giorno a turni di 15 ore, rischiando ogni volta il contagio. Da settimane è lontana dai suoi figli, che sono rimasti a casa dei nonni in un'altra regione d'Italia. È in prima linea nella risposta a un virus che fino al mese scorso non era nel suo vocabolario, né in quello di nessuno. Nella migliore delle ipotesi, l'Italia è solo 9 giorni avanti rispetto al resto d'Europa. [1] Chiaramente, senza gli sforzi di Francesca e dei suoi colleghi in tutto il continente, non avremmo alcuna possibilità di combattere questo virus. Sono un faro di speranza e di umanità in questo momento che ha scosso il nostro senso di normalità. Quindi uniamo le forze per ringraziare Francesca e tutti i suoi incredibili colleghi in tutta Europa. La nostra richiesta è semplice. Questo venerdì a mezzogiorno, vai alla tua porta, alla finestra o al balcone ad applaudire, gridare, cantare, a sbattere le pentole o suonare le campane, insomma fatti sentire! Vogliamo fare tanto rumore per dimostrare il nostro apprezzamento per tutti quegli incredibili operatori sanitari, senza i quali non avremmo alcuna possibilità di combattere. Abbiamo già visto questa azione di applausi in Italia, Spagna, Francia e Portogallo. Ma per un virus che ormai non conosce confini, la nostra solidarietà non dovrebbe essere da meno!

CHEF EMIGRATI? A VOLTE RITORNANO

Cagliari - Hanno girato mezzo mondo e ora sono tornati in Sardegna. Gli chef sangavinesi non dimenticano le loro origini e, dopo anni trascorsi all' estero, ritornano in patria, non lontano dal paese in cui sono nati e dove hanno lasciato il cuore. Ora - scrive L'Unione Sarda sull’edizione di domenica 8 marzo - portano avanti la loro passione, in ristoranti resi famosi da cibi genuini e prodotti a chilometro zero. Tra questi Emanuele Orrù, 39 anni, è rientrato da Malta dove gestiva il locale "L'artista" e ora trapiantato a Arbus. Vita di “sacrifici e tasse infinite: a San Gavino molti giovani della mia età sono emigrati, mentre il centro di eccellenza gastronomica è ancora chiuso”, fa presente Orrù. È simile la storia dello chef Nicola Perra, 41 anni, che lavora a Baradili, il paese col minor numero di abitanti, nel locale "Sa Scolla", nato da un progetto dell' accademia Casa Puddu: “Sono tornato in Sardegna due anni fa - racconta a L'Unione Sarda - dopo aver trascorso tanti anni all' estero e a Londra in particolare. Nella ristorazione il nostro lavoro quotidiano è caratterizzato da una scelta certosina delle materie prime, lievitazioni lunghe e cura del servizio. Rispettiamo il nostro territorio e i nostri fornitori, scegliamo solamente ciò che la natura ci dona al momento. La scorsa estate siamo stati in Corea del Sud con una delegazione sarda per promuovere i prodotti della nostra terra e della Marmilla in particolare”. (NoveColonneATG)

RADIO ABM PARTECIPA ALL’INIZIATIVA NAZIONALE “LA RADIO PER L’ITALIA” CHIEDENDO SUPPORTO A TUTTE LE COMUNITÀ ITALIANE RESIDENTI ALL’ESTERO

BELLUNO – Quando l’Italia chiama, Radio Abm risponde. Per la prima volta nella storia del nostro Paese tutte le radio italiane si uniscono per diffondere l’Inno di Mameli e altre tre canzoni del nostro patrimonio musicale nazionale. L’appuntamento è in programma venerdì 20 marzo alle ore 11.00 (ora locale italiana). Un’iniziativa di diffusione comune senza precedenti. Un’iniziativa straordinaria e unica che vuole dare ancora più forza a tutti gli italiani e all’Italia che deve andare avanti unita, mostrandosi coesa in questo momento di emergenza mondiale. Un messaggio di unione, partecipazione e connessione, che ha l’auspicio di riunire tutti nello stesso momento di condivisione. Parteciperà quindi anche Radio Abm, la webradio dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. “Non potevamo non essere presenti”, le parole del presidente Abm Oscar De Bona, “a questo momento di unione e condivisione. Ci aspettano tempi drammatici e solo stando uniti potremo farcela. Una lezione, quella dello stare assieme, insegnata da sempre dai nostri emigranti”. Tutto il Paese – e l’Associazione Bellunesi nel Mondo chiama all’appello anche a tutte le comunità italiane residenti all’estero – è invitato a sintonizzarsi su Radio Abm (attraverso il seguente link: www.bellunesinelmondo.it/radio-abm o scaricando l’app di radio Abm dal proprio smartphone/tablet), venerdì 20 marzo alle ore 11.00, ad alzare il volume, ad aprire le finestre e uscire sui balconi per cantare tutti insieme, sventolando il tricolore o mostrando un simbolo dell’Italia, per un momento che sia di riflessione e buona speranza per tutti. Radio Abm c’è! (Abm news/Inform)

LA VOCE DI NEW YORK: TRUMP ACCUSA L’EUROPA MA E’ IMPREPARATO AL COVID-19

New York - “Trump non ha mai usato parole di conforto o vicinanza nei confronti dell’Italia e degli italiani che con coraggio stanno affrontando l’attacco più pericoloso del virus finora in Europa, ha invece avuto un tono accusatorio nei confronti degli europei, secondo Trump “incapaci di prendere alcune precauzioni” come invece avrebbero fatto gli Stati Uniti per contenere il coronavirus”. È un passaggio dell’editoriale di Stefano Vaccara sulla Voce di New York, che parla del coronavirus visto dagli Usa. “Davvero? – si chiede Vaccara - Veramente in quasi ogni stato USA abbiamo dei contagiati, arrivati ormai a più di 1200 ma potrebbero essere molti di più, dato che negli Stati Uniti i test a disposizione per accertare i contagiati sono ancora pochissimi”. la Voce di New York è un giornale online in lingua italiana e inglese fondato e diretto da Stefano Vaccara: Punto di riferimento culturale per chi è alla ricerca di un'informazione di approfondimento libera e di qualità in lingua italiana, La Voce di New York raggiunge una vasta e diversificata comunità di lettori ben oltre i lati dell'Atlantico e quindi punta ad essere sempre di più la voce italiana nel mondo. (NoveColonneATG) IMPRESE ITALIANE NEL MONDO - CONFINDUSTRIA: "BENE DL 18/2020, NECESSARIO E IMPORTANTE. SERVE PIANO SHOCK PER RICOSTRUZIONE E COMITATO NAZIONALE PER EMERGENZA ECONOMICA" "Il decreto-legge n. 18/2020 ( DL "CURA ITALIA"), da oggi in vigore, è un provvedimento necessario e importante, anche da un punto di vista quantitativo, in quanto interviene su tutti i capitoli più rilevanti - sanità, lavoro, liquidità, fisco - e sulle maggiori criticità emerse con l’emergenza epidemiologica. Non mancano aspetti da rafforzare e da perfezionare, ma è da apprezzare la capacità di reazione messa in campo dal Governo rispetto alle conseguenze economiche della crisi. Si tratta comunque di una prima risposta all’emergenza economica, che necessita di un’azione successiva altrettanto rapida, incisiva negli strumenti e massiva da un punto di vista delle risorse, per consentire di affrontare le gravi conseguenze che questa emergenza determinerà sulle imprese e sull’economia del Paese, prima che diventino irreversibili. Serve un piano shock che impegni risorse quantitativamente rilevanti, che sostenga la liquidità delle imprese, a partire da rateizzazioni fiscali e meccanismi di compensazione, e faccia leva su tutte quelle misure necessarie per far fronte ai rilevanti cali della domanda privata e, quindi, di fatturato delle imprese. Nel riconoscere, pertanto, l’importante sforzo compiuto dal Governo, riteniamo cruciale che si dia fin d’ora il quadro delle prossime “tappe”, per restituire fiducia rispetto a un percorso di ricostruzione che dovrà far seguito a un evento correttamente equiparato a una guerra. Serve un comitato nazionale per l’emergenza economica - e Confindustria è a disposizione - che metta insieme proposte e le realizzi quanto prima. Decisivo, in questo contesto, sarà il ruolo dell’Europa: in questi giorni ha assunto decisioni incoraggianti, come la sospensione di alcune clausole del Patto di Stabilità e Crescita e le misure temporanee sugli aiuti di Stato, ma che è ora chiamata a compiere azioni straordinarie per preservare i cittadini europei da una crisi le cui conseguenze rischiano di essere estremamente pesanti e di incidere irreversibilmente sul nostro modello economico e sociale. (18/03/2020-ITL/ITNET)