EDITH, IN GERMANIA A STUDIARE LE MIGRAZIONI

Trento - Edith Pichler è nata a Bolzano ma fin da bambina è cresciuta a Cles. Nelle sue vene – si legge il 4 dicembre sul Trentino - scorre sangue misto per via materna: il nonno materno era un Moser di Cavedine e la mamma una Fanti di Marcena. Dunque, almeno a metà, Edith è "trentina".

Ha studiato all' Otto-Shur Institut della Freie Universität di Berlino conseguendo il Ph.D. in Scienze Politiche e l'Abilitazione Scientifica Nazionale come Professore Associato per Sociologia dei processi economici e del lavoro. Ha insegnato alla Humboldtät di Berlino ed è stata Visiting Professor all' Università La Sapienza di Roma. Dal 2011 è docente presso l'Istituto di Economia e Scienze Sociali dell'Università di Potsdam e ricercatrice Associata del Centre for Citizenship, Social Pluralism and Religious Diversity Università di Potsdam. É membro del Rat für Migration, organo che raccoglie in Germania i maggiori studiosi sulle tematiche della migrazione. É Book rewiew editor di «Altreitalie. Rivista internazionale di studi sulle migrazioni italiane nel mondo» del Centro Altreitalie di Torino e collabora con la fondazione Migrantes per il Rapporto Italiani nel Mondo". A fine del prossimo marzo sarà la relatrice del convegno a Roma organizzato dalla Accademia dei Lincei, dal titolo "Le migrazioni degli italiani: adattamento alla crisi o nuova emigrazione”. La professoressa Pichler è una studiosa di uno dei fenomeni sociali più importanti dalla rivoluzione industriale ai tempi nostri: mercato del lavoro, emigrazione e immigrazione. Pichler sostiene, ad esempio, che "i trentini arrivati in Germania negli anni '50 e '60 erano forse più preparati professionalmente: molti avevano una qualifica professionale, erano artigiani ed infatti tanti trentini hanno trovato impiego non nelle grandi industrie nei settori più bassi della produzione, ma in piccole e medie imprese o aziende artigianali dove potevano usufruire delle loro conoscenze".(NoveColonneATG)

CONFERENZA CROCE ROSSA E MEZZALUNA ROSSA PRESENTATO DALL’ITALIA UN IMPEGNO SOLENNE APERTO ALL’ADESIONE DI ALTRI PAESI, A INTRAPRENDERE TUTTE LE AZIONI NECESSARIE A GARANTIRE CHE I BAMBINI POSSANO VIVERE IN SICUREZZA E GODERE DEI LORO DIRITTI FONDAMENTALI ANCHE IN SITUAZIONI DI CONFLITTO

GINEVRA- In occasione della 33^ Conferenza della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa che si apre a Ginevra, l’Italia, da sempre vicina alle esigenze delle categorie più vulnerabili durante conflitti armati, ha presentato – informa la Farnesina - un impegno solenne aperto all’adesione di altri Paesi (cosiddetto “open pledge”), a intraprendere tutte le azioni necessarie a garantire che i bambini possano vivere in sicurezza e godere dei loro diritti fondamentali anche in situazioni di conflitto. L’impegno italiano è diretto alla prevenzione della violenza nei confronti dei bambini, in particolare, attraverso iniziative finalizzate a dare continuità all’istruzione e a favorire l’accesso delle operazioni umanitarie ai bambini nelle zone di conflitto, nonché attraverso campagne di sensibilizzazione contro il reclutamento e l’uso dei bambini nei conflitti armati. L’auspicio è che il “pledge” promosso dall’Italia possa raccogliere il più ampio numero di adesioni e rappresentare dunque un passo concreto verso un mondo in cui tutti i bambini possono crescere liberi da abusi e violenze ed avere la possibilità di imparare e sviluppare la loro personalità, anche in situazioni di conflitto armato. La Conferenza Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa rappresenta il più importante forum globale di discussione sul Diritto Internazionale Umanitario, ovvero quell’insieme di norme che, durante un conflitto, proteggono i civili, anche regolando l’impiego di armamenti, mezzi e metodi di guerra. L’Italia ha partecipato attivamente ai lavori preparatori della Conferenza che si riunisce ogni quattro anni e che quest’anno offrirà l’opportunità di riflettere sull nuove e complesse sfide che emergono nei conflitti armati, quali la proliferazione di gruppi armati non statali e la difficoltà di garantire l’incolumità degli operatori umanitari. Durante la Conferenza si svolgeranno dibattiti ed eventi e saranno negoziate risoluzioni tematiche. L’Italia promuove con convinzione lo sviluppo e l’applicazione del Diritto Internazionale Umanitario, nella ferma convinzione che il suo rispetto sia una condizione essenziale per garantire che dopo la guerra possano tornare la pace, la sicurezza, la stabilità, e quindi la crescita armoniosa di tutte le popolazioni del mondo. Riteniamo fondamentale che le parti coinvolte nei conflitti armati rispettino i limiti posti dal diritto internazionale. Affinché sia assicurata giustizia alle vittime e si abbia un effetto deterrente, è poi fondamentale che i responsabili delle violazioni del Diritto Internazionale Umanitario siano chiamati a rispondere dei loro crimini, anche attraverso l’azione della Corte Penale Internazionale. Richiamandosi allo “Spirito di Solferino”, la nostra azione umanitaria si ispira ai principi di umanità, neutralità, imparzialità e indipendenza, sostenendo numerose iniziative volte a garantire il rispetto del Diritto Internazionale Umanitario. L’Italia è parte delle più importanti Convenzioni Internazionali in materia e promuove con determinazione il Diritto Internazionale Umanitario in tutti i fora internazionali. (Inform)

CALZATURIERO, LE IMPRESE ITALIANE CHIEDONO IL MARCHIO DI TUTELA

Roma – Secondo quanto rilevato nell’indagine condotta dall’Eurispes “Strategie di difesa attiva del Made in Italy calzaturiero”, presentata il 4 dicembre presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, quasi la totalità (94%) di chi opera nel distretto ha dubbi sull’efficacia della tutela europea nei riguardi del Made in Italy. Circa la metà (49,4%) ritiene che la presenza di un marchio legato al territorio italiano rappresenti un’efficace tutela per i prodotti. In particolare, l’istituzione di una legge che possa permettere di applicare il Made in Italy sulla scarpa, viene visto come un aspetto positivo che potrebbe aiutare: ad attrarre maggiori investimenti stranieri (35%); aumentare i volumi delle vendite (32,5%); aumentare i volumi produttivi (16,9%). L’88% dei player intervistati sarebbe favorevole alla creazione di un ente certi ficatore che controlli e definisca i requisiti per disciplinare l’apposizione di marchio Made in Italia su un prodotto calzaturiero. Dal punto di vista dei consumatori, invece, ciò che contraddistingue le scarpe Made in Italy sono l’artigianalità della produzione (49,6%); il riconoscimento della durata nel tempo (26,5%); la realizzazione di prodotti con materiali ricercati e di alta qualità (26,4%). Qual è la geografia percepita del Made in Italy calzaturiero? Le regioni che i consumatori ritengono più vocate alla produzione della scarpa italiana sono: le Marche (è la regione più considerata con il 47,6% delle preferenze), Toscana (47,4%), Lombardia (32,9%), Veneto (28,1%). La Campania è riconosciuta come luogo di produzione di scarpa italiana solo dal 16,7% del campione, la Puglia addirittura solamente dal 3,2%. È, quindi, evidente che le Marche sono in grado di posizionarsi nella mente dei consumatori come un territorio fortemente legato alla scarpa, in maniera più rilevante rispetto ai distretti concorrenti. È importante considerare, in questo senso, che più di otto intervistati su dieci (82%) è disposto a pagare un prezzo abbastanza o poco superiore per le scarpe Made in Italy, rispetto ad un prodotto privo di tale indicazione. (NoveColonneATG)

"LOMBARDIA CHIAMA EUROPA": A BRUXELLES IL CONVEGNO CON L’ENTE BERGAMASCHI NEL MONDO

BRUXELLES - Avrà luogo domani, 10 dicembre, presso la sede della Delegazione di Regione Lombardia a Bruxelles, il convegno “Lombardia chiama Europa”, sintesi di un percorso realizzato in termini di promozione della realtà lombardo-bergamasca in contesto europeo, che vedrà protagonista l’Ente Bergamaschi nel Mondo. Si aprirà alle ore 18.00, il convegno che verrà moderato da Mauro Rota, Presidente Circolo dell’Ente Bergamaschi nel Mondo di Bruxelles, che accoglierà gli invitati e gli ospiti, per poi iniziare il convegno alle 18.30, con Folco Ciulli, della Delegazione Regione Lombardia, Giovanni Malanchini, Consigliere Segretario Consiglio Regione Lombardia, Dario Violi, Consigliere Segretario Consiglio Regione Lombardia, Sara Lazzarin, Istitutional & European Relations Officer Consiglio Regione Lombardia, e Agostino Candito, Istitutional & European Relations Officer Consiglio Regione Lombardia. La seconda parte dell’iniziativa, verterà invece su “Il Consiglio regionale e l'Europa”, e avrà come relatori Marco Zanni, Europarlamentare, Carlo Personeni, Presidente Ente Bergamaschi nel Mondo, e Duilio Baggi, Vicepresidente Ente Bergamaschi nel Mondo. “Strategie di promozione culturale” sarà invece il tema del terzo segmento, e avrà come ospiti Silvana Scandella, Segretaria Circolo di Bruxelles dell’Ente Bergamaschi nel Mondo, la Direttrice Centro di Ricerca D.L.C.M. e Michele Ottati, delle ACLI Belgio. Ultima parte della serata dedicata alla cosiddetta “seconda ondata”, con il quale si discuterà con Steven Van Raemdonck, Taste Italy – BUONISSIMO; Gabriele Pellegrini, della Rivista BUONISSIMO - Rete di sinergie, e Mauro Rota, Coordinatore Ente Bergamaschi nel Mondo. Seguirà rinfresco con promozione dei prodotti enogastronomici bergamaschi. (aise)

DALL’ITALIA UN MILIONE DI EURO PER L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEI RIFUGIATI VENEZUELANI IN BRASILE LA COOPERAZIONE ITALIANA SOSTIENE I PROGETTI DEL COMMISSARIATO DELLE NAZIONI UNITE PER I RIFUGIATI (UNHCR) NEL PAESE SUDAMERICANO

ROMA - A seguito dell’impegno formulato dal vice ministro agli Esteri, Emanuela del Re in occasione della Conferenza di Bruxelles di solidarietà sulla crisi dei migranti e rifugiati venezuelani, la Cooperazione italiana ha disposto un contributo di 1 milione di euro a favore delle attività realizzate in Brasile dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) nel quadro del progetto “Providng Protection and Humanitarian Assistance to UNHCR’s persons of concern affected by the Venezuela situation” in materia di prima accoglienza dei rifugiati (organizzazione delle strutture e dei servizi di protezione) e processi di integrazione, con particolare attenzione ai gruppi vulnerabili (donne, minori, minori non accompagnati ed indigeni waraos). Il contributo si pone in linea di continuità con il precedente stanziamento di 500 mila euro per il 2018 a favore delle attività di UNHCR in Brasile nel quadro della risposta all’emergenza dei rifugiati venezuelani a Boa Vista e Pacaraima. “Con questo nuovo contributo – afferma l’ambasciatore d’Italia in Brasile, Antonio Bernardini, - l’Italia rinnova il suo impegno umanitario a sostegno delle attività di accoglienza, protezione ed interiorizzazione dei migranti e rifugiati venezuelani condotte da UNHCR in Brasile. Prendiamo atto dell’ottimo lavoro svolto da UNHCR insieme alle altre agenzie delle Nazioni Unite e ai partner della società civile nel quadro dell’Operazione Acolhida, organizzata dal Governo brasiliano”. (Inform)

EXPO 2020 – CRUI: QUASI 300 DOMANDE PER TIROCINI FORMATIVI PRESSO PADIGLIONE ITALIA

ROMA - Sono quasi 300 gli studenti da tutta Italia che hanno risposto al bando promosso dalla Fondazione della Conferenza dei rettori delle Università italiane (CRUI) e dal Commissariato per svolgere un tirocinio trimestrale presso il Padiglione Italia all'Expo 2020 di Dubai. Le domande sono arrivate da iscritti a 28 atenei pubblici e privati tra i quali l’Università degli studi dell’Insubria di Varese, la Luiss di Roma, l’Orientale di Napoli. Dodici studenti potranno svolgere il tirocinio, confrontandosi con i coetanei provenienti da tutti i Paesi partecipanti all'Esposizione Universale che prenderà il via il 20 ottobre del prossimo anno. Queste le Università coinvolte e il numero delle domande presentate tra parentesi: Insubria (34), Bergamo (33), Bologna (31), Parma (28), LUISS (20), Macerata (17), Ca’ Foscari Venezia (12), Napoli l’Orientale (12), Genova (10), Brescia (10), Milano Iulm (8), Trento (8), Napoli Federico II (8), Padova (8), Sassari (8), Milano Bocconi (7), Firenze (6), Perugia Stranieri (6), Roma Sapienza (6), Campania Vanvitelli (6), Perugia (4), Siena (4), Milano Bicocca (2), Roma Lumsa (2), Urbino (2), Tuscia (2), Messina (2), Salerno (1). (aise)