PILLOLE DI STORIA

IL 25 ottobre del 1845, la famiglia imperiale russa, sbarcava a Palermo per svernare nella città che dai suoi congiunti reali di Prussia era stata consigliata per la salubrità del clima di cui godeva.

L’evento fu accompagnato da grande curiosità ma soprattutto da espressioni di simpatia del popolo palermitano per i sovrani russi, appena turbate da un velenoso sonetto, scritto e diffuso dal barnabita Ugo Bassi, che ricordava, a chi ne era all’oscuro, la feroce repressione della insurrezione polacca ordinata proprio dallo zar Nicola I. Il soggiorno dell’imperatore di tutte le Russie durò quaranta giorni mentre l’imperatrice, anche per motivi di salute, e la figlia Olga rimasero a Palermo, alloggiati nella villa dell’Olivuzza, non ancora proprietà dei Florio, messa loro a disposizione dalla principessa Shahoskoy, fino alla successiva primavera. Lasciando Palermo, lo zar si fermò a Napoli come doveroso atto d’omaggio al sovrano della terra che l’aveva ospitato. L’incontro fra lo zar Nicola e Ferdinando II, al di là del contesto formale, mise a nudo le difficoltà in cui si dibatteva la dinastia Borbone Due Sicilie. Lo zar si rese conto che Ferdinando, ostinato nelle sue chiusure, non aveva idee chiare sulla situazione internazionale e, certamente in buona fede, con fare paternalistico si impegnò a dare buoni consigli al suo interlocutore. Gli consigliò, fra l’altro, di tenere buoni rapporti con la Francia di Luigi Filippo ma soprattutto con l’Austria che costituiva un punto di riferimento certo nell’equilibrio geopolitico europeo, il che voleva dire che, in ogni caso, doveva diffidare dell’Inghilterra. A quanto pare l’atteggiamento protettivo che lo zar manifestava nei suoi confronti, aveva ulteriormente irritato Ferdinando come l’avevano irritato le informazioni sul comportamento ossequioso dei palermitani nei confronti della famiglia imperiale russa. Anche questo convinse Ferdinando a raggiungere Palermo, con la scusa di una ricognizione della consistenza delle forze armate di stanza in Sicilia, ai primi di maggio del 1846. Il suo intento era ma in realtà quello di saggiare il polso della popolarità dei Borbone. Ferdinando , con accanto la consorte, percorse in calesse le strade di Palermo ma, come ci informa la relazione del console francese de Cussy, ebbe la sorpresa di constatare che il percorso del corteo regale non destava alcun interesse nelle popolazioni; le strade erano infatti semideserte e non si registrò alcun episodio che testimoniasse amore ed attaccamento alla dinastia. Era un evidente segnale che a Palermo la dinastia veniva percepita come estranea, un segnale che non fu raccolto dal sovrano Borbone il quale piuttosto che interrogarsi sul perché accadesse tutto questo, si limitò a rinnovare il suo disprezzo nei confronti dei suoi sudditi siciliani. Pasquale Hamel

USA, VERSO STRETTA PER I VISTI. TRUMP VUOLE CONTROLLI SUI PROFILI SOCIAL

Washington, 31 marzo 2018 - In futuro chi vorrà entrare negli Stati Uniti rischia di vedersi chiedere le chiavi di accesso ai propri profili Facebook, Twitter, Google. L'amministrazione Trump intende dare una stretta alla richiesta per ottenere un visto di ingresso negli Stati Uniti. I social perchè? Le autorità americane potranno così controllare tutta la storia online di una persona per verificare, ad esempio, se è un estremista, se presenta segnali di radicalizzazione o di attività di proselitismo. La proposta del dipartimento di Stato potrebbe riguardare circa 14,7 milioni di persone ogni anno. I controlli riguarderebbero tutti sia visti per immigrati sia per non immigrati. La proposta è al vaglio dell'Ufficio Usa di gestione e budget. L'intrusione sui social ha scatenato i gruppi per la tutela delle libertà civili, che contestano un'invasione della privacy che danneggerebbe la libertà di espressione. Infatti, secondo le critiche, le persone si limiterebbero nell'espressione online nel timore di come possa essere interpretato il loro pensiero, ma anche solo le parole o uno scherzo, dal governo Usa al momento dell'ottenimento del visto. Il New York Times sostiene che nel mirino ci sarebbero almeno 20 piattaforme online operanti in Usa: Facebook, Flickr, Google+, Instagram, LinkedIn, Myspace, Pinterest, Reddit, Tumblr, Twitter, Vine e YouTube. Ma anche social esteri come Weibo o il russo VK. Nello specifico chi richiede il visto dove fornire tutte le identità utilizzate sui social network negli ultimi cinque anni. Secondo la Bbc, sono richiesti sia i numeri di telefono, che gli indirizzi e-mail, i numeri dei vecchi passaporti, e la cronologia di viaggio degli ultimi cinque anni. Inoltre i richiedenti devono indicare se sono mai stati rimpatriati da un Paese o se ha parenti coinvolti in attività terroristiche. Esentati i cittadini di Paesi ai quali gli Usa garantiscono uno status 'visa-free'. Nessun problema quindi per Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Giappone, Corea del Sud o Canada. Al contrario potrebbero incontrare problemi per viaggi di lavoro o di vacanza i cittadini di Paesi non esenti come India, Cina e Messico. Il dipartimento di Stato ha spiegato che "a tutti i richiedenti visto chiediamo già limitate informazioni di contatti, cronologia di viaggio, informazioni su membri della famiglia, e precedenti indirizzi. Raccogliendo queste informazioni aggiuntive rafforzeremo il nostro procedimento per controllare questi richiedenti e confermare la loro identità". Già ora, in base a regole del maggio scorso, le autorità Usa possono verificare gli pseudonimi utilizzati sui social network se ritengono che questa informazione sia necessaria per confermare l'identità o condurre controlli più rigorosi per la sicurezza nazionale. (da quotidiano.net)

IIC BRUXELLES: PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL VERDI DI PARMA 2018

BRUXELLES - Si terrà l’11 aprile, presso l’Istituto italiano di Cultura di Bruxelles, alle 19.30, la presentazione dell’edizione 2018 del Festival Verdi di Parma. Per l’occasione, si terrà il concerto di Sinapsi Opera Soloist, in collaborazione con il festival Verdi di Parma e Busseto. Alla presenza di Anna Maria Meo, direttore generale del Teatro Regio di Parma, verranno eseguiti brani di grandi direttori e compositori come Verdi (con fantasie da “La forza del destino”, “la Traviata”, “I Masnadieri” ecc.), Caplet e Mascagni. I musicisti coinvolti sono Filippo Mazzoli al flauto; Grazia Raimondi al violino; Corrado Orlando al clarinetto; Massimo Tannoia al violoncello e Raffaele Cortesi al pianoforte. (aise)

“L’UNIONE FA LA FORZA”: L’ASSOCIAZIONE PUGLIESI NEL MONDO CHIAMA A RACCOLTA I CORREGIONALI

ROMA - L’Associazione Internazionale “Pugliesi nel Mondo”, attraverso le proprie iniziative, è intenzionata ad incontrare i corregionali, nati o avente origine, impegnati in politica, a tutti i livelli, amministratori e dirigenti e che vivono nelle altre Regioni e Paesi.“L’Unione fa la Forza” questo il motto dell’iniziativa, che si propone di creare una rete che porti benefici al territorio, ai pugliesi emigrati e lontani dalla propria terra di origine, ai giovani, che sono la vera risorsa della Puglia. L’intenzione è quella di organizzare un primo incontro, per questo motivo l’invito a tutti, anche ai neo eletti alle ultime consultazioni elettorali, è quello di confermare la propria adesione all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. (aise)

ORIGINI ITALIA: ULTIMI DUE MESI PER LE CANDIDATURE

TRIESTE - Da oggi, mancano due mesi esatti alla scadenza del bando 2018 per partecipare al corso di formazione manageriale "Origini Italia" destinato ai giovani discendenti di emigrati italiani residenti all'estero, in particolare nei Paesi extraeuropei. Anche quest’anno a promuovere e organizzare il corso è la MIB School of Management di Trieste, con il patrocinio del MAECI e in collaborazione con ICE/ITA Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Lo scopo del corso è quello di favorire la collaborazione fra le imprese italiane e i cittadini di origine italiana nel mondo, consentendo ai partecipanti di conoscere la terra di origine dei loro avi, ritrovandone cultura, storia e lingua, e affrontando nel contempo esperienze di tipo imprenditoriale e manageriale in collaborazione con importanti imprese italiane, anche in vista della creazione di futuri rapporti lavorativi fra l'Italia e i Paesi di provenienza. L'iscrizione al corso è gratuita e gli organizzatori assicurano ai partecipanti la copertura dei costi di viaggio, alloggio e vitto per tutto il periodo del corso stesso, la cui durata sarà di 5 mesi, dal 29 ottobre 2018 al 6 aprile 2019. Informazioni più dettagliate sui contenuti del corso e sui requisiti di ammissione - unitamente ai moduli per l'iscrizione online - sono reperibili sul sito internet del MIB. La scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione è fissata al 31 maggio 2018.(aise)