EMILIA ROMAGNA: SOSTEGNO ECONOMICO AL RIENTRO DI CONNAZIONALI INDIGENTI BOLOGNA - La Regione Emilia Romagna sostiene il rientro di cittadini italiani e di loro familiari residenti all’estero riconoscendo a coloro che versino in condizioni di indigenza un rimborso parziale alle spese di viaggio e di trasporto delle masserizie. Analogo sostegno è previsto anche per le spese per il trasporto e la traslazione sul territorio regionale di salme di emigrati e di loro familiari. A darne notizia è la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, spiegando che la Giunta regionale ha emanato, con Deliberazione 1591/2016, direttive ai Comuni della Regione Emilia-Romagna affinché provvedano alla raccolta e alla istruttoria delle domande presentate da cittadini italiani e loro familiari rimpatriati da non più di due anni che acquisiscano o riacquisiscano la residenza in un Comune dell’Emilia-Romagna. Possono presentare domande cittadini italiani e loro familiari rimpatriati da non più di due anni che acquisiscano o riacquisiscano la residenza in un Comune dell’Emilia-Romagna e che versino in stato di indigenza verificato dal Comune secondo i criteri normalmente utilizzati per l’accertamento di tale condizione dei cittadini residenti. I cittadini interessati potranno quindi presentare domanda in carta libera, corredata dalla necessaria documentazione, ai Comuni che provvederanno a verificare i requisiti previsti e ad anticipare i rimborsi agli aventi diritto. Il rimborso delle spese sostenute verrà riconosciuto sulla base dei valori massimi fissati dalla Deliberazione 1591/2016. (aise)
 
“IN VIAGGIO 2017”: ANDREA IACOMINI (UNICEF ITALIA) RACCONTA LE STORIE DEI BAMBINI VULNERABILI IN ITALIA E NEL MONDO
 
ROMA - Riparte il 2 marzo da Bari il “Viaggio” di Andrea Iacomini, Portavoce di UNICEF Italia, in tutta la penisola per raccontare le storie dei tanti bambini che vivono in contesti di emergenza, in situazioni di emarginazione sociale e di grande vulnerabilità. Il nuovo tour “In Viaggio 2017” riprende l’esperienza teatrale del 2015, che ha visto il Portavoce raccontare attraverso un monologo le storie dei bambini “invisibili”, questa volta articolata in una serie di incontri con scuole ed università, la presentazione del suo ultimo romanzo “Il Giorno Dopo” e un ciclo di conferenze in tutta Italia. Si parlerà non solo dei bambini siriani, vittime di una guerra che sembra non finire, quelli di Yemen, Afghanistan, Iraq, Centrafrica e Sud Sudan o dei piccoli migranti che arrivano da soli in Europa, ma anche dei bambini italiani colpiti dai recenti terremoti, quelli che vivono in condizioni di emarginazione sociale e povertà. Il viaggio di Iacomini da Roma a Bari, da Como a Trapani sarà l’occasione per discutere dei diritti dei bambini e delle nuove sfide umanitarie ma anche di visitare quelle situazioni di degrado vicine a noi e spesso ignorate. Dai “ghetti” di migranti del sud Italia fino ad arrivare alle zone di frontiera di Como e Ventimiglia, dai centri di accoglienza sorti in varie regioni ai container dove vivono decine di bambini italiani in attesa di una nuova casa. Un viaggio che vuole far breccia nella mente e nel cuore dell’opinione pubblica. “Avrò con me solo una telecamera per documentare in ogni città non solo il disagio in cui vivono i bambini ma anche le eccellenze di molti comuni del nostro Paese nell’accoglienza dei minori e nei servizi per le famiglie”, ha dichiarato Iacomini. “Viviamo un’epoca storica difficile. C’è un grande bisogno di raccontare, rispetto a chi alza muri o parla di pulizia etnica, le storie di chi fugge dai propri paesi, le motivazioni che stanno alla base di fughe dalla disperazione”. “Avvicinare, non allontanare le questioni che ci riguardano e che prima o poi faranno parte del nostro quotidiano. Il senso di questa nuova esperienza sarà proprio quello di informare gli italiani, di mostrare loro la verità, illuminare le periferie dimenticate del mondo di cui ancora si continua a parlare ad intermittenza e offrire un tipo di informazione reale, pulita, senza filtri anche su ciò che l’UNICEF fa in tutti i paesi del mondo”. (aise)
 
VENEZUELA: 82% DELLE FAMIGLIE VIVE IN POVERTÀ
 
CARACAS - “Un primato dopo l’altro ma tutti indesiderati. Il Venezuela non è solo la nazione con il maggior numero di vittime della violenza, con il maggior numero di sequestri, con il peggior indice di libertà economica, con il maggior tasso di inflazione, con la maggior caduta del Pil; è, oggi, anche quello con la crescita piú veloce della povertà. Stando all’indagine “Encuesta sobre Condiciones de Vida”, in Venezuela la miseria oramai colpisce l’82 per cento delle famiglie. Una percentuale che catapulta ín cima alla classifica dei paesi piú poveri dell’America Meridionale”. A rilanciare la notizia è “La voce d’Italia”, quotidiano online diretto a Caracas da Mauro Bafile. ““Per la prima volta nella storia del Paese – ha sottolineato il psicologo Angel Oropeza, uno degli esperti che hanno realizzato l’indagine -, sono 82 per cento le famiglie sulla soglia della povertà”. Lo studio presentato recentemente ha coinvolto analisti e studiosi dei fenomeni sociali delle tre università di maggior prestigio del Paese: l’Università Centrale del Venezuela, l’Università Católica Andrés Bello, l’Università Simón Bolívar. Il professore Oropeza, docente e ricercatore della “Ucab” e della “Usb”, ha ricordato nel corso di una programma radio moderato da Jesús “Chuo” Torrealba, ex Segretario Esecutivo del Tavolo dell’Unità, che sono giá tre anni consecutivi che si realizzano queste indagini. Messi a confronto i risultati emerge una realtà inquietante: il deterioramento della qualità di vita del venezuelano è stato “brutale”: il tasso di povertà è passato dal 48 per cento all’82 per cento. In altre parole le famiglie che hanno difficoltà per fare almeno tre pasti al giorno si sono quasi duplicate. Ma non è tutto. – C’è un 52 per cento delle famiglie venezuelano che hanno superato la soglia della povertà estrema – ha denunciato il professore Oropeza -. Una elemento ci ha sorpreso moltissimo analizzando i risultati dell’inchiesta svolta lo scorso anno: il 75 per cento delle persone avvicinate ha confessato di aver perso un promedio di 8 chili e mezzo senza alcun controllo e nel caso della fascia di popolazione piú povera fino a 9 chili. Secondo l’indagine realizzata dalle tre università, 9,6 milioni di abitanti consuma solo due pasti al giorno, a volte solo uno e per lo piú la loro dieta è povera di proteine. Non sorprendono, quindi, i casi di morte per denutrizione nella popolazione infantile, che si sono verificati nelle ultime settimane. La realtà descritta dal professore Oropeza è la conseguenza della severa mancanza di alimenti e prodotti di consumo quotidiano, dell’inflazione della quale non si conosce l’entità e della crisi economica. Il Venezuela non è piú sull’orlo della crisi umanitaria ma sull’orlo della catastrofe umanitaria”. (DA La Vove d’Italia - aise)
 
ITALIANI ALL'ESTERO - GERMANIA - ROSSI(COMITES DORTMUND):"CAMPAGNA INFORMATIVA CORSI DI LINGUA MADRE STUDENTI PRIMARIA E SECONDARIA
 
LAND NORDRENO-WESTFALIA" "In occasione della giornata internazionale della lingua madre che si tiene il 21 febbraio, il Comites di Dortmund sostiene, con una campagna informativa, i Corsi di lingua madre - HSU-Italienisch (Herkunftssprachlicher Unterricht) rivolti agli studenti della primaria e della secondaria, finanziati e organizzati dal Land Nordreno-Vestfalia. Perché mantenere un contatto con le proprie origini linguistiche e crescere bilingui è il primo passo verso una nuova consapevolezza europea." Lo annuncia una nota della Presidente del Comites di Dortmund Marilena Rossi. "Il 21 febbraio si celebra la giornata mondiale della lingua madre, istituita dall’Unesco nel 1999. L’obiettivo della giornata, che viene osservata ogni anno dal febbraio 2000, è quello di promuovere la diversità linguistica e culturale e il multilinguismo. Le lingue sono gli strumenti più potenti di conservazione e sviluppo del nostro patrimonio materiale e immateriale. E proprio su questo si basa la campagna indetta dal Comites di Dortmund a sostegno dei corsi di lingua madre HSU-Italienisch (Herkunftssprachlicher Unterricht) rivolti agli studenti della primaria e della secondaria, finanziati e organizzati dal Land Nordreno-Vestfalia, un concetto dove materiale e immateriale si uniscono, enfatizzando il fatto che crescere bilingui è il primo passo verso una nuova identità europea, fatta di opportunità e di meraviglie. Il gioco di questo doppia possibilità - spiega la Presidente del Comites - viene sottolineato da un’immagine che si può guardare in due direzioni, semplicemente capovolgendola. Un “HO” nel centro della foto può essere letto come verbo avere o come espressione di stupore. Simile al duplice destino della lingua madre che è fatto di identità e valori che si possono trasformare in doppie opportunità di convivenza e di sviluppo per chi la conosce. È stato realizzato un cofanetto di promocard su questo concept creativo che verrà distribuito alle famiglie. Sono state selezionate 5 categorie di eccellenza italiana per cui vale la pena parlare l’italiano: la buona cucina, la grande arte, la grande letteratura, il grande design e le grandi scoperte. E per ognuna di queste viene spiegato come studiare l’italiano metta in connessione gli studenti con la doppia possibilità di partecipare sia da protagonista che da spettatore all’immensa cultura che li lega alle origini." conclude la Presidente del Comites di Dortmund, Marilena Rossi.(20/02/2017-ITL/ITNET)
 
ITALIANI ALL'ESTERO - SPAGNA - DAL COMITES DI MADRID: " MODIFICHE PROCEDURE RILASCIO PASSAPORTI CONSOLI ONORARI".
 
Il Garante privacy ha dato il via libera all’introduzione di alcune modifiche nella procedura di rilascio del passaporto elettronico per gli italiani residenti all’estero." A far presente l'importante informazione il Comites di Madrid, che spiega in una nota : "Le integrazioni proposte semplificheranno e renderanno più sicuri i processi di acquisizione e trasmissione dei dati da parte dei Consoli onorari abilitati. La novità, proposta dal MAE e approvata dal Garante, prevede che i Consoli onorari, dotati di appositi dispositivi mobili, trasferiscano direttamente e, in via telematica al MAE, la documentazione acquisita, anziché alla sede consolare competente, che a sua volta riceverà le informazioni necessarie al rilascio del passaporto dal Ministero. Quattro sono i vantaggi essenziali:
1) Maggiore sicurezza: i dati raccolti saranno cancellati dalla postazione mobile all’atto della trasmissione al Ministero, utilizzando una procedura di autenticazione forte e tecniche di cifratura dei dati personali e biometrici sui dispositivi mobili;
2) Semplificazione: si eviterà il trasporto fisico delle postazioni mobili;
3) Risparmio: costi inferiori rispetto al passato;
4) Evoluzione: ampliamento del numero dei Consoli onorari per la raccolta dei dati sul territorio I funzionari itineranti continueranno, invece, a seguire la procedura in vigore. "(20/02/2017-ITL/ITNET)