ED È SUBITO SERA. RICADUTE. Evocare lo scollamento tra politica e società è talmente ovvio da non trovare, paradossalmente, nulla di meglio da aggiungere per provare a decifrare la confusione che ci circonda. Nell'intreccio di situazioni sempre più complesse, persino Diogene con la sua filosofica saggezza e il suo mitico lanternino, farebbe fatica a rischiarare la scena. I nervi sono a fior di pelle e l'eccitazione spasmodica, enfatizzata dalla rete, che ha contrassegnato la Brexit, l'elezione di Trump e in ultima analisi anche il referendum italiano, ne è d'altronde una dimostrazione eloquente. I vecchi schemi sono saltati e quelli nuovi sono come certe idee: pochi, ma confusi. Ovunque, nei luoghi in cui il disagio sociale coniugato alla rabbia si rivolta contro la casta e non pare più disposto a fare sconti, prevale la sensazione – e qui chiediamo venia a Quasimodo per l'indebita citazione – che sia subito sera. Anzi, notte. (ADL - Renzo Balzelli)
 
LIBRI, LA FIERA DELLA PICCOLA E MEDIA EDITORIA GUARDA ALL’ESTERO
 
Roma - “Più libri più liberi”, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria che si tiene fino a domenica al Palazzo dei Congressi di Roma, conferma e potenzia la vocazione internazionale del settore con la 12.ma edizione del Fellowship Program, il progetto a favore dell’internazionalizzazione degli espositori della Fiera che quest’anno rientra nel progetto europeo Aldus sostenuto da Creative Europe. Realizzato grazie anche all’intervento di ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane e della Regione Lazio per il tramite di Lazio Innova, il Fellowship porta in fiera 15 operatori stranieri per fargli conoscere il meglio della produzione editoriale della piccola editoria e favorire così la cessione di diritti italiani all’estero. Paesi di provenienza della delegazione di quest’anno: Canada, Danimarca, Emirati Arabi, Germania, Grecia, Israele, Lettonia, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Stati Uniti, Turchia. Oltre agli incontri B2B è collegato al Fellowship l’incontro del programma professionale Quando le fiere cambiano la geografia in cui verranno presentati i dati aggiornati dell’indagine import-export diritti. (NoveColonne ATG)
 
TV, RAI: BRACCIALETTI ROSSI, SUCCESSO TRA I GIOVANI
 
Roma - "Con quasi 5 milioni di spettatori si è chiusa la terza stagione di Braccialetti Rossi, una delle serie che negli ultimi anni hanno cambiato la fiction italiana. Per la prima volta una grande rete televisiva europea ha proposto al grande pubblico in prime-time una storia in cui i protagonisti sono ragazzi che si incontrano in un ospedale, raccontata con il loro punto di vista. I temi della malattia, del dolore, della morte, ma anche dell’amicizia, del coraggio, dell’amore, sono stati trattati in modo sincero e vero" ha dichiarato la direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta. "Ogni puntata della serie è stato il programma più visto della serata, ma è soprattutto lo straordinario successo tra giovani e adolescenti, su Rai1, sul web e nei social media, che rende Braccialetti Rossi un programma unico. Il 36% delle ragazze ha seguito la fiction. Ringrazio la Palomar di Carlo degli Esposti, il regista Giacomo Campiotti e lo sceneggiatore Sandro Petraglia, i giovani protagonisti e gli attori affermati che generosamente e con entusiasmo hanno aderito al progetto, e il musicista Niccolò Agliardi, per aver prodotto insieme a Rai Fiction un’opera che resterà come una esperienza coinvolgente e memorabile per una generazione di giovani. L'attenzione al racconto del coming of age e l'integrazione tra offerta lineare su Rai1 e offerta digitale e sui social - ha concluso Andreatta -sono al centro delle nuove strategie della Rai, nell'ottica di una media company in grado di rivolgersi a tutti i pubblici".(NoveColonne ATG)
 
REFERENDUM, CGIE: AVVIARE UNA RIFORMA ELETTORALE SUL VOTO ESTERO
 
Roma – Il Consiglio generale degli italiani all’estero esprime grande soddisfazione per la partecipazione dei cittadini italiani all’estero al referendum costituzionale del 4 dicembre. I cittadini italiani all’estero aventi diritto di voto erano 4'052'341, hanno partecipato 1'251'728, che corrisponde al 30.98 %. “Questi numeri – commenta il Cgie in una nota - parlano da soli e manifestano un forte legame tra gli espatriati e la madre patria. Una conferma della partecipazione che smentisce tutta la narrazione e la letteratura letta in particolare nelle recenti settimane sull’attendibilità e la legittimità del voto all’estero. Solo chi era prevenuto e animato da faziosi propositi ha tentato di mistificare il voto all’estero, chiedendone perfino l’annullazione. A risultato acquisito i fuochi incrociati si sono spenti per lasciare spazio alla ragione e al pragmatismo”. “E’ opportuno – continua la nota - ricordare a tutti noi, che il voto all’estero è un diritto costituzionale esteso a tutti i cittadini italiani ovunque essi risiedano, chiederne la soppressione o l’invalidamento in modo pretestuoso sarebbe un atto di supponenza”. Il Consiglio generale degli italiani all’estero “assieme ai Comites ed ai parlamentari eletti nella circoscrizione estero, assieme all’encomiabile lavoro svolto della rete diplomatica consolare italiana, si sono fatti garanti della riuscita del referendum – afferma il Cgie -. Tantissime sono state le iniziative pubbliche realizzate dai comitati dei due schieramenti, dai Comites e dalle associazioni che hanno concorso a formare l’opinione pubblica e la conoscenza delle elettrici e degli elettori all’estero. Un’impresa mastodontica a conferma di un grande amore per le sorti del nostro paese”. “In questa difficile fase post referendaria il CGIE chiede ai parlamentari italiani di evitare future illazioni sul voto all’estero e, invece, di avviare una riforma elettorale per rendere il voto all’estero più sicuro e meno dispendioso” conclude il Consiglio generale degli italiani all’estero. (NoveColonne ATG)
 
SIAMO TUTTI EMIGRANTI. IL NUOVO SPETTACOLO DEL FOLK-ACLI DI KAUFBEUREN
 
KAUFBEUREN - Il Gruppo folcloristico FOLK-ACLI di Kaufbeuren, il 4 dicembre scorso, davanti a circa 250 spettatori, ha debuttato ufficialmente nella Sala comunale con il nuovo Musical “Siamo tutti emigranti”. Presente anche il primo Borgomastro della cittadina algoviese, Stephan Bosse, che nel suo intervento di saluto ha sottolineato l’importanza per la Comunitá italiana e non solo di mantenere i legami e ravvivare le tradizioni d’origine. Il sindaco ha quindi ringraziato i 25 Componenti del Folk-ACLI gruppo che, fondato nel 1988, alla vigilia dei trent’anni di storia e d impegno, è un punto di riferimento e scuola di culture popolari per le giovani generazioni. “Siamo tutti emigranti” racconta - in sedici canti divisi in due atti, con scenografie, danze e recitazione - la storia d’amore, in un piccolo paese di pescatori in Sicilia, tra due giovani, incontratisi durante la vendemmia, costretti a dividersi con un destino di emigrazione. L’arrivo di barconi carichi di profughi sulle coste limitrofe, fuggiti dalla guerra e dalla violenza, interroga fortemente la popolazione e suscita nella giovane protagonista, rimasta sola ad attendere il ritorno del suo amato - lontano per lavoro al fine di assicurare loro un futuro - forti sentimenti di solidarietá, coraggio civile e condivisione di sentimenti. La musica dal vivo, con fisarmonica, chitarra, basso, clarinetto, violino, flauto, percussioni e marranzano, trasmette un messaggio di melodie e ritmi tipici della tradizione siciliana, molto apprezzato dal pubblico. La figura di un narratore, che introduce la diverse scene del racconto in italiano e tedesco, permette la completa comprensione dei testi presentati. Lo spettacolo, con ingresso gratuito, ha raccolto offerte per un totale di 720 euro, devoluti per la ricostruzione delle zone terremotate in Centro-Italia delle scorse settimane. Il Folk-ACLI di Kaufbeuren, come annunciato dal Coordinatore e Presidente ACLI Carmine Macaluso, é disponibile a presentare il nuovo musical “Siamo tutti emigranti” presso le Collettivitá italiane in Germania ed oltre e a rinunciare a qualsiasi forma d’ingaggio per, invece, sostenere il recupero dei territori colpiti dal terremoto nel Lazio, Umbria e Marche. (aise)