CORDOGLIO ALLE FAMIGLIE DELLE VITTIME Il PD svizzero esprime il proprio cordoglio alle numerose famiglie colpite da quest'ultima tragedia ferroviaria. Il groviglio di lamiere che le immagini televisive e del web mostrano ininterrottamente dalle 12.00 di ieri, stonano con la splendida e pacifica campagna pugliese fra Andria e Corato. Il ricordo di questa triste vicenda rimarrà vivo nei tanti feriti per fortuna sopravvissuti e nei numerosi volontari e professionisti intervenuti immediatamente per porre in salvo i feriti e dare conforto alle famiglie degli scomparsi. Perché sia avvenuto tutto ciò? È la domanda che tutti si pongono. Errore tecnico o errore umano? Nella sostanza nulla cambia il dato di fatto: 27 vite spezzate e numerosi i feriti, peraltro anche gravi! Commovente è lo slancio di coloro che hanno aiutato e donano il sangue. Certo le recriminazioni non mancano, ma si può solo guardare avanti e far si che i vari lavori già avviati per il raddoppio di quei numerosi unici binari tanto difusi a Sud, siano intrapresi e portati a termine in tempi rapidi, faovrendo così il miglioramento tecnico e nel contempo garantendo una maggiore sicurezza delle migliaia di i viaggiatori abituali che dal 1937 usano tale linea e non solo per i propri spostamenti. L'Italia ha la necessità di migliorare la propria rete ferroviaria e di renderla più sicura e moderna. L'ammodernamento non è più rinviabile, la sicurezza neppure. Questa tragedia lascia l'amaro in bocca, poiché sicuramente poteva esser evitata! Svizzera, 13 luglio 2016 p. il Segretario del PD Svizzero Michele Schiavone
 
“MARCINELLE E L'EMIGRAZIONE ITALIANA DI IERI E DI OGGI”: MICHELONI (PD) A PESCARA PESCARA -
 
Lunedì prossimo, 18 luglio, il senatore Pd Claudio Micheloni parteciperà all'incontro “Marcinelle e l'emigrazione italiana di ieri e di oggi”, organizzato a Pescara dal PD Abruzzo. L'incontro si svolgerà nella sede del partito, in via Lungaterno sud, 76. In questa occasione, verrà presentato il saggio di Toni Ricciardi "Marcinelle, 1956. Quando la vita valeva meno del carbone" (Donzelli). (aise)
 
COMITES NIZZA: RISPONDIAMO ALLA BARBARIE CON LA SOLIDARIETÀ
 
NIZZA - “Il Comites di Nizza, a nome della comunità italiana, condanna fermamente l'attentato di giovedi 14 luglio 2016, giornata di orgoglio nazionale, che avrebbe dovuto essere di grande festa per i francesi ma anche per noi italiani che abbiamo scelto di vivere in questa nazione”. Così in un post su Facebook il Comites di Nizza presieduto da Franco Valenti. “Decine di innocenti, donne, uomini e bambini, andati per condividere la gioia della festa, che consideriamo anche nostra, hanno perso tragicamente la vita, in modo orribile”, continua il Comites. “Un altro essere umano ha deciso di stroncare più vite possibili, piombando con un camion sulla folla! Queste violenze gratuite e barbare non ci lasciano inerti; rispondiamo con la nostra solidarietà alle vittime famiglie e con la nostra disponibiltà operativa”, sostiene il Comites proponendosi come punto di contatto per i connazionali interessati (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). (aise)
 
GARAVINI (PD): DOPO ANNI DI SPRECHI E CHIUSURE L’ENIT APRE NUOVE SEDI ANCHE IN EUROPA ROMA 
 
"Un'ottima notizia. Non solo in realtà emergenti come Cina, Emirati Arabi, India, Messico, Brasile, Argentina. Ma anche in Europa. Stanno per aprire quattro nuove sedi dell'Ente Nazionale per il Turismo a Berlino, Monaco di Baviera, Varsavia ed Amsterdam. Per promuovere e rilanciare l'attività turistica dell'Italia anche in quei Paesi da cui partono le maggiori ondate di visitatori italofili. E per potenziare soprattutto l'offerta promozionale in via digitale e sui social, così da attrezzarsi rispetto alle nuove modalità di consumo e modernizzare la promozione paesaggistica e culturale dell'Italia". Così Laura Garavini, deputata eletta in Europa e membro dell'Ufficio di presidenza del Pd alla Camera, all’indomani della presentazione del piano triennale dell’Enit. "Dopo anni di sprechi e di conseguenti razionalizzazioni, - riflette la parlamentare Pd – l'Enit riparte con un piano triennale di rilancio grazie alla Convenzione stilata con il Ministero dei Beni Culturali e con il Ministro Franceschini. Già in sede di Legge di stabilità il Governo aveva stanziato risorse (10 milioni di euro) a favore dell'Enit, integrate anche dall'intervento di noi deputati Pd eletti all'estero”. “I nuovi fondi per l'Enit, previsti dalla Convenzione (ulteriori 84 milioni in tre anni), dimostrano la strategica capacità del Governo di potenziare una realtà capace. Si tratta – conclude – di una vera svolta nelle politiche a favore della promozione turistica all'estero, che mira a valorizzare molto di più di quanto non sia stato fatto in passato il sistema paese nel mondo, senza creare carrozzoni". (aise)
 
PROVENZANO, GRASSO: PORTA CON SE’ TANTI MISTERI E VERITA’
 
Roma - “Bernardo Provenzano è stato per decenni il capo di Cosa nostra, macchiandosi di crimini e stragi efferate, nonché il vertice delle più segrete trame del nostro tempo. Grazie a una fortissima rete di supporto è stato latitante per più di 40 anni. Nonostante le mille difficoltà, nel 2006 riuscimmo a prenderlo, infrangendo il mito dell'invincibilità della mafia: da allora è stato in carcere, dove è morto”. Lo scrive su Facebook il presidente del Senato Pietro Grasso commentando la notizia della morte del boss mafioso, il 13 luglio. “Dalla sua cattura è iniziata la speranza di un cambiamento fino ad allora ritenuto impossibile – spiega Grasso -: l'impegno per distruggere il ‘sistema Provenzano’, fatto di profitti illeciti e di illegalità diffusa, di corruzione e di collusione all'interno sistema politico, imprenditoriale e affaristico. Porta con sé tanti misteri, pezzi di verità che abbiamo il dovere di continuare a cercare. Il bisogno di verità e giustizia non muore mai”. "Bernardo Provenzano – commenta l'ex pm antimafia Antonio Ingroia - non è stato solo un sanguinario capomafia ma è stato anche un abile uomo dello Stato, di quell' altro Stato che volle la trattativa e che per salvare se stesso scese a patti scellerati con Cosa Nostra macchiandosi insieme alla mafia di Provenzano di delitti e stragi. Non mi stupirei se qualcuno di quest' altro Stato pensasse che Provenzano meriti funerali solenni, funerali di Stato...". "Ci sono stati due Provenzano - aggiunge - il Provenzano ' u tratturi, detto così per la facilità con cui spianava, uccidendoli, i propri avversari, interni ed esterni alla mafia, e il Provenzano ' ragioniere', così soprannominato in quanto raffinato stratega mafioso che sapeva usare la violenza ma anche le arti della diplomazia bellica e della politica. Entrambi hanno sulla coscienza tante donne e uomini innocenti, vittime della violenza mafiosa. Ma lo Stato, quell' altro Stato, non è meno colpevole, avendo a sua volta sulla coscienza tante donne e uomini uccisi per proteggere Provenzano, come il medico Attilio Manca". "Troppi misteri - conclude Ingroia - con la morte di Provenzano non troveranno mai verità e giustizia. Misteri di mafia e misteri di Stato che il boss custodiva da anni e che purtroppo non ha mai voluto svelare. Li porta con sé nella tomba, lasciando una lunga scia di sangue". "La morte di Provenzano non rappresenta la fine di un'epoca, perché la mafia non è ancora vinta". Così Gianni Tonelli, segretario Generale del Sap, sindacato Autonomo della Polizia, in un tweet. "Non è ancora il momento di abbassare la guardia nei confronti della criminalità organizzata".(NoveColonne ATG)
 
MIGRANTI, 29MILA ACCOLTI NEL 2015: COINVOLTI 800 COMUNI
 
Roma - Sono 29.761 le persone accolte nel 2015 nei progetti del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar). I progetti hanno messo a disposizione 21.613 posti di accoglienza con una rete di 376 enti locali titolari di progetto (339 comuni, 29 province e 8 unioni di comuni) per circa 800 Comuni coinvolti nell'accoglienza. Sono alcuni dei numeri del Rapporto Annuale 2015 dello Sprar, presentato il 13 luglio a Roma. Oltre il 40% delle presenze si è registrato nel Lazio (22,4% del totale nazionale con 2.500 posti su Roma) e in Sicilia (20,1%), seguite da Puglia (9,4%) e Calabria (8,9%). Il numero di minori stranieri non accompagnati accolti nei progetti dello SPRAR sono stati 1.640 su una rete attiva di 977 posti. I progetti Sprar hanno erogato complessivamente 259.965 servizi. Tali servizi riguardano principalmente l'assistenza sanitaria (20,7%), la formazione (16,6%), le attività multiculturali (15%), l'alloggio (14,9%), l'istruzione/formazione (10,9%) e l'inserimento scolastico dei minori (9,5%). L'assistenza sanitaria rimane stabilmente la prima prestazione necessaria, ma il 2015 vede un peso più rilevante delle attività volte all' inserimento socio-lavorativo, mentre negli anni precedenti rivestivano maggiore peso i servizi riconducibili alle prime fasi di presa in carico dei beneficiari. È un dato che indica con chiarezza come queste attività favoriscano sempre più l'integrazione con tutti i possibili effetti positivi sia sulle persone che sulle comunità locali. Infatti il valore aggiunto del modello Sprar deriva proprio dalla collaborazione coi territori, dall' efficacia degli interventi di integrazione, dalla trasparenza amministrativa, in sostanza dalla sostenibilità in termini di rapporto tra persone accolte e popolazione residente. Sono 8.291 le figure professionali impiegate nelle attività quotidiane dei progetti. Rispetto al ruolo ricoperto, la maggioranza dei professionisti sono operatori di accoglienza (22%); seguono mediatori culturali (12,1%), personale amministrativo (10,1%), operatori legali (6,9%), personale ausiliario (5,6%), insegnanti di italiano (5,1%) e coordinatori di équipe (5%). Dunque il modello di accoglienza Sprar risulta cresciuto negli ultimi anni sia in termini quantitativi che qualitativi, rappresentando però ancora meno di un quarto, in termini numerici, di tutte le forme di accoglienza presenti del nostro Paese. (NoveColonne ATG)