LA STRANIERI DI PERUGIA LANCIA I CORSI ON LINE DI LINGUA E CULTURA ITALIANA ERUGIA - I Corsi online di Lingua e Cultura Italiana, mirati all’apprendimento della lingua italiana in modalità e-learning attraverso una piattaforma web dedicata, entrano a far parte dell'offerta formativa

dell’Università per Stranieri di Perugia e prende il via, proprio in questi giorni, la prima iniziativa formativa linguistica integralmente erogata a distanza.

L’impegno istituzionale e il progetto di attivazione dei corsi on line, cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, vogliono rappresentare un “chiaro segnale” dell’orientamento dell’Ateneo di Palazzo Gallenga verso una “nuova modulazione dell’offerta formativa volta ad un potenziamento dei corsi erogati in modalità e-learning”, con l’obiettivo di “promuovere l’integrazione e l’interazione delle tradizionali metodologie didattiche e delle nuove tecnologie”.
L’Ateneo perugino, si legge in una nota, “è uno dei primi centri istituzionali deputati alla formazione linguistica ad aver lanciato corsi a distanza dove i partecipanti sono costantemente affiancati da un tutor qualificato in possesso di una formazione specifica, garantendo così un percorso di apprendimento flessibile nei tempi che non perde la connotazione scientifica e accademica data dall’interazione con docenti tutor altamente qualificati e dalla qualità dei materiali didattici utilizzati”.
I corsi partiti sono articolati su tre dei livelli, A2 (elementare II livello) B2 (intermedio II livello) C1 (avanzato I livello), sui quali si struttura la valutazione della conoscenza delle lingue straniere sul modello del Quadro Comune Europeo di Riferimento. La durata standard di ciascun corso è di 3 mesi.
Stefania Spina, professore associato di linguistica e delegato rettorale per l’e-learning dell’Università per Stranieri di Perugia commenta: “con l'avvio dei corsi online di lingua italiana l'Ateneo conferma la sua apertura all'innovazione e si propone di sperimentare nuove metodologie didattiche, in cui la tecnologia costituisca un'opportunità in più per lo studio e la diffusione della nostra lingua”. (aise) 

IL TEATRO DI DE FILIPPO A MONACO

MONACO - Fine settimana all’insegna del teatro in lingua italiana ed in particolare della commedia di Eduardo De Filippo a Monaco di Baviera.
La Compagnia Teatrale "Quelli che il teatro..." porterà infatti in scena al Kulturverein Olympiadirf gli spettacoli "Sogno di una notte di mezza sbornia", "Ditegli sempre di sì" e "Non ti pago!", tutti con la regia di Aurelio Ferrara.
Gli spettacoli saranno presentati rispettivamente venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 ottobre, sempre alle ore 19.00, per iniziativa della Compagnia Teatrale e del Kunst Café. (aise) 

LA LINGUA ITALIANA SOTTO ATTACCO

TORONTO - “Lo York Region Catholic School Board (con un budget di circa 600 milioni di dollari) sta cercando di risparmiare. E comincia con il proporre alcuni tagli ai costi. E da dove inizia? Indovinatelo. Eliminando il cosiddetto “Extended Day International Languages Program”. Si insegna soltanto una lingua: l’italiano. Ci sono 8.771 studenti registrati”. A darne notizia è il “Corriere canadese”, quotidiano diretto a Toronto da Francesco Veronesi.

“Il rapporto ai Trustee raccomanda di ristrutturarli con un programma del sabato mattina dove si dovrà pagare 65 dollari per il privilegio la loro lingua una volta a settimana per due ore e mezza.
Il board si aspetta dei guadagni pari a 570mila dollari l’anno se i genitori decideranno di iscrivere i loro figli. Attualmente, il Centro Scuola fornisce allo School Board un versamento annuale di 200mila dollari per facilitare gli studi dell’italiano alle elementari.
Esiste dunque una giustificazione pedagogica? Gli studenti impareranno di più? E meglio? Esiste un obiettivo sociale, religioso che avanzerà con l’eliminazione del modello esistente? Anche i cattolici che pagano le rette desiderosi di questo modello?
La risposta - giudicando l'inconsistenza nel Report to Trustees - sembra essere un sonoro: No! Quello che dice il rapporto è la seguente cosa: “Proporre e raccomandare il modello di programma più fattibile finanziariamente e più responsabile a livello fiscale da rendere effettivo a settembre del 2016”. Oltre all’eliminazione del programma nessun’altra opzione sembra mai essere stata presa in considerazione. Cinque dei dieci trustee eletti nel Board hanno dei cognomi italiani. Quattro su nove Superintendent sono ugualmente identificabili. Chi di loro è ansioso di sostenere questa farsa?”. (aise) 

INPS, FUGA DI PENSIONATI DA ITALIA: +65% NEL 2014

Roma - In totale i pensionati espatriati negli ultimi cinque anni sono 16.420, di cui 5.345 nel solo 2014. Sebbene in termini assoluti questi numeri risultano essere ancora relativamente contenuti, il numero annuo di pensionati che lasciano l’Italia è più che raddoppiato dal 2010 al 2014, con una brusca accelerazione nell’ultimo anno (+65%). È quanto emerge dal rapporto “WorldWideInps” sulle pensioni all’estero dell’Inps, presentato dal presidente Tito Boeri. Da uno sguardo più dettagliato ai flussi, emerge che il 71% dei pensionati emigrati negli ultimi cinque anni si è trasferito in altri Paesi europei, il 10% in America settentrionale e il 6% in America meridionale. Mettendo a confronto il 2014 con il 2010, le percentuali di incremento maggiore si registrano in Oceania (+257%), Africa (+164%) e America centrale (+114%).  La presenza di pensioni Inps erogate all’estero è concentrata nelle aree continentali verso cui storicamente si sono indirizzati i flussi migratori dal nostro Paese, quali Europa, America settentrionale, America meridionale ed Oceania, mentre in Asia, Africa ed America centrale risiedono solo poche migliaia di pensionati Inps. Tuttavia, i gruppi di aree presentano situazioni diversificate. In America settentrionale, America meridionale e Oceania, l’andamento del numero delle pensioni è in costante diminuzione e l’età media è piuttosto elevata. In Europa dopo un periodo di calo, sembra avviata un’inversione di tendenza, in quanto nel 2014, rispetto all’anno precedente, si è riscontrato un incremento del numero delle pensioni. Inoltre, una larga parte (73%) dei pensionati all’estero fra i 60 e i 64 anni risiede proprio in Europa e, sempre in Europa, la percentuale di pensionati con meno di 70 anni raggiunge il 30%.  Le pensioni erogate in Africa, America centrale ed Asia rimangono, in termini assoluti, ancora esigue, ma il trend è in aumento. Questo andamento è presumibilmente collegato anche al rientro dei lavoratori extracomunitari già emigrati in Italia. Accanto alla “fuga dei cervelli”, inizia ad evidenziarsi anche una “fuga dei pensionati”, persone che, per motivazioni personali o economiche, scelgono di stabilirsi in Paesi diversi dal nostro. Questo fenomeno ha riflessi economici e sociali: il pagamento di una pensione all’estero rappresenta una perdita economica per l’Italia in quanto l’importo erogato non rientra sotto forma di consumi o investimenti e genera minore volume di imposte. Secondo i dati del rapporto Inps, la “fuga dei pensionati” non riguarda esclusivamente i pensionati italiani ma anche i lavoratori stranieri che, dopo aver conseguito in Italia il diritto a pensione, decidono di rientrare nel Paese natio, o di trasferirsi in un altro Paese. (NoveColonne ATG) 

 NASCE IL MUSEO-LABORATORIO DELL’EMIGRAZIONE DELLE SERRE SALENTINE

Lecce - E’ stato inaugurato a Racale, in provincia di Lecce, il "Museo-Laboratorio dell'Emigrazione delle Serre Salentine". Il taglio del nastro - alla presenza del presidente del GAL Serre Salentine Francesco Pacella e del direttore Alessia Ferreri, di istituzioni, di autorità, rappresentanti di associazioni di emigranti e associazioni di Pugliesi nel Mondo – si è svolto lo scorso 27 settembre. Il "Museo-Laboratorio dell'Emigrazione delle Serre Salentine" è realizzato nell'ambito del Progetto di Cooperazione Interterritoriale "Pugliesi nel Mondo" che ha l'obiettivo di promuovere i prodotti e i valori identitari del territorio del GAL fra gli emigranti. Il Progetto di Cooperazione ha costruito e consolidato reti di collaborazione, di cooperazione e di scambio tra i sistemi socioeconomici e culturali regionali con le comunità di pugliesi nel mondo promuovendo l'immagine della Puglia e delle Serre Salentine all'estero. Il Museo-Laboratorio dell'Emigrazione delle Serre Salentine sarà riferimento per i comuni di Alezio, Alliste, Casarano, Collepasso, Galatone, Gallipoli, Matino, Melissano, Neviano, Parabita, Racale, Sannicola, Taviano, Tuglie, che, nel corso della loro storia, sono stati coinvolti da questo fenomeno. All'interno del Museo-Laboratorio materiali fotografici, cartacei e di piccola oggettistica e si può partecipare ad attività di animazione. Il Laboratorio è altresì "Nodo Locale" della Rete Regionale del Progetto "Pugliesi nel Mondo" creata con il supporto del Servizio Pugliesi nel Mondo della Regione Puglia per la ricerca di documenti e materiali sull'emigrazione pugliese. (NoveColonne ATG) 

 FONDAZIONE MIGRANTES: X RAPPORTO ITALIANI NEL MONDO

Roma - Il Rapporto Italiani nel Mondo giunge, nel 2015, alla decima edizione. Ben 53 autori, dall’Italia e dall’estero, hanno lavorato a 50 diversi saggi articolati in cinque sezioni: Flussi e presenze; La prospettiva storica; Indagini, riflessioni ed esperienze contemporanee; Speciale: Eventi e Mestieri; Allegati socio-statistici e bibliografici. “Se la storia è davvero maestra di vita – si legge in apertura del volume – il vero fine dell’andare avanti nella riflessione sulle migrazioni è riuscire a far sì che ci sia un giorno in cui la decisione di partire per ogni migrante derivi da una scelta e non da un obbligo”. Il Rapporto verrà presentato a Roma, martedì 6 ottobre alle 10, presso l’Auditorium “V. Bachelet” (The Church Palace - Domus Mariae). (NoveColonne ATG)