AGRIGENTO, IL CONSIGLIO APPROVA: AUMENTI AL MASSIMO DI IRPEF E IMU

"Siamo davanti ad un passaggio congiunturale straordinario, richiamo ognuno di voi ad assumervi le responsabilità, non possiamo fare come Ponzio Pilato". Con queste parole il sindaco Zambuto è riuscito ad ottenere quanto auspicava: gli aumenti, al massimo consentito dalla legge, per Imu ed addizionale Irpef con esenzione assoluta per chi non supera i 7 mila e 500 euro annui.

Il consiglio comunale, infatti, si è espresso con 22 voti favorevoli e tre contrari. Con questa decisione l'aliquota sulla prima casa passa da 0,4 a 0,6 percento; per gli altri immobili si passa da 0,76 a 1,06 percento, mentre per le aree edificabili l'aliquota è stata fissata allo 0,76 percento. Approvato anche l'aumento dell'addizionale Irpef dallo 0,6 allo 0,8 percento. LE POSIZIONI DEI CONSIGLIERI. Civiltà e Pisano di 'Cantiere popolare' hanno votato favorevolmente gli aumenti. Fli, al momento della votazione, vedeva assente Lo Bue. Vita e Settembrino hanno risposto "favorevole" agli aumenti. Per quest'ultimo, "gli aumenti sono meglio del dissesto finanziario". Grande Sud ha votato sì "turandosi il naso" con Cicero, Gibilaro, Gramaglia e Patti. Proprio Patti è stato il consigliere più propositivo, che meglio ha saputo evidenziare le criticità di un bilancio, gli sprechi (indennità sindaco e Giunta aumentati nuovamente, costi telefonici esorbitanti), gli scandali (premi ai dirigenti, Utc) le idee (gestione ai privati degli impianti sportivi, annullamento per un anno della sagra del mandorlo), gli inadempimenti dell'Amministrazione comunale (nessuna risposta alle richieste dei consiglieri), gli obiettivi da raggiungere (schema di bilancio 2013 che comprenda elementi fruttuosi e innovativi per l'Ente). Il Partito dei siciliani - Mpa, unanime con Vassallo, Mandracchia, Picone, Trupia e Urso hanno votato "con imbarazzo" come Zambuto sperava, "a patto che tra un anno le aliquote vengano modificate, rivedendo la Fondazione teatro Pirandello, accertandosi delle responsabilità amministrative e facendo una risonanza magnetica alla burocrazia". Il Popolo della libertà con Sollano assente si spacca e vota "no" con Alongi, Cirino e Mirotta; "sì" con Di Rosa. I primi hanno espresso il loro dissenso perchè "Zambuto in sei anni ha avuto tutto il tempo per risolvere questi problemi e parla ancora di rilancio economico futuro". Per il secondo, si tratterebbe "dell'ultimo atto di fiducia". Galvano e Vullo del Partito democratico hanno preferito non esprimere il loro voto uscendo dall'aula. Il consigliere Cinzia Puleri del Patto per il territorio, nonostante le ultime polemiche con il sindaco, ha votato favorevolmente gli aumenti. Stessa cosa è valsa per Mallia, Messina e Vaccarello. Spinnato assente. L'Udc, partito del primo cittadino, si è espresso con i quattro "favorevole" di Saeva, Amato, Galantee Miccichè…… (fonte: agrigento notizie)

COMUNE AGRIGENTO, STIPENDI DEI DIPENDENTI A RISCHIO: ZAMBUTO INCONTRA I PRECARI „

Era piena campagna elettorale quando il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, aveva proposto agli agrigentini di non pagare l'Imu in segno di protesta. Ma i considerevoli tagli dei fondi da parte di Stato e Regione hanno costretto il primo cittadino a fare marcia indietro. E non solo: Zambuto chiederà questa sera ai consiglieri comunali di votare, oltre all'aumento dell'Imu, anche l'aumento al massimo consentito per legge dell'Irpef. Questo per evitare il disastro economico dell'Ente. Intanto giornata caldissima quella di oggi per Marco Zambuto a Palazzo dei Giganti. Da un lato i precari del Comune a chiedere garanzie future, dall'altro i consiglieri comunali - convocati proprio dal primo cittadino - prima della delicata seduta in programma stasera. Con i dipendenti comunali, riuniti per l'occasione in aula Sollano, il sindaco è stato chiaro e sintetico: "I sacrifici chiesti dal Governo nazionale ricadono sulla nostra carne. In pratica ci dicono, dopo i tagli apportati, di prendere i soldi dall'Imu per far fronte alle spese". Zambuto, anche per questa ragione, non ha voluto dare rassicurazioni ai dipendenti comunali ed ai sindacati sugli stipendi di ottobre, novembre, dicembre e tredicesima. “ Durante l'incontro con i consiglieri comunali, riuniti attorno ad un tavolo in sala Giunta, si sono manifestati contrasti politici e sono "volate" parole forti. La "trattativa" di Zambuto mira a convincere i consiglieri comunali, nella seduta di stasera, a votare Imu ed Irpef "al massimo", operazione che consentirebbe un po' di "ossigeno" all'Ente. Per il primo cittadino "non c'è altra strada", ribadendo che si tratterebbe comunque di un "gesto di responsabilità" per evitare il dissesto finanziario ed dare "ben servito" ai lavoratori. Zambuto ha promesso di "mostrare le carte" per dimostrare come è riuscito comunque a sanare 30 milioni di debiti: "Qui non c'è nessun caso Fiorito, Lusi, Belsito. Anzi, abbiamo dato testimonianze diverse, io non indietreggio assolutamente rispetto a quanto ci chiedono". La riunione tra il sindaco e i consiglieri comunali è ancora in corso, non appare affatto scontato che i gruppi consiliari votino le proposte. C'è chi lamenta di non avere il quadro chiaro e di non aver mai ricevuto risposte adeguate - sui numeri - né dai dirigenti, né dalle interrogazioni e non vorrebbe mettere "le mani in tasca" ai cittadini. Un consigliere comunale uscito velocemente dalla riunione, ha dichiarato: "Se ci sarà una presa d'atto del sindaco sul fallimento del Comune, noi siamo anche disposti ad andare a casa". (fonte: agrigento notizie)

CANICATTÌ: RUBATI CAVI DI RAME IN CONTRADA AQUILATA, BUIO DA DUE GIORNI „

È al buio da 2 giorni una zona di campagna residenziale a cavallo tra Castrofilippo e Canicattì. In contrada Aquilata, l'ennesimo furto di cavi elettrici rischia di mettere in ginocchio chi vi abita tutto l'anno e intere aziende agricole impegnate in queste giorni nella raccolta e nell'irrigazione dei campi a causa di una calda stagione infinita. I malviventi hanno iniziato la loro opera dalla cabina sottostante un cavalcavia, ma all'arrivo della polizia e dei tecnici dell'Enel sono scappati e l'hanno fatta franca. All'Enel sono già arrivate numerose richieste d'intervento urgente che, se non esitate, promettono battaglie anche per via legale. Per ripristinare la linea elettrica l'iter è rallentato dal fatto che i lavori devono essere affidati in appalto ad un'altra ditta specializzata. (fonte: agrigento notizie)