DOPO PALERMO, RAGUSA POTREBBE DIVENTARE CAPITALE DELLA CULTURA? IL COMITATO PROMOTORE LOCALE SI DICE POSSIBILISTA
L’assegnazione del titolo di capitale italiana della cultura per il 2018 alla città di Palermo , per la notorietà internazionale della città, rappresenta un salto di qualità del concorso messo su dal Mibact, trasformandolo sempre di più in una vetrina globale in cui le città vincitrici saranno conosciute, osservate ed apprezzate da un pubblico amplissimo. Ma la vittoria di Palermo, rappresenta anche per il nostro percorso verso Ragusa capitale italiana della cultura 2020, una grande spinta ed una fonte di ispirazione importante per continuare con entusiasmo il nostro cammino. Se Palermo ha vinto , Ragusa ha la strada spianata per diversi motivi. Il primo motivo è legato al fatto che sia Palermo che Ragusa fanno parte dello stesso gruppo di città, insieme a Torino, Ferrara, Genova, Napoli, Caserta, Agrigento, Siracusa, che la ricerca di Carlo Trigilia e Paola Casavola, dell’università di Firenze e Palermo, ha considerato simili per dotazione di risorse artistiche, monumentali, paesaggistiche e naturali. Siti archeologici, monumenti Unesco ,barocco, ma in più una dotazione naturalistica superiore a quella palermitana ormai degradata, pongono Ragusa tra le città che partono un passo avanti rispetto a tante altre nella prossima corsa “verso Capitale Italiana della cultura 2020”. In secondo luogo, leggendo il dossier della candidatura di Palermo, che pone nella caratteristica di essere città europea e mediterranea, capitale del dialogo e delle culture i propri punti di forza, troviamo non solo elementi di sovrapposizione, ma ci rendiamo conto come Ragusa ,grazie alle elaborazioni che nei vari gruppi di lavoro in cui si è stato organizzato il percorso per il bando, possa offrire spunti culturali più ampi rispetto a Palermo, perché la nostra città è non solo porta tra Africa ed Europa, ma ponte tra est ed ovest: ricordiamo il ruolo strategico che da noi gioca l’università di lingue orientali di Ragusa ed i suoi rapporti di collaborazione con diversi stati dell’ estremo oriente tra cui Giappone e Cina. Ragusa è la periferia che si fa centro e fa diventare centro tutte le periferie del mondo. In terzo luogo , come Palermo aveva attivato da anni il percorso per concorrere al bando 2018, anche per Ragusa l’attivazione di un percorso partecipativo iniziato nel 2016 che ha visto coinvolte circa 60 associazioni ed oltre 200 cittadini e la scelta strategica di concorrere al bando 2020, rappresenta un punto di forza sia per la qualità delle riflessioni e delle proposte che il tempo a disposizione ci permetterà di mettere in campo, sia perché permetterà alla nostra comunità ragusana di prendere coscienza che la cultura è il nuovo motore della città e che un nuovo modello di sviluppo locale passa attraverso la costruzione di un ambiente culturale aperto che permetta lo sviluppo di conoscenze e creatività, risorse fondamentali per l’innovazione in tutti i settori produttivi. Siamo dunque consapevoli che dopo la vittoria di Palermo, il successo per Capitale italiana della cultura 2020 per Ragusa sia ancora più realistico; in ogni caso siamo convinti che il viaggio verso Ragusa capitale italiana della cultura è sicuramente più importante della meta. Per il comitato “ Verso Ragusa Capitale Italiana della cultura 2020 (da ragusaoggi.it - Giorgio Massari)
 
SIRACUSA. UN COMITATO SCIENTIFICO PER PROMUOVERE LE ATTIVITÀ DEL MUSEO LEONARDO E ARCHIMEDE
 
Giovedì 9 febbraio, alle 10:30, nelle sale del Museo Leonardo da Vinci e Archimede di Siracusa, in via Mirabella, in programma il convegno “Da Archimede a Leonardo, incontro fra geni”. E’ l’occasione per presentare ufficialmente il Comitato Scientifico, di cui faranno parte Maria Gabriella Capizzi ed i relatori Giovanna Lazzi (Direttore Biblioteca Riccardiana di Firenze); Prospero Dente, (Giornalista e Documentarista); Sara Taglialagamba (Storica dell’Arte); Andrea Del Carria (Storico dell’Arte e Presidente Caffè Michelangiolo); Elio Cappuccio (Presidente del Collegio Siciliano di Filosofia) e Concetto Scandurra (Consigliere Regionale Unesco). Gli obiettivi principali del Comitato Scientifico dell’associazione Leonardo da Vinci Arte e Progetti sono la promozione della crescita – culturale e professionale – del Museo di Siracusa e delle collegate attività di ricerca, studio e diffusione. “Valuteremo insieme le iniziative da assumere, i progetti da studiare e proporre e le collaborazioni da avviare”, spiega la responsabile del museo Leonardo e Archimede di Siracusa, Maria Gabriella Capizzi. Soddisfatta perchè “tutte le persone contattate hanno immediatamente aderito alla proposta di far parte del Comitato: è una conferma della credibilità del lavoro svolto in questi anni”. Durante il convegno sarà presentata l’anteprima dello spot televisivo che vede protagonista l’attore siciliano Leo Gullotta, testimonial ufficiale del Museo Leonardo da Vinci e Archimede di Siracusa. (fonte: siracusaoggi.it - Gianni Catania)
 
PACHINO. BANDO DEL COMUNE PER LE NUOVE IMPRESE: “20.000 EURO PER LE START UP”
 
Un bando del Comune a sostegno delle nuove iniziative imprenditoriali. L’amministrazione comunale ha stanziato 20 mila euro da destinare alle start up. Argomento affrontato ieri nella sede di Cna, per illustrare i dettagli dell’opportunità per gli aspiranti imprenditori. Chiaro il consiglio che parte dall’associazione degli artigiani, tramite Gianpaolo Miceli, che ha puntato sulla “necessità di costruire progetti imprenditoriali ponderati e attenti, perché da quelli si fa sviluppo duraturo”. In sintesi il bando prevede una agevolazione a fondo perduto di 4.000 euro per 5 iniziative imprenditoriali promosse su Pachino da giovani disoccupati under 40 e residenti nel comune. Agevolazioni che non possono superare l’80% delle spese che consistono in opere murarie e macchinari, arredi, impianti, attrezzature, siti web. Privilegiati gli investimenti innovativi e coerenti con le vocazioni del territorio. CNA ha preso impegno di integrare l’agevolazione con forme di credito agevolato come il Microcredito con finanziamenti fino a 25.000 euro senza garanzie e altre forme finanziarie in convenzione con UNIFIDI. Il Comune, tramite il sindaco Roberto Bruno e gli altri rappresentanti dell’amministrazione, ha garantito il massimo supporto per chi volesse aderire all’iniziativa. (fonte: siracusaoggi.it - Oriana Vella)
 
ENNA, LAVORI CASTELLO DI LOMBARDIA: 4 LE ASSOCIAZIONI CHE HANNO CHIESTO DI COSTITUIRSI PARTE CIVILE
 
Enna. Sono 4 le associazioni che ieri mattina hanno chiesto di costituirsi parte civile qualora il Gup Luisa Bruno decida di avviare il giudizio penale per i 7 indagati per i lavori sul castello di Lombardia. Tra queste, SiciliAntica associazione che per prima segnalò i fatti tramite un esposto firmato anche da numerose associazioni presentato dall’avvocato Gaetano Cantaro. Nell’esposto si segnalavano i lavori effettuati sull’antico maniero, considerati deturpanti e non in linea con i vincoli paesaggistici. In particolare era stato contestato l’utilizzo di un escavatore. L’udienza è stata rinviata al 30 marzo per la definizione. Le 7 richieste di rinvio a giudizio erano state firmate dal Pm Augusto Rio che ha coordinato le indagini condotte dalla GdF di Enna. L’area del castello interessata dai lavori al centro dell’indagine è rimasta sequestrata sino a pochi mesi fa. La procura ha centrato l’attenzione anche sulla somma urgenza dei lavori, iniziati dopo la caduta di alcune pietre dal costone laterale. Per la tesi dell’accusa ci sarebbe stato un “falso ideologico” per quanto riguarda la “somma urgenza” dei lavori avviati. Gli indagati sono Egidio Marchese, ingegnere capo del Genio Civile, i funzionari del Genio Civile, Innocenzo Di Gregorio Gulizia, e Gaetano Di Maria, il Sovrintendente ai Beni culturali Salvatore Gueli, il direttore dell’unità operativa Sezione beni architettonici Antonino Mameli, il direttore dell’unità operativa Sezione beni paesaggistici Piero Gurgone di Nicosia ed il dirigente dell’Ufficio tecnico comunale di Enna, l’ingegnere Paolo Puleo. La posizione di Puleo riguarda un ipotetico rifiuto di atti d’ufficio antecedente ai lavori sul castello. Non è, quindi, indagato in relazione ai lavori.(da vivienna.it - Tiziana Tavella per il quotidiano La Sicilia)
 
TRUMP SUL G7 DI TAORMINA: “NON VEDO L’ORA”. MA C’È CHI DICE
 
«Ci vediamo a Taormina a maggio. Non vedo l’ora di essere li». Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha confermato ufficialmente al premier italiano Paolo Gentiloni la sua presenza al G7 in agenda nella Perla dello Ionio il 26 e 27 maggio. La telefonata tra i due ha riguardato i rapporti bilaterali tra Italia e Usa, tradizionalmente caratterizzati da una solida amicizia e da una forte collaborazione, ma si è anche discusso dell’importante appuntamento che in questa occasione si svolgerà sotto la presidenza italiana. Il premier ha ribadito con il presidente americano l’importanza fondamentale del ruolo della Nato e della collaborazione tra Europa e Stati Uniti per la pace e la stabilità, di fronte alle sfide e alle minacce per la comune sicurezza. In altre parole, stando a quanto annunciato, l’agenda politica del vertice di Taormina avrà come argomento centrale i conflitti più sanguinosi scatenati nell’ area mediterranea e mediorientale e l’immancabile “lotta al terrorismo (islamico)” e, per la prima volta in ambito G7, il tema delle “emergenze” prodotte dalle migrazioni mondiali. L’Italia si presenterà al summit con una compagine di Governo mutata. Al posto di Renzi ci sarà Gentiloni ma, soprattutto, un nuovo Ministro degli Interni e una nuova linea politica sull’ immigrazione che possa corrispondere alle esigenze delle grandi potenze. “L’uomo nuovo è Marco Minniti – sottolinea il comitato StopG7, che in questi giorni terrà una nuova assemblea per organizzare le contestazioni – che intende rilanciare una politica di contenimento dei flussi migratori attraverso accordi con i paesi del Nord-Africa (in particolare Libia, Egitto e Tunisia) e dell’Africa sub-sahariana. “Basta morti nel Mediterraneo”, hanno stabilito Minniti e Avramopoulos, Commissario europeo per le migrazioni. Al Mediterraneo, infatti, non devono neanche arrivarci. L’obbiettivo è bloccare i flussi all’estremo sud della Libia, al confine con Ciad e Niger. Come ai tempi di Berlusconi, che muoiano nel deserto, lontano dai nostri occhi. Il Mediterraneo come barriera e Minniti come sentinella sui bastioni delle coste siciliane, insomma”. Con l’assemblea del 10 dicembre scorso a Giardini Naxos è iniziato il percorso di costruzione delle contestazioni al G7, che si inseriscono, peraltro, in un più generale percorso dei movimenti europei contro le politiche di guerra, così come avverrà con il G20 di Amburgo del 7 e 8 luglio prossimi. Nel mese di gennaio si sono svolti incontri in varie città della Sicilia (e per il mese di febbraio ne sono previsti altri) e reti di movimento e soggetti politici nazionali hanno assicurato la propria partecipazione alle mobilitazioni. “Il dato sul quale sarà necessario soffermarsi – si legge in una nota del comitato – è la prospettiva nella quale e con la quale arrivare a contestare questo G7, che per noi non può essere che saldamente legata al territorio che viviamo, alle sue dinamiche, alle contraddizioni che esprime, ai conflitti che vive”. (fonte: messinaora.it)
 
CATANIA: MONTE PO, LA CANDELORA COSTRUITA DAI RAGAZZI DEL QUARTIERE
 
Sant'Agata è devozione e impegno, anche tra i più giovani. In un territorio sempre in bilico tra riscatto e degrado molti ragazzi hanno voluto realizzare, con l’aiuto della famiglia Calvo, una propria candelora. L’obiettivo è stato quello di girare in questi giorni tutto il quartiere, con la tradizionale “annacata”, per mostrare il lavoro che hanno fatto e raccogliere, attraverso semplici offerte dei cittadini, il denaro necessario ad acquistare il materiale indispensabile a una piccola bambinopoli all’interno della zona ovest del Parco di Monte Po. A dare un contributo determinante in questa impresa, i volontari dell’I.G.A.M. che, attraverso il suo presidente Giuseppe Allegra, da anni si batte con il sottoscritto Maurizio Mirenda, consigliere del comune di Catania, per rendere questa parte della città più vivibile e a misura di bambino. "In un quartiere pieno di palazzoni e dove gli spazi verdi e le strutture attrezzate si possono contare sulle dita di una mano - afferma il consigliere comunale Mirenda - la voglia di questi ragazzi di fare qualcosa di importante per Sant’Agata rappresenta un trampolino di lancio decisivo da cui far partire il riscatto di Monte Po. Avanti, sempre avanti quindi con il cereo sulle spalle e Sant’Agata nel cuore". (fonte: cataniatoday)