BELLUNO: FRANCESCO JORI PRESENTA “ANDEMO IN MERICA” SULLA STORIA DELL’EMIGRAZIONE VENETA E FRIULANA
BELLUNO - Francesco Jori, il 20 settembre, ha presentato a Belluno la sua nuova pubblicazione “Andemo in Merica”. Lo ha fatto alle ore 16.00 presso la sala riunioni dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. Il libro, edito da Biblioteca dell’Immagine nel 2025, ripercorre un secolo e mezzo di emigrazione veneta e friulana
verso il Nuovo Mondo, raccontando le vicende di oltre cinque milioni di persone che hanno affrontato enormi sacrifici per costruire una nuova vita. La narrazione restituisce al lettore un quadro vivido: la miseria che spinse le famiglie a partire, le promesse ingannevoli degli agenti di emigrazione, i viaggi difficili attraverso l’Atlantico e le dure condizioni nei Paesi di arrivo. Accanto alle difficoltà, il volume mette in luce la forza, l’ingegno e il contributo decisivo degli emigrati, senza dimenticare le proprie radici. Francesco Jori, laureato in Scienze Politiche all’Università di Padova, è giornalista professionista dal 1967. Ha lavorato per numerose testate tra cui il Resto del Carlino, la Provincia di Padova, il Mattino di Padova e, dal 1979, il Gazzettino, dove ha ricoperto ruoli di inviato speciale e vice-direttore. Ha seguito eventi storici di rilevanza internazionale, come la caduta del Muro di Berlino, la Cina post-Tienanmen, la situazione in Israele prima della prima guerra del Golfo e l’attentato alle Torri Gemelle di New York. Editorialista dei quotidiani locali del gruppo NEM, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Rizzi alla carriera giornalistica nel 2014, il Premio alla carriera dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto nel 2018 e il Premio Brunacci 2023 per la divulgazione storica. (aise 19/09/2025)
L’IMPEGNO DELLA PROVINCIA AUTONOMA PER I TRENTINI NEL MONDO
Trento - Per quanto riguarda il ruolo dei Consultori l’obiettivo principale è quello di rafforzare una visione comune del loro ruolo e della loro missione, al fine di superare i confini dell’area di competenza e promuovere la costruzione di una vera e propria comunità di pratica. L’assessore Gottardi ha ribadito l’impegno della Provincia per sostenere le comunità trentine in tutto il mondo, ma anche per consolidare nella popolazione residente la conoscenza e la memoria storica circa la vicenda dell’emigrazione trentina che ha contribuito in maniera decisiva allo sviluppo del territorio e dell’Autonomia. Gottardi ha ringraziato i Consultori per l’impegno assunto, svolto a titolo gratuito. “Il loro prezioso lavoro e la loro passione - ha precisato - ci aiuteranno a rendere più efficaci e attuali le nostre politiche sull’emigrazione”. Attualmente vi sono tre consultori in Brasile; Felipe Bernardi, Tiago Dallapiccola e Oscar Jonas Lenzi, tre in Argentina; Gustavo Fabian Cristofolini, Francisco Fabian Nardelli e Mariano Roca, due negli Stati Uniti; Amy Christina Antoniolli e Francesca Gottardi, due in Europa; Luca Endrizzi e Edith Pichler, uno in Messico; Eduardo Raul Zueck Gonzalez, una in Cile; Carla Andrea Dellapè Saavedra, una per Uruguay e Paraguay; Letizia Maria Luisa Gini e una in Australia; Monica Torbol. Alla Conferenza hanno partecipato anche i rappresentanti delle associazioni che si occupano di emigrazione, la presidente dell’Associazione Trentini nel Mondo, Maria Carla Failo, il presidente dell’Unione Famiglie Trentine all'estero, Mauro Verones e due consiglieri designati dal Consiglio provinciale: Walter Kaswalder per la maggioranza e Michele Malfer per la minoranza. La Conferenza è stata organizzata e progettata, con l’aiuto degli stessi Consultori, dall’Umse coesione territoriale e valorizzazione del capitale sociale trentino all’estero della Provincia, in collaborazione con TSM - Trentino School of Management. (NoveColonneATG)
“STORIE DI EMIGRAZIONE DI OGGI E DI IERI”: LA FONDAZIONE PAOLO CRESCI AL LUCCA FILM FESTIVAL
LUCCA - Ci sarà anche la Fondazione Paolo Cresci al Lucca Film Festival: “Storie di emigrazione di oggi e di ieri” il titolo dell’iniziativa in programma sabato 27 settembre alle 9.30 presso la Sala Da Massa Carrara nel complesso di San Micheletto a Lucca. Qui verrà proiettato in anteprima il cortometraggio “Toscana chiama Londra, storie di expat” (2025) a cura di Marinella Mazzanti, con testi e narrazione di Pietro Luigi Biagioni, le musiche di Massimo Priviero. Le interviste e riprese a Londra sono state curate da Phil Baglini e Rosita Pirulli, mentre le riprese in Toscana e il montaggio del corto è opera di Roberto Muccini. “Toscana chiama Londra, storie di expat” è prodotto dalla Fondazione Cresci nell’ambito di un progetto cofinanziato dalla Regione Toscana - Toscani nel Mondo. A seguire verrà proiettato il documentario “Mister Wonderland” (2019) a cura di Valerio Ciriaci, prodotto da Valerio Ciriaci, Isaak Liptzin e Luca Peretti per la Awen Films. (aise 19/09/2025)
LA VOCE DI NEW YORK: L’ITALIA TRA RINASCIMENTO E HAUTE COUTURE
New York – New York ha fatto da cornice al debutto ufficiale del nuovo direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Claudio Pagliara, che ha aperto la presentazione di Renaissance to Runway: The Enduring Italian Houses, evento collaterale alla Fashion Week e preludio alla grande mostra in programma dal 9 novembre 2025 al 1° febbraio 2026 al Cleveland Museum of Art. Lo riporta un articolo di Filomena Troiano per La Voce di New York, il giornale online in lingua italiana e inglese fondato e diretto da Stefano Vaccara, dedicato agli oltre 307.000 italiani che vivono negli Stati Uniti. “È un grande piacere aprire il mio primo evento pubblico come direttore dell’Istituto”, ha dichiarato Pagliara, sottolineando l’obiettivo di “trovare modi nuovi e creativi per collegare l’arte italiana con la storia contemporanea”. L’esposizione, che si svilupperà su oltre mille metri quadrati, metterà in dialogo 120 capi e accessori di maison come Versace, Valentino, Ferragamo, Capucci, Pucci, Etro e Antonio Marras con opere rinascimentali e barocche, in un confronto che attraversa i secoli fino ad arrivare al presente. Tra i pezzi simbolo, la cappa di Pucci by Camille Miceli indossata da Isabella Rossellini durante la sfilata Primavera-Estate 2024. “Questa mostra è un labor of love”, ha spiegato con ironia il curatore del dipartimento moda del museo, Darnell-Jamal Lisby, invitando il pubblico a “non lasciarsi scoraggiare dalle distanze, perché Cleveland è solo a un’ora da New York”. Tra le sezioni più suggestive, quella dedicata ai tessuti storici – dai velluti veneziani alle sete dorate – messi in dialogo con le creazioni di Marras, Etro e Romeo Gigli, e quella dedicata all’artigianato con i gioielli Buccellati. Prestiti speciali arriveranno anche dal Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti, incluso il celebre mantello Delphos. (NoveColonneATG N. 39 del 19.09.2025)


