
Prima l’allarme: dal 1. ottobre Bluferries lascia il porto storico per almeno sei mesi a causa della necessità di fare manutenzione straordinaria a rotazione sulle tre navi. Poi il sospiro di sollievo, pur se temporaneo: grazie alla mediazione del Comune, tutto rinviato al 1. novembre, con la possibilità di impiegare il mese a disposizione per trovare nuove soluzioni. Peccato che quell’accordo, almeno per il momento, non abbia trovato applicazione, visto che il 25 settembre è andata in manutenzione la Riace, per problemi al portellone, e ieri anche la Fata Morgana. Si tratta di manutenzioni ordinarie, che durano pochi giorni, e la conseguenza è che almeno fino al 10 ottobre, ma più probabilmente anche fino a metà mese, non ci saranno navi del vettore pubblico al porto storico. Gli accordi con il Comune, a questo punto, slitterebbero a quella data, anche se risulta strano che, nel corso della riunione decisiva dello scorso 25 settembre, nulla sia trapelato. In ogni caso, se anche l’intesa fosse semplicemente posticipata di qualche giorno, il problema si riproporrà nel mese di novembre. Ed allora, indipendentemente dagli attuali inconvenienti, occorre trovare una soluzione al più presto. Per questo, l’amministrazione comunale aveva accolto la necessità di aprire immediatamente un confronto col Ministero dei Trasporti. L’allarme era stato lanciato ancora una volta dal sindacato Orsa, che aveva ricordato come il problema riguardasse sia il servizio pubblico, perché i due aliscafi in servizio non sono sufficienti a garantire il flusso di passeggeri, soprattutto alle prime sciroccate autunnali, sia l’aspetto occupazionale, quantificato in circa 40 unità tra marittimi e indotto composto da piazzalisti, addetti alle pulizie e alle biglietterie. Sono proprio questi ultimi, adesso, a temere per il proprio futuro lavorativo. (fonte: tempo stretto - Marco Ipsale) Siracusa, Domani primo appuntamento con “Il Mare al Museo” "Tratto da SiracusaNews.it"Oggi alle 20 primo appuntamento della rassegna “Il mare al museo”, sei iniziative in un mese per celebrare il mare ed evidenziare l'importanza di questa risorsa per la città. La manifestazione si tiene al Museo del mare (Sirmuma), in via Geatano Zummo 7, in Ortigia, con il patrocinio del Comune attraverso l'assessorato alle Politiche culturali. La prima iniziativa è: “La strada del vino incontra il mare, narrazioni e degustazioni enogastronomiche”. Sabato, alle 19, secondo appuntamento: la mostra virtuale “Il nostro mare”. La manifestazione nasce da un'idea di Angela Falletta e Laura Piazza e si avvale della collaborazione di varie organizzazioni: associazione culturale Alimede, La strada del vino e dei sapori del Val di Noto; Officina fotografica siracusana; Verbavolant edizioni. (www.SiracusaNews.it)
SIRACUSA, DICIANNOVE ARTISTI ITALIANI E TEDESCHI UNITI SOTTO IL SEGNO DI ARCHIMEDE: DA DOMANI AL VIA "PHYSIS"
"Tratto da SiracusaNews.it" “L'Amministrazione è particolarmente attenta a promuovere le iniziative che si muovono nell'ambito dell'arte contemporanea in quanto proiettata al futuro anche quando trova ispirazione nel presente o nel passato. Da questo punto di vista, il mese di ottobre sarà molto caldo attraverso il progetto “Re-buildig the future”, e quello di oggi è solo un assaggio”. Lo ha detto l'assessore alle Politiche culturali, Francesco Italia, presentando oggi alla stampa “Physis”, la mostra che si apre domani all'Ex convento del ritiro e che nasce da un progetto europeo di arte interdisciplinare che dal 2011 sta toccando una serie di città considerate simboliche per il patrimonio culturale del Vecchio continente. L'esposizione, patrocinata dal Comune, sarà visitabile tutti i giorni dalle 17 alle 20. Alla conferenza stampa hanno partecipato la curatrice del progetto e della mostra, Andrea Conrad, e Roman Maruhn, del Goethe institute di Palermo. Sono coinvolti 19 giovani artisti, prevalentemente italiani e tedeschi, che per settimane sono stati a Siracusa a contatto con la natura. Il tema dell'edizione 2015 del progetto è ispirato ad Archimede e al suo: “Datemi un punto d'appoggio e solleverò il mondo” sviluppato attraverso l'osservazione della realtà circostante. “Di questa interessantissima mostra – ha detto l'assessore Italia – mi piace sottolineare due aspetti: la possibilità che diamo a un gruppo di giovani artisti di esporre le loro opere in Italia e in Europa; dall'altro il fatto che, in linea con l'impostazione dell'Amministrazione, stimoliamo ad una produzione culturale che non sia sempre legata alla memoria, spesso negata. L'arte contemporanea ha la grande capacità di abbattere le barriere, tema questo quanto mai attuale anche alla luce del messaggio di papa Francesco che ci incita a costruire ponti. Un tema questo che ricorre anche nelle opere presentate oggi”. Proprio per il suo riferimento ad Archimede, Siracusa è la prima tappa italiana dell'edizione 2015 di Physis, che poi toccherà Palermo ed Assisi. “Interessante – ha concluso Italia – il parallelismo tra lo scienziato e l'inventore che osserva e approfondisce le natura e i suoi fenomeni, e l'artista che la rilegge e la interpreta”. (www.SiracusaNews.it)
LIBRINO EXPRESS E PON METRO, LE CRITICITÀ: ASSOCIAZIONI CHIEDONO INCONTRO A BIANCO
“Librino verso i Pon Metro”: era questo, lo scorso 2 luglio, il titolo del workshop promosso dalla Rete delle Associazioni di Librino in cui si avviava, insieme all’amministrazione comunale, un primo passo verso la co-progettazione delle scelte da effettuare nell’intera zona sud di Catania, con particolare riferimento ai PON per le città metropolitane. Da allora però, a distanza di tre mesi non si è avuto alcun riscontro, nonostante fosse stata coinvolta l'amministrazione attraverso la diretta partecipazione di assessori e tecnici. Sul tema, le associazioni che compongono la Rete e che hanno partecipato al workshop del 2 luglio si sono confrontate giorno 30 settembre, sintetizzando tre punti quanto emerso in una nota. "Primo punto. Si è evidenziata l'utilità del lavoro seminariale svolto dal quartiere il 2 luglio, a seguito del quale sono stati presentati i documenti conclusivi del lavoro, e tutti disponibili pubblicamente sul blog librinolab.wordpress.com. Si è concordato quindi di presentare una sintesi complessiva quale "estratto delle proposte" sulla quale l'amministrazione comunale, se lo ritiene, possa esprimersi. In tal senso si richiede un apposito momento di confronto/incontro con l'amministrazione comunale con la presenza del sindaco di Catania Enzo Bianco. Secondo punto. Da più parti sono state rilevate come un peggioramento del servizio la rimodulazione dei trasporti AMT, che ha ridotto le linee da due (650 e 555) a una sola “linea veloce”. Il servizio veloce "Librino express", destinatario di critiche ed apprezzamenti, con taluni accorgimenti potrà migliorare nella resa e nella qualità del servizio. Pertanto sarà cura la Rete delle Associazioni di Librino propone un secondo incontro ad amministrazione e AMT nel quale avanzare precisi suggerimenti nella speranza che si possano trovare soluzioni condivise. Terzo punto. Infine emerge in modo forte la riproposizione del ruolo di Fiumara D'Arte, guidata da Antonio Presti, nella continuazione di quel percorso virtuoso di cultura, arte, bellezza , che si può continuare a svolgere nel territorio di librino e di tutta Catania sud. L’assemblea esprime apprezzamento ad Antonio Presti e a Fiumara D'Arte per avere accettato l'invito e ad avere dato la propria disponibilità alla ripresa di un percorso comune". (fonte: cataniatoday)
ENNA. AREA RENZI NON PARTECIPERÀ A CONGRESSO PD E CHIEDE COMMISSARIAMENTO PARTITO
L’Area Renzi della provincia di Enna si è riunita ieri ad Aidone con un partecipato convegno a cui sono intervenuti Anna Ascani, Giuseppe Lupo e Salvo Nicosia, ed il vice Sindaco aidonese Serena Schillirò, ha deciso di non partecipare ad alcun “congresso” del PD ennese finché non saranno ripristinate le regole democratiche e consentita la libera partecipazione e adesione di tutti. Pertanto sono stati informati gli organi regionali e nazionali denunciando le ennesime gravi irregolarità intervenute anche in questa fase e richiedendo il commissariamento del partito (n.d.r.: vedasi come l’epurazione dal partito di tre Consiglieri comunali di Leonforte, e non dimenticando che il simbolo del candidato a sindaco di Enna non era altro che una clonazione di quello del PD?).
BRACCIANTI MORTI AL LAVORO NEI CAMPI: 15 CASI NEL RAGUSANO IN SOLI 3 ANNI
Nei campi e nelle serre del Ragusano, e della zona ipparina in particolare, le insidie non provengono solo dall’oscuro mondo dei caporalato o dai «padroncini» che abusano delle braccianti straniere, sottopagate e maltrattate. Addirittura la morte arriva difatti silenziosa ma implacabile pure da un sottosettore spesso poco tenuto nella debita considerazione: quello dei prodotti utilizzati in maniera impropria in agricoltura, talvolta non del tutto legali. A farne le spese sono stati 15 lavoratori di nazionalità tunisina che ci hanno lasciato la pelle in appena tre anni mentre sgobbavano nelle serre, immersi tra il caldo insopportabile e i miasmi dei pesticidi chimici con i quali venivano a contatto per almeno otto ore al giorno. La denuncia shock è arrivata dal patronato Inca dopo che le vedove si erano rivolte agli sportelli in Tunisia per riscuotere la reversibilità. Erano tutti lavoratori giovani, tra i 26 e i 40 anni. Un fenomeno allarmante e purtroppo in costante aumento, stando ai dati in possesso del patronato. Tantissimi braccianti agricoli tunisini si rivolgono agli sportelli del patronato Inca per vedersi riconosciute le malattie professionali contratte durante il lavoro, come dichiarato nella sede della Cgil di Palermo dal responsabile di Tunisi del patronato Mustapha Laouini nell’ambito di una serie di incontri con associazioni e istituti previdenziali. Il problema degli effetti addirittura letali dei prodotti chimici utilizzati nei campi e nelle serre non è mai stato affrontato come si deve nelle dovute sedi, malgrado la statistica di cinque morti all’anno resa nota dal patronato, con una media di un decesso ogni due mesi e mezzo, sia piuttosto inquietante. Purtroppo le prime denunce dovrebbero giungere dagli stessi braccianti, che, invece, preferiscono starsene zitti per poter lavorare, anche se sottopagati e in condizioni al limite della sopportabilità, pur di tirare a campare. Il caso dei prodotti chimici a lungo andare letali è figlio di una piaga ben più profonda e radicata, quella del lavoro nero. Non a caso negli ultimi mesi, specie nel recente periodo estivo, i controlli dei carabinieri e del nucleo ispettorato del lavoro hanno fatto emergere diverse irregolarità in questo senso. In almeno una ventina di aziende agricole, tra le decine sottoposte a controllo nell’Ipparino, erano presenti circa cinque o sei lavoratori in nero, quasi tutti di nazionalità tunisina o rumena. Lavoro sommerso e prodotti chimici talvolta utilizzati in maniera impropria costituiscono un danno non da poco per i lavoratori, che chiudono tutti e due gli occhi pur di lavorare, anche a rischio della loro stessa salute, o , addirittura, della vita. Ecco perché lo stesso patronato ha esortato i lavoratori a non lasciarsi sfruttare, rivolgendosi piuttosto ai sindacati per denunciare le irregolarità e pretendere tutele anche ai fini previdenziali. Una casistica, quella della pensione negata, che riguarda, seppure in misura ridotta, anche i lavoratori impiegati nei pescherecci. Solo una maggiore sensibilizzazione in tal senso potrà dunque fornire un senso all’accordo di partnership siglato nel capoluogo isolano tra la camera del lavoro di Palermo e l’omologa di Mahdia in Tunisia. (fonte: corriere di Ragusa)