FORMAZIONE A DOCENTI E STUDENTI DELLE SCUOLE DI GAGLIANO SUL TEMA DEL BULLISMO
Gagliano. Si è tenuto giovedì scorso il primo appuntamento formativo rivolto ai docenti e agli studenti delle scuole di Gagliano, sul tema del bullismo. Il progetto, dal titolo “Bullismo? No, grazie!”, è stato organizzato e finanziato dall’amministrazione comunale e prevede due incontri, volti a sensibilizzare giovani e adulti su questa spinosa tematica. La prima fase del progetto ha visto impegnata l’intera giornata di giovedì, con il susseguirsi di tre diversi momenti. Il primo si è svolto in mattinata ed ha visto la partecipazione di docenti e alunni delle ultime classi della scuola primaria e secondaria di primo grado. Il secondo è stato rivolto ai docenti e agli studenti dell’istituto tecnico. Nel pomeriggio, infine, si è tenuto un incontro formativo rivolto al personale docente degli istituti di tutti gli ordini e gradi del comune, Hanno partecipato anche molti insegnanti provenienti dai comuni limitrofi. L’iniziativa è stata supportata dalla presenza di due professionisti del settore: Francesco Pira, docente di comunicazione all’Università di Messina; e Maria Assunta Spinelli, neuropsichiatra all’Asp di Enna, i quali hanno trattato la tematica del bullismo parlando dell’uso scorretto del web, usato come strumento di comunicazione e divulgazione, ma anche come luogo in cui si alimentano le devianze e le prevaricazioni. Si è parlato anche delle nuove forme attraverso cui oggi si manifesta il fenomeno del bullismo, ovvero il cyberbullismo e il sexiting. Si è sottolineata l’importanza del ruolo degli insegnanti nell’evolversi di questa problematica. Anche gli studenti sono intervenuti per socializzare le loro esperienze. Il prossimo incontro si terrà il 7 febbraio. (fonte: www.vivienna.it - Valentina La Ferrera)
 
L'ARCI DI MONTEROSSO ALMO HA ORGANIZZA UNO SPETTACOLO TEATRALE SABATO 28 GENNAIO PRESSO I LOCALI COMUNALI DI VIA ROMA
 
Scopo dell'iniziativa è quello del confronto, dell'apertura a forme e modalità diverse di fare teatro. Ad esibirsi sarà la Compagnia delle Ortiche, di Ragusa, in una commedia dal titolo "I cannoli dell'amore", scritta e diretta da Maurizio Nicastro, affermato commediografo ibleo. La commedia, rappresentata in molti teatri, ha ottenuto entusiastici consensi del pubblico per l'espressività recitativa degli attori, per i costumi e le scenografie curate dallo stesso autore e regista Maurizio Nicastro. La commedia alterna situazioni comiche a gags trascinanti per far raggiungere, infine, ad ognuno dei personaggi la propria meta, attesa o inaspettata. (fonte: ragusaoggi.it - Marzia Paladino)
 
SIRACUSA. SAN SEBASTIANO, PROCESSIONE PER IL COMPATRONO:
 
DOMENICA 29 ALLE 17 Domenica 29 gennaio, Siracusa ha onorato il suo compatrono, San Sebastiano. Appuntamento alle 17 con la processione del simulacro con uscita dalla chiesa di Santa Lucia alla Badia, in piazza Duomo. Giro per le vie di Ortigia, poi il ritorno e la tradizionale asta dei doni. La processione era inizialmente prevista per domenica 22 gennaio, ovvero il primo giorno festivo dopo il giorno di San Sebastiano (il 20 gennaio). L’allerta meteo ha, però, consigliato di far slittare la processione. Il comitato organizzatore si è quindi messo subito a lavoro per predisporre quanto necessario per l’importante appuntamento. (fonte: Siracusaoggi.it - Gianni Catania)
 
NUOVO ANNO GIUDIZIARIO, TRA POLEMICHE E CURIOSITÀ  –
 
Era prevista a Messina una scoppiettante inaugurazione dell’Anno giudiziario ma, sinceramente, un simile “spettacolo” era inimmaginabile. Il piatto forte? La protesta di magistrati e avvocati che hanno lasciato l’aula, al momento dell’intervento del delegato del Ministero della Giustizia Santi Consolo. Una protesta che è stata poi “condivisa” dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone, che è un avvocato con discreta militanza. “Il grado di civiltà di un Paese – ha detto Ardizzone – si misura anche dall’efficacia e dalla tempestività con le quali lo Stato riesce a dare una risposta nel campo della giustizia. Quando purtroppo, invece, a causa della carenza di organico dei magistrati e dell’inadeguatezza delle strutture, questa risposta arriva dopo diversi anni o addirittura non arriva, la certezza del diritto viene messa in discussione, aumentando così la diffidenza del cittadino nei confronti dello Stato. In più occasioni – continua – abbiamo evidenziato i diversi problemi della giustizia nel distretto di Messina, anche personalmente al ministro, che purtroppo ha mostrato una preconcetta avversità alla risoluzione”. Dunque, sotto accusa è quel ministro Orlando che gioca con più mazzi di carte, è venuto tre volte a Messina e si è rifiutato di incontrare i giornalisti sul PalaGiustizia bis. A proposito, dopo l’annunzio ad effetto accorintiano di “tavolo e firma” il 9 febbraio ci ha pensato lo stesso presidente della Corte d’Appello Michele Galluccio a manifestare i tantissimi dubbi: “Se non vedo non ci credo”. Con Accorinti nei soliti abiti fuori cerimonia che, stizzito, lasciava Palazzo Piacentini proprio mentre parlava il procuratore generale facente funzione Salvatore Scaramuzza. Ufficialmente perché doveva partecipare alla manifestazione contro l’ipotesi di sfiducia. Ma tant’è. Di interventi polemici se ne sono registrati tantissimi fino alle 13,05 quando lo stesso Galluccio- a sala semideserta- ha dichiarato aperto l’Anno Giudiziario 2017 in quella Corte d’appello che è a rischio. Durissima ANM ed era prevedibile. La ciliegina sulla torta è stata la dichiarazione di guerra della Camera Penale Erasmo da Rotterdam , con il suo presidente Filippo Mangiapane, che ha mandato in tilt l’asse “istituzionale magistrati-Ordine. Ha ricordato quel 70% di patrocinii gratuiti e difese d’ufficio, con i giovani avvocati definiti i nuovi poveri. E giù accuse alla troppa “funzione sociale” dell’Ordine, contro il contributo di opinamento per il parere di congruità del recupero del credito del difensore d’ufficio. “A noi interessa l’avvocato dignitoso e non il collega nel Consiglio Giudiziario che si occupa delle carriere giudiziarie. Tutto ciò ci interessa molto di più del red carpet alla Cannes!”. Ma c’è un’accusa plateale al Tribunale di Sorveglianza accusato di eccessiva severità nelle misure alternative. E alla Corte d’Appello per camerali per le prescrizioni con la presenza anche degli avvocati e non dei soli giudici. E che dire che il protocollo delle udienze non funziona ( il cronista ne ha scritto qualche giorno fa, notificando a Corte d’Appello e Seconda sezione penale, ndr). Altra accusa è ai magistrati non togati per i ritardi in apertura d’udienza e il pensiero corre subito a ” Lady Godiva”. Affondo pure sul carcere di Gazzi dove “non stanno proprio bene”. Pesantissimo l’affondo contro l’Ordine che gestisce 1,2 milioni e utilizza un non patrocinante in Cassazione per un “convegno sul giudizio di legittimità”. Ma pecca in tanto altro. Intervento che spacca ma segnale preciso: ascoltate la piazza. Qualche nota di colore. Il presidente del Tribunale Totaro non ha trovato posto nell’aula – troppi inviti- ed andato via dopo pochi minuti. Il prefetto Ferrandino non se l’è filata nessuno prima di accedere all’aula dopo ” onori e presentat’arm” perché gli addetti erano troppo presi dalle verifiche di posti e titolati. Diverse pesi e diverse misure nell’accogliere civili e militari ( tipo il comandante del 24° Reggimento artiglieria Peloritani, colonnello Maurizio Greco Colonna). Giuasto segnalare, invece, l’eccellente “prestazione” degli Agenti di Polizia penitenziaria e non solo perché il capo del Dap era scortato. Plotone al comando del capitano Macrì, comandante della Compagnia di Sant’Agata di Militello, con il maggiore Emanuela Rocca e il collega Leoncini in “regia di comando”. Curiosità: il più alto in grado era il generale di Divisione della Guardia di Finanza, Ignazio Gibilaro, attuale Comandante Regione Sicilia. In assenza del comandante del Culqualber, l’altra “greca” era quello del generale di brigata Angius, comandante della Brigata Aosta. Tra i civili spiccava l’ex presidente della Corte Costituzionale ed ex rettore di Messina, Gaetano Silvestri. (fonte: messinaora - Gianfranco Pensavalli)
 
SANT’AGATA: MARANO, “SI ENTRA NEL CLOU CON UN PROGRAMMA RICCHISSIMO”
 
“Si entra nel clou: abbiamo concentrato in quest’ultima settimana della Festa tutti i principali eventi culturali, sportivi e sociali legati alle celebrazioni agatine per un programma ricchissimo”.Lo ha detto il presidente del Comitato per la Festa Francesco Marano aprendo nella Sala Giunta di Palazzo degli elefanti l’affollata conferenza stampa per la presentazione delle tante iniziative previste per la “Settimana di Sant’Agata” nel programma delle celebrazioni agatine, che hanno preso il via il sette gennaio scorso. All’incontro con i giornalisti erano presenti, tra gli altri l’assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo, gli assessori alla Cultura Orazio Licandro, alle Attività produttive Nuccio Lombardo e allo Sport Valentina Scialfa, tutti i componenti del Comitato – il vicepresidente Giuseppe Barletta, il segretario Carlo Zimbone, il tesoriere Roberto Giordano, Teresa Di Blasi, Filippo Donzuso e Domenico Percolla – e il presidente onorario Luigi Maina. Con loro il sovrintendente del Teatro Massimo Bellini Roberto Grossi, il mondo dello sport con il presidente provinciale del Coni Enzo Falzone, la presidente dell’Andos Francesca Catalano, i rappresentanti del mondo del commercio con Confcommercio, Confesercenti, Cna, FederModa, Cidec, i presidenti delle Municipalità Salvo Romano ed Emanuele Giacalone. “La festa di Sant’Agata – ha detto Barbagallo – rappresenta una delle eccellenze siciliane nel mondo e per questo la Regione siciliana, di concerto con il Comune di Catania, ha progettato una serie di iniziative sia di spettacolo, come il concerto del Bellini, sia culturali, con la possibilità di fruire dei beni monumentali con l’ausilio delle guide, sia sportive, con l’importantissimo ritorno della Corsa su strada di giorno tre febbraio”. “Questa settimana così ricca di eventi – ha aggiunto Marano – si aprirà con la consegna della Candelora d’oro da parte del sindaco Enzo Bianco ai volontari catanesi e per loro a Salvo Consoli e la serata proseguirà in piazza Duomo con un video-fotomapping di Fabrizio Villa – anche con un contributo dell’Istituto Luce – e con i fuochi barocchi, e poi ci sarà la Notte della Cultura e del Commercio con musei e negozi del centro storico aperti. Da domenica si susseguiranno eventi culturali e non solo per chi vuole vivere la città oltre l’aspetto religioso della festa”. Tra gli appuntamenti più interessanti, il concerto del Bellini di giorno due febbraio con un inedito di Matteo Musumeci, compositore al quale il Bellini, come ha sottolineato Grossi, ha commissionato un’opera, Diva Agata, “che da una parte rappresenta un omaggio alla Patrona e dall’altra sancisce il rapporto d’amore dei Catanesi con Sant’Agata e Vincenzo Bellini, ossia i due punti più alti dell’identità religiosa e artistica di questa straordinaria città”. L’assessore Licandro ha parlato del programma delle visite guidate ai siti archeologici e monumentali e Valentina Scialfa ha tenuto a ringraziare le scuole che hanno aderito al programma per conoscere le tradizioni agatine. La settimana dedicata allo sport – a cura di Coni e assessorati regionale e comunale – che prevede ben tredici discipline sportive, dal nuoto alla vela, dal calcio al ciclismo, è stata illustrata da Enzo Falzone. Si è parlato poi delle iniziative puntate sul commercio, come il concorso per la miglior vetrina di Sant’Agata di cui hanno parlato Giovanni Saguto, Lorenzo Costanzo ed Enza Lombardo, della mostra dell’Andos sulla prevenzione dei tumori al seno organizzata nel Museo Diocesano con dei ritratti di donne realizzate da Fabrizio Villa, e dell’iniziativa “Sant’Agata per molti ma non per tutti”, alla presenza di Salvo Mirabella, a tutela delle persone disabili. In questa settimana sono numerose le iniziative culturali, come quelle della Badia di Sant’Agata e il Municipio aperto con i concerti di musica e con le mostre: nella Chiesa di San Francesco Borgia a cura della Soprintendenza, nel Palazzo della Cultura e nel Museo Diocesano a cura dell’Accademia di Belle Arti. (fonte: cataniaoggi.it – redazione)