
Il "Patto del Nazareno" in salsa agrigentina è servito? Non secondo quanto dichiarato all'Adnkronos da Rosario Crocetta, per il quale "Non c'è nessun accordo tra il Pd e Forza Italia in vista delle primarie di coalizione ad Agrigento. Si tratta di liste civiche che servono a isolare la Lega". E' quanto ha detto il Governatore siciliano sulle polemiche scoppiate dopo la notizia della partecipazione di un candidato vicino a Forza Italia alle primarie di coalizione nel centrosinistra ad Agrigento. "E non è affatto vero che ci sono dei malcontenti perché ad Agrigento sono tutti d'accordo...", dice ancora all'Adnkronos. Tutto è partito dalla visita del presidente della Regione dei giorni scorsi ad Agrigento: "Voglio ringraziare i membri del Pd - aveva detto ad AgrigentoNotizie il governatore della Sicilia - ma voglio ringraziare anche Riccardo Gallo che ha permesso di unire sensibilità differenti in questa coalizione". Se fino a qualche giorno fa - parlando della grande coalizione "Agrigento2020" - il segretario provinciale del Pd, Peppe Zambito, non intendeva schierarsi “pubblicamente” sullo stesso lato di Riccardo Gallo, vice-coordinatore regionale di Forza Italia, precisando che della coalizione faceva parte il “Patto per il territorio” (creato proprio da Gallo) e non Forza Italia, adesso lo stesso segretario deve fare i conti con le parole del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che lasciano pochi dubbi, anche se oggi smentisce. Che il deputato Riccardo Gallo sia il fondatore (insieme a Piero Macedonio) del Patto per il territorio, è risaputo. Così, però, come è risaputo anche che lo stesso Gallo (vicinissimo a Silvio Berlusconi) è il vice coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia. Circostanza che solleva qualche dubbio - soprattutto dopo le parole di Rosario Crocetta - sul fatto che Forza Italia resti fuori dai giochi. Anzi: è proprio il ruolo che Riccardo Gallo ha avuto (e ha) nella coalizione “Agrigento2020” che lascia pensare tutt’altro. Staremo a vedere. Intanto si continua a lavorare in vista delle primarie, i cui candidati saranno Silvio Alessi, Peppe Vita, Epifanio Bellini e Piero Marchetta. (fonte: agrigerntonotiziue)
"VOLONTARI DI STRADA" ANCORA SENZA LOCALI, IN LORO SOCCORSO UN BENEFATTORE
I "Volontari di strada" rischiano di non potere accettare il contratto proposto dal Comune per i locali che verrebbero loro concessi al fine di custodire i generi alimentari da distribuire ai meno abbienti di Agrigento. E' una situazione paradossale già di per sè che chi da anni, senza aiuti nè contributi pubblici, si presta per sopperire a una reale carenza degli uffici preposti alla solidarietà sociale (impediti dall'esiguità dei trasferimenti agli enti locali), si trovi a dovere anche "pietire" una struttura per conservare e distribuire i beni di prima necessità. Per fortuna c'è ancora gente di cuore: e oggi è stato siglato il contratto di comodato d'uso gratuito, a tempo indeterminato, dei 600 metri quadri di magazzino vicino al bar Uaddan, di cui il benefattore proprietario pagherà anche il condominio. Qui potranno realizzarsi tanti utili servizi per i bisognosi. Ma il "contenzioso" con il Comune farebbe dire che oltre al danno, è il caso di dirlo, sembra essere stata posta in essere anche la beffa. "Scaricando dall'Albo pretorio il contratto che l'ufficio Patrimonio ha preparato per noi - racconta Silvia Licata - ci siamo accorti che l'articolo 2 recita che potevamo usufruire dell'immobile per un anno, dalla data del contratto, e che trascorso tale termine, senza preavviso, dovremmo lasciarlo: andando oltre il 30esimo giorno, se ancora non fossimo usciti, il Comune diventerebbe proprietario di tutto ciò che c'è dentro a quella data. L'articolo 7, inoltre, recita che dobbiamo sostenere le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria. Praticamente ci concedono il locale, ma ci mettono nella condizione di non potere accettare, se i termini del contratto rimangono questi". In un momento in cui non si pensa alle fasce deboli se non a parole (partendo dal Governo centrale "in giù"), in cui la scala delle priorità sembra sovvertita, incomprensibilmente e contro ogni norma del buon senso invertita, è davvero qualcosa che lascia senza parole quanto sta accadendo. A sentire i racconti dei "Volontari di strada", del grave stato di indigenza in cui versano fin troppe famiglie che non hanno nemmeno la possibilità di comprare un pacco di zucchero, in un territorio che se ben gestito dovrebbe essere invece florido, viene solo da scuotere materialmente la testa: è incredibile o, meglio, è inaccettabile. A questi volontari il carico di assicurare per quanto possibile pagamento di utenze, di visite mediche e di quanto necessitano queste famiglie bisognose. Comunque, il dato è questo: da novembre si aspettava risposta dal Comune, dopo l'ulteriore sollecito del 3 febbraio scorso il commissario ha poi fatto un atto di indirizzo e il dirigente dell'ufficio Patrimonio ha redatto una proposta di contratto che, pubblicata già all'albo pretorio, non è stata nemmeno sottoposta ufficialmente ai diretti interessati. E con le clausole che, si capisce, renderanno davvero difficile accettare il contratto così come è stipulato, l'associazione potrebbe ancora una volta trovarsi a rischio di perdere la convenzione con il Banco alimentare delle Opere di Carità: il che significa, in soldoni, togliere il sostentamento ad almeno 450 persone (dalle circa 30 famiglie che beneficiavano dell'aiuto dei "Volontari di strada" 3 anni fa, adesso si è passati a circa 111 nuclei familiari), più 45 senzatetto. Sempre a novembre è stata fatta richiesta "di due locali del Boccone del povero, per un totale di oltre 2.500 metri quadri, affidati alle suore, dal 2006 senza contratto, per 750 euro annui di affitto, e praticamente inutilizzati", racconta ancora Silvia Licata. E si attende ancora una risposta dell'Ente. (fonte: agrigerntonotiziue)
ACQUA PUBBLICA, PANEPINTO A CROCETTA: "RICORDI GLI IMPEGNI PRESI"
"Domani in commissione Territorio e Ambiente dell’Ars inizia la discussione degli emendamenti al disegno di legge che completa la riforma della ripubblicizzazione dell’acqua. Il presidente Crocetta ricordi a se stesso e al suo assessore all’Energia gli impegni presi in campagna elettorale, e il Pd ricordi a tutti i suoi deputati l’impegno assunto già dal 2010 per il ritorno alla gestione pubblica delle risorse idriche in Sicilia". Lo dice Giovanni Panepinto, parlamentare regionale del Pd e promotore delle iniziative parlamentari per l’acqua pubblica. "Nei giorni scorsi - prosegue Panepinto - un dirigente regionale ha chiesto ai Comuni la riconsegna degli impianti: il presidente dell’Ars Ardizzone ‘batta un colpo’ e impedisca che tre righe di parere legale possano calpestare la volontà espressa dal Parlamento attraverso una legge regionale, la 2 del 2013. Chiedo inoltre ad Ardizzone di avere la massima attenzione a quanto accadrà all’Ars nel corso dell’esame di questo ddl: bisogna impedire qualunque ingerenza delle ‘lobby dell’acqua’ e garantire un dibattito libero e sereno".(fonte: agrigerntonotiziue)