Quello che sta succedendo in diverse parti del mondo è una tragedia che non solo non trova soluzione, ma non pare ci sia la volontà di trovarla. Due persone perseguite per genocidio dalla Corte Penale Internazionale che ha anche spiccato mandato di cattura internazionale, continuano a macellare le persone, senza alcuno scrupolo. Uno: Putin, chiuso nel suo Cremlino mentre l’altro:

Netanyahu si muove liberamente tra Israele e Washinton senza che a nessuno viene in mente di arrestarlo. A loro uniamo il terzo personaggio: Trump, che con i suoi interventi a gamba tesa nell’economia mondiale minacciando dazi ed altro causa alti e bassi nel mercato azionario, magari guadagnandoci sopra, cosa che lo potrebbe rendere colpevole di aggiotaggio. La Russia rifiuta l’offerta del Vaticano e ritarda una trattativa per porre fine alla guerra. Nel contempo, portano avanti un grande scambio di prigionieri, mentre le bombe ed i droni continuano ad inveire su un paese distrutto, colpendo alla cieca le strutture civili e non e una popolazione al collasso. Peggio ancora fa Israele, che non solo continua a bombardare massicciamente la striscia di Gaza, senza distinguere centri abitati da campi profughi, ma ordina spostamenti della popolazione da una parte all’altro avvertendo che sta per bombardare. Gente costretta a spostarsi come se invece che di persone si trattasse di birilli per giocare alla guerra su un tavolo. E’ dell’altro giorno la notizia che 9 dei dieci figli di una coppia di medici sono rimasti sotto le macerie, mentre il decimo è in gravi condizioni. Nove piccole vittime che si vanno ad aggiungere alle migliaia di bambini che da quanto dura la guerra, hanno perso la vita e con essa il futuro di quel pezzo di Palestina. Ma sarà ancora Palestina la striscia di Gaza? Sembrerebbe proprio di no a quando sentiamo dire. Viene da pensare che Netanyahu stia facendo il lavoro sporco per Trump liberando la Striscia di Gaza, costringendo la popolazione a lasciarla definitivamente per trasferirsi altrove per poi farne dono all’inquilino della Casa Bianca che ne vuole fare la costa azzurra del medio oriente. E la pace da tutti invocata quando arriverà? Da quado si parla di due popoli due stati? Da sempre a memoria d’uomo, ma solo qualche coraggioso ha riconosciuto la Palestina, mentre la maggioranza aspetta di capire cosa pensa e cosa vuole l’America ed intanto la gente muore. La causa? Si stenta ora a credere che la causa sia la brutta storia che è successa in quel lontano sette ottobre. La vera causa a quando pare viene da lontano. La si vuole fare salire alla profanazione della moschea di Al-Aqsa che causò anche la morte ed il ferimento di centinaia di palestinesi. Sembra però farsi sempre più strada l’ipotesi che Netanyahu vuole liberare completamente la striscia di Gaza sia per distruggere Hamas, che per spostare milioni di palestinesi più lontano possibile da Istraele, completando una indegna polizia etnica e preparando il cado al Trump palazzinaro che progetta nella striscia la costa azzurra del medio Oriente. Gli ostaggi? Veramente sembra proprio che degli ostaggi il califfo israeliano preoccupato per le sue disavventure legali interne e per il mandato di cattura internazionale della CPI per crimini contro l’umanità e crimine di guerra, non si preoccupa più di tanto. E intanto a Gaza si continua a morire quale conseguenza di un bombardamento a tappeto che in unica soluzione distrugge il presente, cancella la storia passata di soprusi contro i palestinesi ai quali non si riconosce il diritto ad avere una patria ed ipotizza il futuro continuando ad uccidere bambini innocenti colpevoli solo di essere nati in un luogo indebitamente conteso. Salvatore Augello