Quanto spende l’Italia ogni giorno per un rifugiato? E quanto costa davvero il nostro sistema d’accoglienza? Da anni ballano vari numeri. Ora a rispondere ufficialmente è il primo “Rapporto sull’economia dell’accoglienza”, firmato da un gruppo di studio costituito a gennaio 2015 presso il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno. “Il 2014 – si legge nel Rapporto – si chiude con la cifra record di 170mila immigrati arrivati via mare in Italia: quasi il triplo rispetto a quelli del 2011, anno della famosa “Emergenza Nord Africa”. La gestione dei centri governativi (Cara, Cda, Cpsa e Cie) nel 2014 è costata circa 139 milioni di euro (compresi i costi delle strutture non di proprietà demaniale). Le strutture temporanee invece, che al 31 dicembre 2014 accoglievano 35.562 persone, hanno comportato una spesa di circa 277 milioni. A tali spese sono da aggiungere quelle di trasporto dei migranti versi i centri, i contributi erogati ai Comuni per l’accoglienza dei minori, le spese per utenze e per gli interventi straordinari al di fuori dei centri per un ammontare complessivo di circa 20 milioni”. “Pertanto la spesa complessiva per i migranti accolti nelle strutture di accoglienza diverse dallo Sprar si è attestata nel 2014 su 436 milioni complessivi, con un costo medio giornaliero a migrante pari a euro 26,51. In realtà considerato che l’accoglienza è stata garantita in relazione agli sbarchi registratisi tutto l’anno, il costo medio giornaliero per migrante a cui far riferimento è pari a 30 euro oltre Iva. Pertanto i costi della gestione ordinaria dell’accoglienza si attestano nel range di 30-35 euro per gli adulti e di 45 euro per i minori accolti dai Comuni, costi nettamente inferiori ai quelli sostenuti durante l’emergenza Nord Africa pari a 46 euro per gli adulti e ai 75 euro per i minori. Quindi in una situazione “ordinaria” come quella attuale, che ha avuto punte di emergenza assoluta quanto a persone sbarcate e accolte, i costi sono stati drasticamente ridotti rispetto all’emergenza del 2011?. “La gestione dello Sprar ha avuto nel 2014 un costo di euro 197.499.225,63, per un totale di 22.961 persone accolte. I costi giornalieri nei progetti Sprar sono diversificati in relazione al grado di vulnerabilità delle persone. Si passa da una spesa media di euro 32,40 per i posti ordinari, di euro 61,30 per i posti riservati ai minori, di euro 73,04 per i posti riservati a persone con disagio mentale. Il valore medio ponderato dei costi giornalieri di accoglienza nello Sprar è pari a 35 euro”. “Per fronteggiare i costi complessivi dell’accoglienza del 2015 il ministero dell’Interno ha stimato in 918,5 milioni le spese relative alle strutture governative e temporanee, e in 242,5 milioni le spese relative ai centri Sprar, per un totale quindi di 1.162 milioni”. “Il costo per la gestione dell’accoglienza viene in gran parte riversato sul territorio sotto forma di stipendi a operatori, affitti e consumi e, in ogni caso, rappresenta una piccolissima percentuale, quantificabile nello 0,14%, della spesa pubblica nazionale complessiva”. Fonte: Repubblica.it