Da questa mattina, non esiste più la sezione staccata del tribunale di Monreale, tutte le pratiche in corso passano alla sede centrale di Palermo.

Cessa così d’esistere quel tribunale dove lavorò anche Paolo Borsellino, perché i locali sono stati dichiarati inidonei, perché si presentano come del tutto inadatti ad ospitare una sede giudicante. Giunge quindi ad ujn epilogo poco glorioso un locale, che da solo denuncia il fatto che si ha un bel riformare la giustizia, se poi non si forniscono mezzi ed infrastrutture adatte. Il provvedimento di trasferimento dei fascicoli e di chiusura dei locali, è stato preso dal Presidente della sede centrale del Tribunale Giovanni Pugliesi, il quale dice: “la situazione va avanti già da diversi anni, ma ormai è diventata insostenibile perché presenta molti seri pericoli. Il mio compito è quello di tutelare l’incolumità di chi lavora all’interno del tribunale, ma anche di tutti quelli che a vario titolo lo frequentano”. Intanto, malgrado si pensasse di potere reperire nuovi locali per evitare il trasloco, resta fermo il progetto per la costruzione del nuovo tribunale, che prevede la ristrutturazione dell’ex mobilificio Mulè, in modo da tirarne fuori un edificio di due piani in grado di ospitare non solo la pretura, ma anche una sezione penale, una civile ed il giudice di pace. Il progetto comporta allo stato attuale una spesa di 3, 8 milioni di euro, ma evidentemente, prevede tempi lunghi.