RUBRICA A CURA DI MIRKO CROCOLI - (foto accanto)“Il campione e il marito perfetto”   “Una persona, uomo o donna che sia, che dà sempre il meglio di sé, diventa un leader naturale

Joe Di Maggio, campione di Baseball e nella vita, è figlio di emigranti Siciliani; il padre Giuseppe Di Maggio e la madre Rosalia Mercurio sono originari di Isola delle Femmine, comune in provincia di Palermo. E’ nato a Martinez, in California, il 25 novembre 1914; noto non solo per la sua incredibile bravura ma è anche balzato alle cronache come storico marito di Marilyn Monroe, le cui nozze furono celebrate a San Francisco il 14 Gennaio 1954. Si appassiona allo sport già da bambino e dopo i primi anni ai San Francisco Seals si trasferisce a New York, negli Yankees. Con la casacca dell’equipe “Newyorkese” Joe conclude la sua lunga carriera, che termina nel 1951. Vince tre volte l’MVP e per ben 13 stagioni l’MLB All Star game. L’evento non sportivo che lo ha reso celebre è il matrimonio con la bellissima attrice e soubrette Marilyn Monroe, che sigilla un lungo corteggiamento durato anni. I due divorziano dopo pochi mesi, ma Joe e Marilyn rimangono sempre in ottimi rapporti. Alla morte della Monroe, il campione vuole curare personalmente tutte le procedure; dalla scelta del cimitero al funerale fino alla sepoltura. Il suo “Ti amo” sulla tomba dell’ex moglie ed i suoi mazzi di rose recapitate per oltre vent’anni con cadenza settimane, risaltano le magnifiche qualità dell’animo di quest’uomo, prima ancora del grande mito sportivo che ha rappresentato. Joe DiMaggio, negli anni settanta, viene considerato da una commissione di esperti di questa disciplina il più grande giocatore di Baseball vivente e uno degli sportivi più famosi d’America. Come dimenticare le oltre due mila battute valide del mitico “Joltin’ Joe”, e della forza con cui riusciva a far sobbalzare la palla. La sua esistenza terrena finisce l’8 marzo 1999, ad Hollywood, ma non certo il suo carisma, la sua fama e il suo straordinario ricordo che, ancora oggi, vive nel cuore di molti italoamericani.   

 

 

(tratto dal libro “XX SECOLO” di Mirko Crocoli