PIAZZA ARMERINA. ARRESTATO GIOVANE CHE NON SI FERMA ALL’ALT

 Durante l’esecuzione di un posto di controllo effettuato nella serata di ieri in via Umberto, pieno centro storico di Piazza Armerina, il capoequipaggio di una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia dei carabinieri ha intimato l’alt con la paletta ad un giovane che si trovava senza casco alla guida di un ciclomotore. Assolutamente incurante del segnale il giovane anziché rallentare ha accelerato forzando il posto di controllo e cercando di fuggire, finendo per investire in pieno il militare che è stato sbalzato per terra. Il giovane, caduto anch’egli dal ciclomotore, anziché fermarsi ha tentato di fuggire ancora a piedi per le stradine circostanti venendo però raggiunto poco dopo dallo stesso carabiniere investito. Benchè bloccato ha cercato ancora di divincolarsi. A quel punto è stato dichiarato in arresto e sono scattate per lui le manette per i reati di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Condotto in caserma è stato identificato in W.M., 18 anni compiuti da un mese, operaio di Piazza Armerina. Il controllo eseguito sul ciclomotore ha fatto emergere che il mezzo era sprovvisto di assicurazione, il giovane non aveva con se i relativi documenti e viaggiava a luci spente senza indossare il casco. Tutte queste violazioni sono state quindi adeguatamente contestate con il sequestro del veicolo Dell’avvenuto arresto è stata data notizia al Procuratore capo della Repubblica di Enna, dott. Calogero Ferrotti, che ha disposto la traduzione dell’ arrestato in carcere in attesa dell’udienza di convalida che si terrà domani mattina alle ore 11,00. Il carabiniere ferito è stato accompagnato dai colleghi presso il pronto soccorso venendo riscontrato affetto da vari traumi contusivi al polso ed alla gamba destra. Continuano pertanto a registrarsi a Piazza Armerina preoccupanti comportamenti da parte di molti giovani che, oltre a trasgredire le regole del codice della strada (viaggiare senza casco o correre per le vie del centro abitato), si spingono a comportamenti (quale quello di non fermarsi ad un posto di controllo o all’intimazione di alt dei carabinieri) che costituiscono veri e propri reati mettendo a repentaglio la loro incolumità ed anche quella di tutti gli operatori delle forze dell’ordine preposti ai necessari controlli per garantire a tutti i cittadini un quotidiano sereno svolgimento della vita civile. (fonte: vivienna)

ATO IDRICO. COSTO DELL’ACQUA, MEGLIO RIMANERE AD ENNA

Enna. Giorni addietro sulla stampa locale è apparso un articolo con titolo “L’acqua costa il doppio di Milano” che descrive la città di Enna come una metropoli con costo della vita addirittura superiore a quello di Milano. Questa la risposta del dr.Stefano Guccione, direttore dell’Ato idrico di enna: “Potremmo affermare che finalmente abbiamo raggiunto, seppure per via indiretta, una grande riscossa per tutta la Provincia che può vantare sul capoluogo lombardo un bel primato in standard qualitativi. In un periodo di recessione economica così grave per tutte le famiglie siciliane, non è giusto che gli ennesi si meritino di essere “scherniti” in questo modo. Se invece la beffa o l’attacco è diretto a chi gestisce il settore acqua l’articolo diventa quasi di cattivo gusto, in quanto, tra le criticità di un management difficoltoso in relazione ai tempi e alle imposizioni legislative regionali e nazionali, nello stesso comparto idrico vivono di stipendio circa 200 lavoratori di tutta la Provincia. La tariffa, secondo quanto disposto dalla normativa di riferimento, è finalizzata ad un equilibrio economico finanziario nel quale non è previsto margine alcuno a vantaggio del gestore e l’investimento è integralmente a favore dell’utenza, che trae beneficio nella realizzazione degli impianti i quali dovranno, a regime, assicurare risparmi nella gestione. Negli ultimi giorni si sono letti articoli che quasi legittimano la gente a non pagare le bollette e incitano gli utenti a scagliarsi contro gli amministratori all’insegna di un qualunquismo irresponsabile a danno della società Acquaenna e dell’Ato idrico a cui vengono attribuite responsabilità e false complicità. Siamo da tempo abituati a forzature del genere, ma i costi di questo modo di agire e governare si leggono sulla pelle di ognuno di noi. Riteniamo, confidando sul buon senso della gente, che possiamo fare a meno delle strumentalizzazioni politiche di chi vuole appioppare le responsabilità di altri all’attuale gestione. Ritornando al raffronto e leggendo attentamente l’articolo viene da chiedersi se è preferibile trasferirsi a Milano per risparmiare sulla bolletta dell’acqua. E’ utile ricordare che il gestore ennese acquista parte dell’acqua dalla società sovrambito Siciliacque ad 0,63euro al metro cubo, costo già più alto di quello di vendita all’utenza a Milano. Di contro basta poco per rendersi conto che il costo della vita a Milano rispetto a Enna è assai più caro. Quindi meglio restare ad Enna….. (fonte: vivienna)

ENNA. INCONTRO PRESIDENTE PROVINCIA E PRESIDENTE AUTODROMO

Enna. Incontro interlocutorio ma ricco di prospettive quello, avvenuto ieri mattina tra il presidente della Provincia , Giuseppe Monaco, ed il presidente dell’Ente Autodromo, Mario Sgrò, presente anche il sindaco di Enna, Rino Agnello per discutere sulle prospettive del circuito automobilistico, da dove le gare motoristiche mancano da cinque anni, ma soprattutto entro il 21 settembre (riunione della Federazione Internazionale a Parigi) bisognerà dare delle risposte ben precise circa la disponibilità dell’autodromo ennese ad ospitare gare internazionali e nazionali, così come avveniva in un recente passato. Ovviamente bisognerà soprattutto comunicare se saranno effettuati dei lavori per la realizzazione della via di fuga, all’altezza della selva pergusina ed altri piccoli interventi, specie all’altezza dell’hotel Garden per aumentare la sicurezza del circuito. Alla riunione erano presenti i due soci più importanti del Consorzio, appunto Provincia e Comune, tenuto conto che interesserà anche i rispettivi tecnici. Ed a proposito di tecnici è stato deciso che una riunione sarà organizzata per il 3 settembre, alle 9,00, presenti i funzionari degli enti che dovranno mettere il visto sui progetti da realizzare all’interno del circuito di Pergusa, quindi Soprintendenza ai Beni Culturali, Genio Civile, Forestale, comando provinciale dei Vigili del fuoco. Una conferenza di servizi che dovrebbe accelerare l’iter burocratico ed avere tutti i visti necessari per andare avanti nella realizzazione di quei lavori che sono stati richiesti dalla Fia e dalla Csai per riconcedere la licenza internazionale e nazionale. Il presidente Monaco si è impegnato a risolvere, sul piano politico, il problema della realizzazione della via di fuga, andando ad incontrare l’assessore regionale al Territorio ed Ambiente nel più breve tempo possibile per evitare che procedure burocratiche possano bloccare il cammino verso l’omologazione del circuito. Ci sono, infatti, valutazione di impatto ambientale (Vas) e di incidenza ambientale (Vinca) che passano esclusivamente dall’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente e se i ritardi burocratici sono eccessivi si rischia di perdere un altro anno, specie in un momento in cui ci sono alcuni circuiti italiani che sono in difficoltà e la ripresa di Pergusa potrebbe consentire l’assegnazione di importanti manifestazioni automobilistica che vanno dalla prova di campionato Fia, alla 24Ore di Sicilia, al campionato europeo di formula tre mila, ai campionati italiani Civt e formula 3. La volontà di fare bene e presto è stata manifestata, ora non resta che aspettare fatti concreti che possano consentire al circuito automobilistico ennese di ritornare ad essere punto di riferimento di gare motoristiche di alto livello. (fonte: vivienna)