ENNA. ALTERNATIVA DEMOCRATICA A PRESIDENTE PROVINCIA: DOV’È LA SVOLTA VERA

Enna. La segreteria provinciale di Alternativa Democratica ed i candidati alle ultime elezioni provinciali del movimento (Bruno A., Capuano, Di Marco, Ferragosto, Prestifilippi, eccetto Sutera e Bruno G.) ritengono che l’azzeramento della Giunta Provinciale doveva avvenire già da parecchio tempo e questo per diverse ragioni, come dichiara il presidente provinciale, franco Ferragosto, che continua: “In primo luogo si contesta al Presidente Monaco il modo di gestire e coordinare la coalizione politica: in un anno le segreterie politiche dei partiti sono state considerate un optional, mentre sono stati privilegiati i rapporti personali o di gruppo. A memoria non si ricorda, se non prima delle elezioni, una riunione collegiale di maggioranza con le segreterie politiche. In secondo luogo si contesta la mancata attuazione del programma nelle sue linee fondamentali ed essenziali: ci chiediamo che fine ha fatto il tavolo tecnico voluto dall’intero consiglio provinciale (agosto 2008) per risolvere il problema rifiuti; che fine hanno fatto gli otto punti da Lei sottoscritti per ridurre il costo del consumo dell’acqua; che fine ha fatto il primo punto del programma che parlava di legalità e trasparenza nella gestione della cosa pubblica con la contemporanea riduzione dei costi della politica, limitandosi a sciogliere la Biennale Archelologica e l’APT (era proprio necessario ed urgente?), senza invece, così come programmato e concordato, rivedere il ruolo di società come il CESIS, la Multiservizi, o un cambio di rotta nella gestione della Kore; che fine ha fatto il principio condiviso da tutti circa la partecipazione della gente alle scelte del territorio; per non parlare poi della viabilità sempre più fatiscente, delle opere infrastrutturali da programmare, di una attenzione particolare al mondo delle piccole imprese artigianali e commerciali, una programmazione per uno sviluppo dell’agricoltura, una attenzione ai bisogni sociali ed economici dei pochi giovani rimasti nella nostra Provincia. Questo ed altro era stato indicato come “svolta vera”. ….. (fonte: vivienna)

ENNA. IN DIRITTURA DI ARRIVO LA NUOVA GIUNTA PROVINCIALE

Enna. “Sono deciso a chiudere, entro martedì, al massimo, la crisi alla provincia, nominando la nuova giunta provinciale”. Lo ha dichiarato il presidente della Provincia, Pippo Monaco, ieri mattina, nel corso della festa della Polizia Penitenziaria. “E’ importante che la giunta venga formata per poter operare ed ovviamente sono deciso ad andare sino in fondo, senza cedere ad eventuali ricatti”. Le dichiarazioni del presidente della Provincia regionale sono abbastanza ferme e decise, il che fa pensare che, entro martedì o addirittura entro domani sarà possibile conoscere i nominativi che andranno a costituire la nuova giunta provinciale. Con molta probabilità si aspettano le decisioni del direttivo provinciale del Movimento per l’Autonomia, che si è riunito ieri sino a tarda notte perché non è stato facile trovare una linea comune. Si sa benissimo che all’interno del MpA sono tanti coloro i quali vogliono segnalare nominativi per formare la giunta provinciale ed ovviamente, come è stato ribadito da Dante Ferrari e Totò Marchì, che fanno parte della delegazione trattante del PdL, non si darà ascolto alle singole richieste, ma deve essere il partito a segnalare i nominativi. Nel MpA tanti i nomi che si fanno ma pochi quelli certi per cui è probabile che qualcosa la si sappia entro lunedì. La Destra ha riunito il direttivo ed ha ribadito la sua posizione che è quella di avere un posto in giunta provinciale, posti di sottogoverno non vengono presi in considerazione, e tutti sostengono che bisogna valutare positivamente la coerenza che il partito ed i suoi componenti hanno sempre dimostrato nel corso di quest’anno. E’ chiaro che La Destra spera di ottenere il posto che era stato dato ad Alleanza Democratica. Per l’Udc viene ribadita la necessità di puntare alla realizzazione di quei programmi, che hanno convinto l’elettorato a votare per i partiti del centro destra. “E’ necessario ritrovare l’unità del centro destra – ha dichiarato il consigliere Lorenzo Granata – E’ venuto il momento di aprire il colloquio con i dissidenti a cominciare da Sergio Malfitano e Alfredo Colianni, evitare che i contrasti all’interno della coalizione debbano sorgere perché ci sono tante richieste di posti in giunta o di sottogoverno. In un anno si è fatto poco e niente e siamo riusciti a scontentare i precari, che all’interno dell’Ente svolgono un lavoro importante”. Intanto il dottor Paolo Di Natale ha ribadito la sua volontà di non far parte della giunta provinciale. Era stato nominato dal presidente Monaco, che pare lo voglia convincere a rimanere all’interno dell’Ente come consulente. Dunque domani o al massimo dopo domani il presidente della Provincia, Monaco, si è impegnato a formare la nuova giunta, anche perché l’amministrazione ha tanti impegni da portare a termine, a cominciare dagli interventi per migliorare la viabilità provinciale. (fonte: vivienna)

REGALBUTO: LAVORATORI FRANCIS IN STATO DI AGITAZIONE

Regalbuto. I lavoratori delle cinque aziende del gruppo Francis iscritti alla Filcem-CGIL hanno deciso di riunirsi in assemblea lunedì pomeriggio e di proclamare lo stato di agitazione. I lavoratori decideranno da lunedì se adottare nuovi strumenti di protesta in difesa del proprio posto di lavoro. E' probabile che si registrino nuove iniziative da parte degli operai, che non vogliono rassegnarsi alla totale chiusura dei reparti produttivi dei cinque stabilimenti. La chiusura determinerebbe la perdita di quasi 70 posti di lavoro, in un territorio già in difficoltà come quello di Regalbuto. Intanto cominciano a muoversi le istituzioni, che hanno incontrato martedì scorso la rappresentanza dell'azienda. Presso la Prefettura di Enna si è tenuto un incontro fra un rappresentante del Prefetto, il Presidente della Provincia Giuseppe Monaco, il Sindaco Gaetano Punzi e il rappresentante dell'azienda geom. Vincenzo Saitta. All'incontro erano assenti i rappresentanti dei lavoratori, perchè non convocati, che aspettano nei prossimi giorni un incontro istituzionale per discutere di eventuali alternative alla chiusura. Purtroppo l'incontro non ha dato gli esiti sperati e non vi sono buone notizie all'orizzonte. L'azienda aveva chiesto la cassa integrazione in largo anticipo e per questo era stata rigettata dall'INPS. La proprietà non ha aperto spiragli per una nuova richiesta di cassa integrazione che eviterebbe la chiusura totale degli stabilimenti, fissata al 16 agosto prossimo. Secondo Pietro Arena, segretario provinciale della Filcem-CGIL, la situazione non è facilmente comprensibile, perchè dopo la richiesta di cassa integrazione per riduzione delle commesse non si sono cercate altre soluzioni e si è proceduto subito ai licenziamenti. “Nella vicenda del Gruppo Francis” - ci ha detto Arena - “Le lavoratrici e i lavoratori sono storicamente i soggetti più penalizzati. Nel 2004 accettarono l'attuale contratto di lavoro, che dimezza di fatto i salari, pur di permettere all'azienda di continuare la propria attività. Nonostante questo oggi rischiano di perdere il loro posto di lavoro”. In merito alla vicenda arriva anche il commento del segretario provinciale della CGIL Michele Pagliaro: “Anche questa vicenda dimostra che la crisi è passata dai mercati finanziari ai mercati reali, travolgendo aziende che chiudono i battenti e lavoratori che perdono il lavoro. Ci dispiace constatare che quasi 70 posti di lavoro si perdano nella realtà ennese nella totale indifferenza”. (fonte: vivienna MCR)