“LA SCOMPARSA DI ANDREA AMARO È UNA PERDITA PER TUTTI GLI ITALIANI ALL’ESTERO” L’improvvisa scomparsa di Andrea Amaro è una di quelle notizie che come primo impulso destano un senso di ribellione. Non si è mai pronti ad accettare che un amico ci lasci prima che l’età ci convinca che il momento sia arrivato. Tanto più, come nel caso di Andrea, quando si tratti di una persona che dell’intelligenza, dell’ironia, dell’impegno civile ed etico ha fatto un abito quotidiano, un modo di relazionarsi agli altri e di segnare una presenza nella vita quotidiana e in quella sociale.

Ciò che quasi stupiva di Lui era la sorridente levità che dimostrava anche nelle situazioni e nelle decisioni più difficili e, considerando lo spessore delle responsabilità che aveva assunto nella sua vita sindacale, la libertà dai condizionamenti, l’assenza di incrostazioni. Egli era stato, infatti, Segretario generale della Camera del Lavoro di Bologna, nei tempi difficili in cui Aldo Moro veniva sequestrato e ucciso, Segretario nazionale degli alimentaristi della CGIL, e poi degli elettrici, per passare infine all’Ufficio internazionale del suo sindacato. Ha rappresentato, inoltre, la CGIL nel Consiglio generale degli italiani all’estero, dove era stato eletto Vice segretario per la componente di nomina governativa. In questi ultimi anni ha avuto modo di conoscere direttamente le nostre comunità sparse per il mondo, di assumerne le tematiche e di diventarne un punto di riferimento serio, affidabile. Conoscendo attraverso le relazioni sindacali le realtà sociali dei paesi di insediamento degli italiani, Egli riusciva a cogliere con particolare acutezza le questioni inerenti all’integrazione e al ruolo dei nostri connazionali. Insomma, la sua intelligenza e la sua esperienza gli consentivano di guardare costantemente in avanti, senza lasciare per strada quelli che soprattutto in età avanzata hanno bisogno di sostegno e di solidarietà. Andrea, dunque, ci manca come amico e ci manca come riferimento e guida politica. Dopo la recente scomparsa di Gigetto Sandirocco un altro colpo, in un momento difficile, per la comunità degli italiani nel mondo. Il ricordo che conserveremo di Lui, senza sonori proclami che non gli sarebbero piaciuti e sui quali sarebbe stato il primo a ironizzare, lo vivremo come una promessa e un impegno di continuare nel suo campo di azione e lungo la stessa rotta. I deputati del Pd Estero: Gino Bucchino, Gianni Farina, Marco Fedi, Laura Garavini, Franco Narducci, Fabio Porta. Norberto Lombardi, Stefania Pieri, Virginio Aringoli e tutto lo staff dei deputati del Pd Estero.

FEDI (PD): “GLI ITALIANI ALL’ESTERO, BANCO DI PROVA DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA DEL SISTEMA PUBBLICO”

“L’impegno a rendere più efficiente il nostro sistema pubblico, anche con un più deciso ricorso all’uso delle tecnologie, è uno dei leitmotiv ricorrenti dei governi che si sono succeduti negli ultimi decenni. Nella legge di conversione del decreto per la crescita, che abbiamo appena approvato alla Camera, c’è finalmente una novità, forse anche per la spinta che viene dalla drammatica situazione economica: la nascita dell’Agenzia per l’Italia Digitale, che dovrebbe realizzare gli obiettivi dell’Agenda digitale italiana ed europea. Che cosa può venire da questa decisione per gli italiani all’estero? Tanto più che le distanze e lo stato semicomatoso dei consolati ingigantisce per loro, forse più che per gli altri cittadini, il bisogno di efficienza e di maggiore dinamismo della pubblica amministrazione”. È la domanda che si pone l’on. Marco Fedi, presentatore, assieme ai colleghi Farina, Garavini, Narducci e Porta, di un ordine del giorno, accolto da governo, sulle complesse questioni dello sviluppo delle tecnologie informatiche nella pubblica amministrazione. “Il punto fondamentale sul quale ho messo l’accento – continua Fedi – è quello di vedere come l’innovazione tecnologica migliori concretamente il rapporto dei cittadini con la pubblica amministrazione e soprattutto, come questo avvenga per i cittadini italiani residenti all’estero, anche sviluppando realisticamente la posta elettronica certificata (PEC). Intanto, già sarebbe un bel risultato superare al più presto il doppio livello di gestione, cartaceo e digitale, ancora in uso, con risparmi di risorse, di spazio e di spese che sono a tutti evidenti. Per arrivare a questo risultato non sarebbe stato insignificante riaffermare un ruolo significativo del MAE, soprattutto per quanto attiene ai rapporti tra i cittadini italiani e le amministrazioni dell’Italia e degli altri paesi europei. Mi dispiace che il Governo abbia chiesto di non menzionare questo passaggio che avrebbe avuto un indubbio significato. L’ordine del giorno comunque, è stato parzialmente accolto, e io voglio vedere il bicchiere mezzo pieno. Si tratta ora di vedere se i passi concreti che si compiranno su questa strada saranno coerenti con gli impegni assunti. Per quanto mi riguarda, non mancherò di verificare questi passaggi e di informarne gli italiani all’estero, che devono essere messi nella concreta condizione di avvertire i possibili miglioramenti delle misure che saranno adottate”. (On. Marco Fedi)

GRANDE SUD-CIMINO:"ASSESSORE ARMAO CON IL POPULISMO NON SI RISOLVONO I PROBLEMI DELLA SICILIA..

" Palermo 24 Luglio 2012-"Un governo dimissionario,come quello che vi è in Sicilia, non può proporre alcuna spending review ma da tempo doveva farsi parte diligente e proporre un bilancio non attaccabile;Armao non sta facendo che populismo per nascondere tutti gli errori che ha fatto in questi mesi."Lo dice Michele Cimino ,deputato regionale di Grande Sud. "Il testo"taglia sprechi" che ha scritto l'assessore Armao non è stato apprezzato né a Roma né dal presidente Lombardo,continua Cimino, forse Armao non ha capito che ogni provvedimento deve essere armonizzato con le linee diramate dal governo nazionale ma in ogni caso deve essere il presidente Lombardo ,fino al 31 Luglio,a decidere per la Sicilia.Condivido il comportamento del presidente della commissione bilancio Savona che ha bloccato ,l'emendamento presentato da Armao in attesa che dopo l'incontro di oggi di Lombardo con Monti ,il presidente della Regione decida se presentare un nuovo emendamento o lo stesso purchè sia approvato dalla giunta regionale e condiviso dalle forze sociali e sindacali."Conclude Cimino.

COMUNALI IN BELGIO: ANCHE L’IIC DI BRUXELLES INVITA I CONNAZIONALI A REGISTRARSI NELLE LISTE ELETTORALI

BRUXELLES - "Cari Italiani che vivete in Belgio, la sicurezza, i trasporti pubblici, la mobilità, la nettezza urbana, gli spazi verdi ed i servizi pubblici in genere toccano quotidianamente la vita ed il lavoro di ognuno di noi in questo Paese. Con le prossime elezioni comunali abbiamo la possibilità di partecipare alle decisioni del comune in cui viviamo". Inizia così il messaggio che l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles invia idealmente a tutti i connazionali per invitarli a partecipare alle prossime elezioni del 14 ottobre. "Purtroppo – continua l’IIC – noi italiani, sebbene numerosi a Bruxelles ed altrove, siamo storicamente sottorappresentati nelle amministrazioni locali, al contrario delle altre comunità. Vi scriviamo questa volta quindi non per segnalarvi un evento culturale, ma per invitarvi a partecipare, ad andare a votare il 14 Ottobre 2012". Per votare occorre avere la nazionalità di uno degli Stati membri dell'Unione Europea (e non-UE, residente da 5 anni), risiedere in un comune belga (ufficialmente registrato al 31/7/12), essere maggiorenni al 14 ottobre ed essere iscritto alle liste elettorali del comune di residenza entro il 31 luglio 2012. "Molti di noi sono registrati come residenti ma non iscritti alle liste elettorali", rilevano dall’Istituto. "Questo è invece indispensabile per poter ricevere la scheda elettorale e votare. Tale iscrizione rimane valida fino a quando si è residenti nel comune. Notate bene che votando alle elezioni comunali belghe, non si perde il diritto di voto nelle elezioni parlamentari, europee o locali in Italia. Una volta iscritti, andare a votare diventa un obbligo ma se si è impossibilitati quel giorno, è possibile dare una procura al voto ad un'altra persona, anche non residente nello stesso comune". L’Istituto invita quindi gli italiani a "non perdere questa occasione per far sentire la vostra voce di cittadini e votare il 14 Ottobre". Questa la procedura per l’iscrizione alle liste elettorali – da fare categoricamente entro il prossimo 31 luglio. Scaricare, compilare e firmare il modulo (http://bruxelleselections2012.irisnet.be/sites/default/files/formulaire%20inscription%20cit%20europ.pdf) inviarlo tramite posta tradizionale al "Service affaires électorales" del Comune di residenza (http://www.iicbruxelles.esteri.it/IIC_Bruxelles/WebForm/..%5C..%5CIICManager%5CUpload%5CDOC%5C%5CBruxelles%5CTesto%20per%20IT%20da%20IST%20CULTURA%20iscrivetevi%20e%20votate_2%20DEFINITIVO.pdf) anche se qualche comune accetta l'invio del formulario firmato anche via email (ad esempio Ixelles: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; St. Gilles: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; e Uccle: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ). "Le elezioni comunali in Belgio si tengono ogni 6 anni e questo – concludono dall’Istituto – è un importante momento per poter eleggere dei rappresentanti le cui decisioni impattano la nostra vita quotidiana". (aise)