FILM ARGENTINO VINCE L’OSCAR: EL SECRETO DE SUS OJOS GANÓ EL OSCAR

Juan José Campanella “El Secreto de sus Ojos” se convirtió en la segunda película argentina en ganar el Oscar a Mejor Película Extranjera 24 años después de que lo hiciera “La Historia Oficial”. A pesar de que todos los pronósticos señalaban como favorita a la película alemana “La Cinta Blanca”, el filme de Campanella se impuso entre las preseleccionadas. El público argentino tuvo que esperar hasta bien entrada la madrugada del domingo para saber el resultado del sobre ganador en la categoría. Pedro Almodovar y Quentin Tarantino fueron los encargados de anunciar al ganador de la categoría en la que también competían “La Cinta Blanca” (Alemania), “Un Profeta” (Francia), “La Teta Asustada” (Perú) y “Ajami” (Israel). Un emocionado y nervioso Juan José Campanella subió al escenario .Los nervios no le permitieron al director poder expresarse con calma mientras intentaba agradecer en inglés y finalmente la música de la orquesta terminó casi expulsándolo de las cámaras cuando el argentino intentaba mandar saludos en su idioma para todo el país.

ATTIVITÀ ALLA FINGRA ABATE

Mendoza - Andare a Mendoza in una “Finca”, significa andare in campagna, ma certamente si deve pensare a lunghe distanze e grandi estensioni di terreno. Parlando di un proprietario della sojia alla pianura argentina, ho detto che ha poca terra e che è un piccolo imprenditore. I mendozini non capiscono quando dico questo, perche per loro 80 ha. sono una enorme “finca”.Invece per un coltivatore della soja alla “pampa” argentina, le proprietà arrivano a migliae di ha. Immagino che invece per un siciliano 80ha. saranno una enorme proprietà, le dimensioni mendozine. La “Finca di Abate”, che appartiene alla Associazione Bancaria ha 4ha, una bellissima dimensione per albergare uno stadio e piccoli campi di calcio, una piscina, un campo di hockey, saloni dove si celebrano feste e sposalizi, “parrillas” dove fare un saporito “asado” con amici e posto dove giocare e correre i bambini. Dopo una quindicina di chilometri siamo arrivati sabato alle 11.00 con 4 delle nostre ragazze, al posto.Una bella mattinata, i bambini e Daniel Flores ci aspettavano.Anche la rappresentante dell’Unione Vecinale della zona, che in più di lavorare per la Bancaria, trova posto per veder giocare i suoi bambini. Ci sono quattordici bambini felici di ricevere le nostre borse con vestiti e scarpe che dopo, l’incaricata di farlo(la commissione dell’unione vecinale),distribuirà. Il gioco incomincia subito, le ragazze portano penneli e pittura che non fà danno alla pelle e sulla faccia dei bimbi appaiono fiori, cuori, farfalle, uccelli e righe colorite. Tra di loro ci sono conversazioni e scherzi naturali, c’è così poca differenza di età tra uni ed altre¡ Finalmente, arriva il pranzo.Abbiamo comprato cotolette di carne che arrostì il figlio di Daniel e subito appaiono i panini, le gazzose e la fame.Ci avviciniamo tutti, piccoli e grandi. Un momento colorito di chiacchiere e di gioia. Dopo il pranzo , a poco a poco si spegne l’energia.Fà caldo e la siesta di Mendoza si fà pesante. Ci salutiamo con la promessa di ritornare e di portare i maschi che questa volta erano al lavoro, per poter giocare una buona partita di calcio. La sensazione è di simpatia mutua e di inclusione per loro. Ma anche di riflessione per noi, che abbiamo tanto di più ed a volte non siamo contenti della nostra fortuna. (Antonina Cascio)

MERCOLEDÌ 10 MARZO 2010 PRESENTAZIONE DEL VOLUME STORIA E STORIE DI SOLIDARIETÀ AL FEMMINILE

Ore 18.30 - Biblioteca Istituto Italiano di Cultura (15, rue St Ulric - Grund) L'Histoire c'est aussi nous / La Storia siamo anche noi. Nell’ambito delle manifestazioni legate alla Festa della Donna, l’Istituto Italiano di Cultura, in collaboratione con l’associazione Convivium e il Centre de Documentation sur les Migrations Humaines presenterà il volume L'Histoire c'est aussi nous / La Storia siamo anche noi. L’opera raccoglie gli atti delle Giornate internazionali di Studi che si sono tenute a Dudelange il 20 ottobre 2007 e l’11 ottobre 2008. Maria Luisa Caldognetto e Bianca Gera, curatrici dell’opera, interverranno per illustrare l’universo di valori che si richiamano alla solidarietà delle Società italiane di mutuo soccorso, e in particolare il ruolo decisivo giocato dalle donne in questo contesto. Il Lussemburgo è stato interessato fin dagli ultimi decenni del XIX secolo da consistenti flussi di migranti provenienti dalla Penisola, attratti dal rapido sviluppo industriale e siderurgico. Questo ha determinato il nascere di formule di associazionismo solidaristico di matrice italiana. L'Histoire c'est aussi nous suggerisce percorsi di lettura in cui si intrecciano il passato e il presente, il qui e l’altrove, idealità e passioni. Gli ideali e le solidarietà di ieri costituiscono un patrimonio di valori e pratiche possibili anche per il tempo presente. Per informazioni: Istituto Italiano di Cultura - Tél. 00352 2522741 - FAX 00352 252279 7, rue Marie Adélaïde, L-2128 Luxembourg Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - http://www.iiclussemburgo.esteri.it/IIC_Lussemburgo

ARANCE: PIU' DI 16MILA AGRICOLTORI AMMESSI A PIANO RITIRO

PALERMO - E' stato pubblicato, sul sito internet dell'assessorato alle risorse agricole della Regione siciliana, l'elenco dei produttori ammessi al conferimento di arance con le relative quote di assegnazione nell'ambito del ritiro di 50.000 tonnellate di arance da destinare alla trasformazione in succhi per aiuti umanitari. Al dipartimento per gli interventi strutturali in agricoltura, che aveva pubblicato il bando per il ritiro delle arance, sono arrivate richieste da 7.310 produttori singoli e 8.842 associati, per un totale di oltre sedicimila aziende. Le richieste di conferimento sono state pari a 94 mila chili di prodotto. Le assegnazioni ammontano, cosi' come previsto dalla norma inserita nella legge sull'agriturismo, a 50 mila tonnellate, che sono state poi ripartite tra i produttori che ne hanno fatto richiesta. Il dipartimento ha anche provveduto a identificare i tredici centri di raccolta per le arance che saranno trasformate in succhi da destina re ad aiuti umanitari. Il programma a favore del settore agrumicolo e' stato reso possibile grazie a un emendamento del governo regionale, a firma dell'assessore alle risorse agricole Titti Bufardeci, che ha una dotazione finanziaria di 12,5 milioni di euro. (pm/mav)

“VITE IN CAMMINO” UNA DOCU-FICTION CHE TRATTA IL TEMA DELLE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI PRODOTTO DALL’AIDOS.

Il film verrà presentato oggi a Roma in occasione della Festa delle donne. Vite in cammino è il film prodotto dall’Associazione italiana donne per lo sviluppo (Aidos) che verrà presentato oggi a Roma (ore 16, via dell’Arco di Parma 15) in occasione della Festa delle donne. Il film, della regista Cristina Mecci, affronta il tema complesso delle mutilazioni genitali femminili provando a dare, delle donne africane e della pratica, un’immagine attuale, vera, contestualizzata nei processi migratori, rispettosa della cultura pur senza venire meno alla condanna della pratica come violazione dei diritti umani di donne e bambine e all’obiettivo di promuoverne l’abbandono. Vite in cammino è la storia di Samira e Kader, marito e moglie nella vita come nel film, interpretati rispettivamente da Romaine M. Gannadje e Omer C. Gnamey, originari del Benin e residenti a Udine, che si confronta con il dilemma: sottomettere la figlia che stanno aspettando alla mutilazione dei genitali, come vuole la tradizione e la famiglia rimasta in Africa, o abbandonare la pratica, come suggeriscono altre donne africane intorno a loro e come richiede la legge italiana. La docu-fiction è stata realizzata nell’ambito del progetto Mutilazioni dei genitali femminili e diritti umani nelle comunità migranti, coordinato da AIDOS in collaborazione con l’Associazione diritti umani - sviluppo umano di Padova e Culture Aperte di Trieste, grazie al finanziamento del Dipartimento per le pari opportunità. (Red.)

NAPOLITANO: NONOSTANTE LE DIFFERENZE GLI ITALIANI CONDIVIDONO I VALORI DELLA COSTITUZIONE

'Al di la' di ogni differenza di modi di pensare, e' profonda negli italiani la condivisione dei valori della Costituzione', ha detto Napolitano. Il Capo dello Stato, celebrando al Quirinale la festa della donna, ha spiegato che 'in situazioni di diffusa illegalita' essere ragazzi e ragazze perbene richiede talvolta coraggio. E' bello che quel coraggio ci sia. Ma una democrazia rispettabile e' proprio il luogo nel quale per essere buoni cittadini non si deve esercitare nessun atto di coraggio'. 'Sono milioni le bambine che mancano all'appello della vita, le donne che domani non ci saranno', ha affermato Napolitano nella Giornata internazionale della donna dedicata alle 'Donne di domani'. 'Non possiamo disinteressarci - ha detto il capo dello Stato - della forma estrema di discriminazione riservata alle donne: la pratica aberrante degli aborti e degli infanticidi selettivi'. Bisogna sostenere 'il difficile processo dell'integrazione' delle giovani immigrate. Il ministro per le Pari opportunita' Mara Carfagna, parlando al Quirinale, ha commentato: 'Se penso alle donne di domani non posso non immaginare giovani italiane con la pelle scura, gli occhi a mandorla, i tratti diversi dai nostri. Immigrate e le loro figlie, insomma, che dovranno essere completamente integrate nel Paese'. Il ministro ha dedicato un'ampia parte al tema dell'integrazione che - ha precisato - 'e' quanto mai urgente avviare'. (fonte: www.italiainformazioni.it)

CRISI ECONOMICA, CRACOLICI: "LA SICILIA RISCHIA LA CHIUSURA TOTALE

 (ANSA) - "Mentre il resto d'Italia aspetta di poter ripartire, in Sicilia la situazione è allarmante perché alla crisi si sta rispondendo con la chiusura: Fiat, Fincantieri, Italtel e Keller sono solo alcune delle vertenze in corso". Lo ha detto Antonello Cracolici, capogruppo del Pd all'Ars, intervenendo oggi ai lavori del decimo congresso regionale della Fiom Cgil Sicilia. "Nell'Isola - ha aggiunto - c'é una crisi strutturale che prescinde dalle dinamiche nazionali e globali. Bisogna prendere contromisure rispetto a questo 'rischio totale', alla possibilità concreta che il sistema industriale siciliano chiuda i battenti, con tutte le conseguenze che è facile prevedere, dal piano economico a quello sociale. Servirebbe, in questo momento, una forte presa di posizione del governo nazionale che, invece, si disinteressa della Sicilia ogni giorno di più".