SOSTEGNO INCONDIZIONATO ALLA LOTTA DEI RIFUGIATI DI MILANO

I rifugiati di Milano stanno conducendo una lotta coraggiosa, difficile e importante per affermare i propri diritti e la dignità umana. Stanno fronteggiando la repressione poliziesca, la sordità e l’arroganza del Comune di Milano oltre che una pesante campagna di disinformazione. Ora si è aggiunta un’ulteriore rappresaglia del governo con la minaccia verso alcune avanguardie della lotta di revocare lo status di rifugiati, cosa inedita e in totale assenza di presupposti giuridici. Il Coordinamento nazionale Stoprazzismo sostiene pienamente e incondizionatamente la lotta dei rifugiati e decide di aderire e di mobilitarsi per il presidio di solidarietà indetto martedì 19 maggio alle ore 9 a Roma in Piazza S. Marco (c/o Piazza Venezia). Inoltre invita i coordinamenti locali Stoprazzismo a decidere iniziative di solidarietà nelle rispettive città. Facciamo appello a tutte le realtà e le persone antirazziste di schierarsi al fianco dei rifugiati costruendo la più ampia solidarietà e impegnandosi a far conoscere i motivi e gli obiettivi della loro lotta. (Coordinamento nazionale Stoprazzismo)

IMMIGRAZIONE, UNAIE: RAMMARICO PER POLITICHE GOVERNO

ROMA - (NoveColonne ATG) L’immigrazione è una sfida che nessun Paese può affrontare da solo e tanto meno celandosi dietro il respingimento incondizionato verso la Libia dei profughi in navigazione nel Mediterraneo; persone che nella maggior parte dei casi fuggono dalla guerra, dalla povertà e dalla miseria estrema. Questa linea di condotta rappresenta un affronto alle convenzioni internazionali di cui siamo firmatari e alla salvaguardia dei diritti umani”. Così l’Unaie (Unione nazionale delle associazioni italiane all’estero presieduta da Franco Narducci), interviene nel dibattito sull’immigrazione. “L’Unaie esprime il suo profondo dissenso nei confronti delle politiche dell’immigrazione adottate dal ministro Maroni e dalla maggioranza di Governo e giudica fortemente negativa la questione di fiducia che il Ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito ha posto, a nome del Governo, sull’approvazione dei maxiemendamenti del Governo, i cui contenuti sostituiscono l’articolato del disegno di legge, già approvato dal Senato, recante Disposizioni in materia di sicurezza pubblica – scrive Narducci - Giova ricordare che soltanto alcune settimane fa la Camera dei Deputati ha respinto le norme più controverse in materia di sicurezza pubblica, come l’istituzione delle ronde o il prolungamento del trattenimento dei richiedenti l’asilo fino a 180 giorni nei Cie (centri di identificazione ed espulsione), contenute in un altro disegno di legge. Ponendo la fiducia su quanto il Parlamento ha bocciato poche settimane fa, s’impedisce ai Deputati della maggioranza e dell’opposizione di esprimersi liberamente come vuole la nostra Costituzione, violando palesemente le regole democratiche che il nostro Paese si è dato”.

PD ESTERO, CHIOCCHETTI: ITALIA E’ GIA’ PAESE MULTIETNICO

ROMA - (NoveColonne ATG)  - “L’Italia risulta essere uno Stato multietnico ben prima dei grandi fenomeni immigratori che l’hanno riguardata in questi ultimi 30 anni, dopo che dal nostro Paese sono emigrati nel mondo decine di milioni di persone.” Così Maurizio Chiocchetti, coordinatore Italiani nel Mondo del Pd, scrive sul sito www.pdmondo.it, un articolo dal titolo “L’Italia è già un paese multiculturale”. “Tendiamo –continua Chiocchetti- a dimenticare, non certo io che sono ladino, che sul nostro territorio vivono tedeschi, sloveni, francesi, albanesi, greci, catalani e che, nonostante il passare del tempo sono ancora oggi, vere e proprie etnie. L’Istat ci dice che attualmente abbiamo nel nostro Paese oltre 3.500.000 immigrati regolari. La Fondazione Migrantes, inoltre, ci dice che i regolari sono quasi 4 milioni con un incidenza sulla nostra popolazione del 6,7 %, il linea con gli altri Paesi Ue”. “La presenza di immigrati risulta in tal modo: uno ogni 15 residenti in Italia.Se continuerà così l’Italia è avviata a superare una presenza di 10 milioni di stranieri ben prima della metà di questo secolo arrivando ad assestarsi attorno ad un immigrato ogni 6 abitanti. Medici spia, insegnanti e presidi spia, ronde anti-immigrati, impronte digitali dei bambini, reato di clandestinità: sono provvedimenti molto preoccupanti, che possono alimentare odi ingestibili”. Secondo Chiocchetti “altra cosa è insistere sulla legalità, sull’impegno a far rispettare le leggi da parte di tutti, sull’effettiva lotta alla clandestinità. Su investimenti da parte dello Stato, che a partire dall’inserimento primario, quello scolastico o dall’insegnamento della lingua e ordinamenti italiani, diano sostegno all’insieme dei processi sociali e culturali inerenti l’integrazione di cittadini stranieri”. “Berlusconi –conclude il coordinatore Italiani nel Mondo- ha affermato, in queste ore, che la destra non vuole un Italia multietnico. Ci spieghi bene cosa vuol dire perché ci sembra proprio che il nostro Paese sia già in questa condizione. E lo sarà assai di più nei prossimi anni”.

MENTRE BERLUSCONI FA IL "RESPINGIMENTO" IL MONDO VA IN UN'ALTRA DIREZIONE

In questo video che sta facendo il giro del mondo si evidenzia il fatto che tra qualche decennio l'Europa sara' a maggioranza musulmana ed anche il Canada e gli Stati Uniti vedranno le loro popolazioni mutare radicalmente le proprie culture occidentali. Il commento in inglese invita ad agire. Non si sa bene in quale direzione si dovrebbe agire: sterminare con bombe atomiche tutti i musulmani? E neanche il respingimento delle barche di poveri clandestini da parte del governo italiano puo' essere considerata una soluzione razionale, ma si tratta solo di un modo di solleticare i bassi istinti della suburra culturale italiana per ragioni di opportunismo elettorale. Resta il fatto incontrovertibile che l'Italia e' all'ultimo posto in Europa quanto a fertilita', insieme alla Spagna. Il che significa che, piaccia oppure no,l'Italia diverra' sempre di piu' una nazione multiculturale, cosi come gli altri principali partner europei sono diventati da un pezzo. Altro che terrorismo bombarolo: la citazione di Gheddafi che ringrazia Allah perche' nel giro di pochi anni la bomba demografica riuscira' a cambiare il mondo, e' illuminante. (lettera from Washington)

SICUREZZA: ILARDA ALL’INTITOLAZIONE DELLA CASERMA CC CASTELTERMINI (AG)

PALERMO – L’assessore alla Presidenza della Regione Siciliana, Giovanni Ilarda, ha partecipato, stamani a Casteltermini, in provincia di Agrigento, alla cerimonia di intitolazione della caserma dei Carabinieri alla medaglia d’oro al valore Nicolò Cannella, un giovane carabiniere ausiliario originario proprio di Casteltermini, che perse la vita a soli 20 anni, mentre portava soccorso alle popolazioni colpite dal sisma del Belice avvenuto fra il 14 e il 15 gennaio del 1968. Alla cerimonia, oltre al sindaco di Casteltermini, Alfonso Sapia, e a numerose autorità civili e militari, ha preso parte il generale Vincenzo Coppola, comandante della Regione Carabinieri Sicilia. “Oggi sono qui – ha detto Ilarda intervenendo la manifestazione - per quattro buone ragioni. Innanzitutto per testimoniare la vicinanza al sindaco Sapia come a tutti gli altri sindaci impegnati per le loro comunità, e sono tantissimi, qualunque sia il loro colore politico. In secondo luogo perché gli assessori del governo della Regione non sono assessori di un’area politica o geografica, ma sono rappresentanti dei siciliani alla guida di questa regione. In terzo luogo perché sono da sempre legato all’Arma dei Carabinieri con la quale condivido i valori di solidarietà e di continua ricerca di risposte ai bisogni della gente; valori che sono propri del popolo siciliano che ne ha dato ampia prova in occasione del recente terremoto in Abruzzo” “Un’altra ragione, ma non certamente ultima in importanza – ha concluso l’assessore alla Presidenza – è che sto girando la Sicilia in lungo e in largo per affermare con forza da che parte deve stare la politica regionale, dalla parte di chi rischia ogni giorno la vita per l’affermazione delle regole. Un messaggio che vale per gli onesti e per i disonesti, ma soprattutto per i giovani per i quali dobbiamo fare l’impossibile affinché non siano costretti a lasciare la Sicilia per trovare lavoro o per una affermazione professionale. A lasciare questa terra devono essere i mafiosi che l’hanno affamata. Se restano sappiano che la loro strada è segnata e porta al disprezzo della gente, all’emarginazione sociale e alle patrie galere”.(Manlio Viola)

DOPO MAR DEL PLATA IL GRUPPO "MADRE TERRA" FA TAPPA A ROSARIO

ROSARIO\ aise\ - Dopo la tappa di Mar del Plata (vedi Aise del 15 maggio h.15.15), è proseguito a Rosario il tour argentino del gruppo molisano "Madre terra". Invitati dalla locale Famiglia Molisana, Cristian, Luciano e Gianluigi Di Fiori diretti da Livio Di Fiore si sono esibiti venerdì scorso, 15 maggio, nei saloni del prestigioso Jockey Club di Rosariodi fronte a più di 200 persone che li hanno lungamente applauditi. Anche a Rosario, il trio ha proposto un repertorio di brani popolari della più stretta tradizione locale, passando poi alla musica etnica del bacino del Mediterraneo e, infine, a pezzi originali composti da loro. Ad assistere al concerto, anche il deputato del Pdl Giuseppe Angeli, il consigliere Adelmo Berardo, il dirigente dei Molisani nel Mondo, Teresio Onorato e il Presidente del Comites locale Erugelio Carloni. Presenti anche autorità del Jockey Club, il direttore del Coro del Club, Maestro Fernando Ciraolo, nonché il presidente della Associazione Famiglia Molisana Nicolino Marinelli e il consigliere dei Molisani nel Mondo, Miguel Ángel Lanese, oltre a molte autorità delle associazioni italiane di Rosario. (aise)

LA COMUNITÀ VENEZUELANA IN ITALIA PRESENTE CON BALLI, STAND GASTRONOMICI E ARTIGIANATO ALLA FESTA DEI POPOLI DI DOMENICA 17 MAGGIO A ROMA

CARACAS – La comunità venezolana in Italia cresce, si organizza e fa parlare di sé. Questo è il secondo anno che partecipa alla Festa dei Popoli, l’evento che si tiene a Roma dedicato proprio al popolo dei migranti. Domenica 17 maggio in piazza San Giovanni in Laterano, latinoamericani, russi, ucraini, romeni, nigeriani, egiziani, filippini, cinesi, saranno protagonisti della XVIII edizione della manifestazione. L’evento è organizzato dai missionari scalabriniani in collaborazione con la Caritas di Roma, le comunità etniche e grazie all'appoggio del Comune di Roma. L’anno scorso la comunità venezolana aveva ricevuto i complimenti per lo show da tutte le altre comunità di migranti. I balli folkloristici, poco conosciuti negli altri paesi dell’America latina e in Europa, avevano colpito il pubblico. “La comunità venezolana è cresciuta – spiega raggiunta telefonicamente dalla ‘Voce’ chi organizza l’evento, Carola Garcia, nata a Merida e emigrata in Italia -: adesso vi sono circa 250 venezolani a Roma, di cui 80 partecipano alle attività della nostra collettività. Non ci siamo ancora costituiti in associazione solo per questioni burocratiche ed economiche”. La comunità cattolica venezolana di Roma partecipa domenica all’evento con la presentazione del proprio gruppo di ballo, uno stand dedicato all’artigianato ed uno alla cucina tipica del Venezuela …. (inform)

LA PROPOSTA DI UMBERTO BOSSI, LEADER DELLA LEGA, VUOLE ALL’INSTAURAZIONE DEI TRIBUNALI SPECIALI.

“Una magistratura eletta dal popolo è la scusante per controllare le toghe italiane e assumere la giuda politica della giustizia”. Così Antonio Bertuccelli, segretario provinciale del Pdci di Messina, commenta la notizia della proposta di Bossi che vuole i p.m. eletti dal popolo. “L’Italia è un paese che ha già dato tanto per contrastare fenomeni come la corruzione politica, la mafia e, non ultime, associazioni più o meno occulte. Pretendere il controllo dell’apparato giudiziario vuol dire aspirare, a seconda dei casi, a gestirlo politicamente. Abbiamo già dato nel nero ventennio. Questa proposta tenta di infierire un ulteriore colpo alla Costituzione nata dalla resistenza e dà l’avvio all’instaurazione dei tribunali speciali di epoca fascista”. “Occorre che tutti i democratici – conclude Bertuccelli - facciano sentire la loro voce in maniera forte e decisa per contrastare la chiusura del cerchio piduista”. (L’ufficio stampa Pdci Messina)