AD ANVERSA “IL CONSIGLIO D’EGITTO” ORGANIZZA LA “DANTE” DI ANVERSA IN COLLABORAZIONE CON L’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI BRUXELLES E LA CATTEDRA DI LINGUA E CULTURA ITALIANA DELL’UNIVERSITÀ DI ANVERSA

ANVERSA (Belgio) – Ad Anversa il 23 marzo “Il Consiglio d’Egitto” concluderà il ciclo “cineletterario” di incontri organizzati dal Comitato di Anversa della Società Dante Alighieri, in collaborazione con Klappei Filmhuis, l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e la Cattedra di Lingua e Cultura italiana dell’Università di Anversa e dedicati a tre grandi autori del Novecento letterario italiano , con analisi di tre romanzi, uno per autore, e relativi adattamenti per il cinema. I primi due appuntamenti sono stati dedicati a Curzio Malaparte (12 gennaio) e Giorgio Bassani (9 febbraio). Ora è la volta di Leonardo Sciascia. Il 23 marzo presso la Klappei Filmhuis, ore 14 , Adriana Cappelluzzo introdurrà al romanzo di Sciascia “Il consiglio d’Egitto” (1963). Seguirà, alle ore 14,30 la proiezione del film di Emidio Greco “Il Consiglio d’Egitto” (Italia/Francia/Ungheria, 2002, 138’) interpretato da Silvio Orlando e Tommaso Ragno. Al termine, è in programma un dibattito con i presenti a cura di Rossella Pensiero. (Inform)

RAI-CGIE: “IN TV I VOSTRI SERVIZI AUTOPRODOTTI ALL’ESTERO” LETTERA CONGIUNTA DEL SEGRETARIO GENERALE DEL CGIE MICHELE SCHIAVONE E DEL DIRETTORE DI RAI ITALIA MARCO GIUDICI AI CONSIGLIERI DEL CGIE, AI COMITES, ALLE ASSOCIAZIONI ITALIANE ALL’ESTERO E AGLI OPERATORI DELL’INFORMAZIONE PER UNA PARTECIPAZIONE DIRETTA A “L’ITALIA CON VOI”

Gentili Signore e Signori, la Rai assicura attraverso la ricchezza dei propri programmi un collegamento costante con le Comunità italiane all’estero residenti nei continenti extra europei, e lo fa attraverso Rai Italia. Negli ultimi anni l’aumento delle partenze di nostri connazionali verso l’estero ci impegna ad offrire loro informazioni continue e precise sulla vita, i diritti e i doveri, nel territorio di nuovo domicilio per facilitare la loro integrazione. L’Italia con Voi, il programma quotidiano ideato, prodotto e trasmesso da Rai Italia e interamente rivolto agli italiani nel mondo, dedica spazio a foto e video (di un minuto o poco più e di buona qualità tecnica) inviati direttamente dai telespettatori per raccontare la propria esperienza o storie di italianità presso le collettività dei paesi ospitanti. Il coinvolgimento diretto dei nostri connazionali contribuisce a rendere la trasmissione di dialogo con il pubblico più vera e originale. Ci rivolgiamo pertanto a Comites, Associazioni, giornalisti della stampa italiana all’estero e conduttori di programmi radio e tv prodotti per le nostre comunità, per far circolare questo appello ad aderire al progetto di partecipazione diretta. Rai Italia e il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero contano sulla vostra collaborazione per arricchire con contributi autoprodotti l’informazione dalle e sulle nostre comunità. Per ulteriori informazioni potete:

• consultare il sito ufficiale di Rai Italia, www.raitalia.it

• scrivere a uno dei questi indirizzi: rai.italia@ rai.it; litaliaconvoi@ rai.it

• scrivere alla Segreteria CGIE: cgie.segreteria@ esteri.it

In attesa di una vostra cortese risposta vogliate gradire i nostri più cordiali saluti.

Michele Schiavone - Segretario Generale CGIE Marco Giudici – Direttore RAI Italia EUROPEE,

IL CGIE “PREOCCUPATO” PER LA RIDUZIONE DEI SEGGI

Roma – Il Comitato di Presidenza del Consiglio generale degli italiani all’estero, riunito alla Farnesina dal 4 al 6 marzo, è “preoccupato della decisione di ridurre del 40 per cento il numero dei seggi” che saranno allestiti nei Paesi dell’Unione europea per le elezioni del Parlamento europeo del 26 maggio. Secondo il Comitato di Presidenza del Cgie “l’impegno dell’Amministrazione di allestire nei 27 Paesi dell’area UE un seggio ogni 5 mila elettori ed elettrici potrebbe rivelarsi inadeguato e non realizzato in tutte le Circoscrizioni consolari”. Ecco, quindi, l’invito del Cgie ai Comites di “sollecitare i Consoli e le Ambasciate ad attivare gli strumenti necessari per l’allestimento di seggi di prossimità e la pubblicizzazione delle elezioni per permettere ai nostri connazionali di recarsi a votare senza particolari disagi”. (NoveColonneATG)

BREXIT, PARLA L’AMBASCIATORE ITALIANO: NON NE SAREMO SCHIAVI

Roma – "Fateci sapere se ci sono situazioni da segnalare, non solo da parte del governo britannico ma anche da difficoltà sul lavoro, difficoltà a registrare il proprio status, discriminazioni per ottenere una casa o di qualunque tipo, anche non istituzionali ma nei rapporti personali e lavorativi. Siamo qui per difendere i vostri diritti". Raffaele Trombetta, ambasciatore italiano a Londra, in riferimento alla Brexit, rassicura la comunità italiana presente nel Regno Unito in occasione, il 13 marzo, della presentazione della pagina web Repubblica Londra. L'ambasciatore, che vanta un'illustre carriera diplomatica, loda l'iniziativa del quotidiano di aprire un importante canale di comunicazione per gli italiani in Gran Bretagna, e puntualizza di perseguire la loro rappresentanza indipendentemente dagli sviluppi del paese di Sua Maestà: "Non saremo schiavi della Brexit". E ancora: "Ci tengo ad assicurare che l'ambasciata rimane aperta ai nostri connazionali. Seguiamo e continueremo a seguire la questione dei diritti e del trattamento degli italiani, in caso di accordo o di no deal". Trombetta accenna poi anche allo stato delle relazioni Roma-Londra: "Dal punto di vista del commercio sono ottime. Naturalmente la Brexit non è ancora avvenuta e non sappiamo che conseguenze potrà avere a seconda di come si concluderà la vicenda". Infine, per le relazioni politiche: "I nostri rapporti sono intensi in tanti campi, da quello accademico, con una larga presenza di docenti italiani nelle università britanniche, alla scienza, alla ricerca. A livello politico stiamo puntando a un dialogo strategico con consultazioni su aree critiche come Yemen, Libia, un po' tutto il Medio Oriente, i Balcani. Un dialogo che non era vietato prima e che tanto più diventerà utile dopo la Brexit".(NoveColonneATG)

A CORDOBA L’OMAGGIO AD AUGUSTO CESARE FERRARI: PITTORE-ARCHITETTO FRA ITALIA E ARGENTINA

CORDOBA - L’Istituto Italiano di Cultura di Cordoba celebra "Augusto Cesare Ferrari - Pittore-architetto fra Italia e Argentina" ospitando una conferenza presso la propria aula multimedia dei corsi di italiano. Ospite dell’Istituto sarà per l’occasione Liliana Pittarello, architetto e curatrice del catalogo delle opere di Ferrari, che interverrà sulla figura e sull'opera del pittore ed architetto di origine modenese, che ha lasciato una notevole impronta nella città di Cordoba e nelle cittadine dell'hinterland. Sono sue, infatti, importanti opere architettoniche quali la Basilica di San Francesco a Córdoba, la monumentale chiesa di Unquillo, la Cappella ed il Colegio de las Hermanas de la Merced, la chiesa di Villa Allende, nonché una decina di case bellissime tra le quali "La Cigarra" (la Cicala) e "El Castillo" (Il Castello). L’evento si terrà giovedì 21 marzo, dalle ore 19.00 alle 20.30, grazie anche alla collaborazione della "Fundación Augusto y Leon Ferrari Arte y Acervo" di Buenos Aires e dell’Accademia Albertina di Torino. Augusto Cesare Ferrari nasce il 31 agosto 1871 a San Possidonio, vicino Modena. Figlio di un vignaiolo, studia architettura presso l’Università di Genova ma, appena laureato, nel 1892 parte per Torino per entrare all’Accademia Albertina e in seguito completa la sua formazione presso lo Studio di Stili Antichi e Moderni presso il Museo Industriale che fa parte del Politecnico di Torino. Prima dello scoppio della Grande Guerra, Augusto arriva a Buenos Aires a esporre alcune delle sue opere. La crisi economica rovina i suoi piani, ma egli decide comunque di rimanere e cercare fortuna in America. Il vescovo Romero gli presenta la vedova di Emilio Mitre che, in quel momento, stava inaugurando la Cappella del Volto Divino in Parque Centenario di Buenos Aires. Ferrari si offre per decorare gratis la cupola e gli interni, scartando l’olio per il costo e scegliendo invece il bianco e nero dei graffiti bituminosi. Il lavoro rende i suoi frutti. Non solo conosce la direttrice del Liceo vicino, la giovane Susana del Pardo che sposa nel 1916, ma da quel momento le commende si succedono in continuazione e fra queste la Battaglia di Tucumán e quella di Salta. Paralelamente realizza numerosi ritratti della società "porteña" e approfondisce il suo rapporto con monsignor De Andrea, che gli affida i rifacimenti e la decorazione della Chiesa di San Miguel. Con quello che aveva risparmiato, Augusto nel 1922 parte con la sua famiglia per l’Europa, dove si dedica fino al 1926 a dipingere: dalla campagna piemontese a Venezia, tra nudi e vedute. La fine dei risparmi decreta il suo rientro a Buenos Aires dove muore nel 1970. Augusto Cesare Ferrari è, tra l'altro, padre del famoso artista argentino León Ferrari. (aise)